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La storia del Rally Adriatico, il cuore pulsante delle Marche

Ripercorriamo l'excursus storico dell'evento marchigiano

Rinnoviamo l’appuntamento della rubrica “La storia dei rally”. Parliamo del Rally dell’Adriatico, una delle gare su terra con più tradizione e storia in Italia.

Il Rally Adriatico nacque nel 1994 come “Rally del Mobile”, dalla mente di Oriano Agostini e con la collaborazione di Claudio Petrucci, entrambi soci della Pesaro Motori Srl. L’attuale denominazione di “Rally Adriatico” risale all’edizione numero tre del 1996, quando venne abbandonato il . . . “mobile”; fu anche l’ultima organizzata con il supporto di Petrucci, passando così in mano alla PRS Group Srl.

I due soci fondatori idearono questo rally per dar nuova vita alle prove speciali, esclusivamente su fondo sterrato, che punteggiavano la provincia di Pesaro, usate e poi abbandonate dai rallies di San Marino e Sanremo mondiale. Venne scelto il nome “Mobile” per caratterizzare la gara ed associarla all’attività economica trainante in quegli anni nel comprensorio pesarese. Purtroppo, l’imprenditoria locale si dimostrò però fredda, nei confronti di questo nuovo evento, motivo per cui gli organizzatori scelsero di cambiare nome, mentre Petrucci, imprenditore proprio del settore mobiliero, decise in seguito di passare la mano dedicandosi ad altro.

Nel corso degli anni la gara ha lasciato Pesaro per abbracciare altre zone della costa adriatica, Fano, Ancona, Senigallia, Numana, in cerca di Amministrazioni locali che volessero accogliere l’evento identificandolo anche come un importante strumento di attrazione turistica e di comunicazione del territorio.

Di conseguenza, anche il percorso ed i tratti cronometrati utilizzati hanno subito grandi variazioni tra un’ edizione e l’altra, sempre cercando di non disattendere le aspettative di chi corre.

Dal 2011 il rally ha trovato casa a Cingoli. La scelta organizzativa di legarsi alla cittadina marchigiana non è stata casuale, in quanto la locale Amministrazione si è dimostrata, da subito, entusiasta di ospitare e sostenere la gara, divenuta vitale per l’economia locale e fiore all’occhiello per la promozione turistica dei luoghi.

La prima edizione fu vinta da Guido Novello e Giorgio Manuzzi al volante di Lancia Delta HF. Negli anni successivi vediamo vincere questo rally due “Stranieri” Federico Martelli nel 1999 a bordo di Toyota Corolla e Denis Colombini nel 2008 su Mitsubishi Lancer Evo. Parliamo di due piloti di San Marino.
Il record di vittorie e il record di vittorie consecutive vanno allo stesso pilota. Stiamo parlando di Andrea Navarra ai tempi dei gruppo A e delle prime WRC.
Il fortissimo pilota cesenate, vinse 4 anni consecutivi. Dal 2002 al 2004 a bordo di Subaru Impreza e nel 2005 con Mitsubishi Lancer Evo. Nel 2011 timbra il suo quinto cartellino guidando una Mini John Cooper Works.

Umberto Scandola al volante di Skoda Fabia è stato per sette anni l’autentico dominatore, sorpassando Navarra come numero di vittorie.

Nel 2019 a vincere è il francese Stephane Consani che conferma la dimensione sempre più internazionale della gara marchigiana che, negli ultimi anni, ha visto partecipare nomi importanti come Marquito Bulacia e Kalle Rovanperä.

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