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WRC – Intervista esclusiva a tutto campo con Mads Østberg

Una chiacchierata sul duello finale nel WRC2, i piani per il 2021 e il futuro del movimento.

Si giocherà tutte le chance di portare a casa il titolo WRC2 al Rally di Monza, è uno dei piloti più forti e più amati del circus ed è sempre un piacere poterlo ospitare sulle pagine di Rallyssimo per una chiacchierata a 360 gradi sul presente e sul futuro.

Ciao Mads, e bentornato sulle pagine di Rallyssimo. Avevi parlato con noi ad aprile, durante il lockdown e, da allora, molte cose sono successe. Ma, prima di tutto, c’è ancora un titolo WRC2 da essere assegnato, per cui direi di partire da lì. Abbiamo letto della discussione che c’è stata rispetto ad una interpretazione del regolamento riguardo al criterio di selezione delle 5 gare valide per la classifica (se valgono i primi 5 risultati o se si può utilizzare la regola degli scarti). La tua posizione ci sembra molto chiara, ma c’è stata una risposta ufficiale della Federazione? È tutto chiarito adesso?

Non c’è stata una presa di posizione al momento. Ma le regole sono chiare, per cui per me non c’è molto da discutere onestamente. O vengono rispettate le regole oppure no, staremo a vedere 🙂

In ogni caso, guardando la classifica, avrai comunque bisogno di arrivare primo o secondo a Monza per vincere il titolo. Quali sono le tue impressioni prima di questa “anomala” gara con 2 giorni in autodromo e uno fuori, hai familiarità con lo stile di guida da circuito?

Le sensazioni sono molto buone. Mi sento bene nella mia auto su tutte le superfici e penso che anche in pista dovremmo essere ad un ottimo livello. In questo momento la cosa più importante è riuscire a correre un ultimo evento in questo campionato, anche se dovesse essere solo dentro all’autodromo.

A proposito del Rally di Monza, questo evento ha letteralmente spaccato in due il mondo del rally: c’è chi è favorevole e chi invece non ne vuole sentir parlare. Ho letto alcuni tuoi commenti in cui ti schieravi nel gruppo di quelli che non credono ai rally in circuito (per usare un eufemismo). Puoi dirci qualcosa di più a riguardo, anche considerando che la federazione si è dichiarata possibilista e attratta da questa formula

Vedi, io penso che alla fine noi dobbiamo renderci conto della situazione globale e realizzare, che ci piaccia o meno, che questa è l’unica opzione che abbiamo al momento. Sicuramente per me l’idea di un rally è quella di una serie di prove speciali belle tortuose, piuttosto che in un circuito, ma per il momento probabilmente questa è l’unica opzione che abbiamo.

Parliamo un po’ del futuro. Noi tutti pensiamo che tu abbia fatto un lavoro stupendo con la C3 R5, sviluppandola partendo da un progetto abbastanza acerbo, fino a trasformarla in una vettura competitiva e vincente. Continuerai anche nel 2021 con una C3? Ma soprattutto, con una C3 R5 o con una C3 WRC? Abbiamo sentito dei rumors riguardo al progetto di utilizzare le rinnovate C3 WRC nella prossima stagione e sotto l’egida del team Saintéloc. Ci sono possibilità di vederti alla guida di questa od un altra WRC?

Si hai ragione, è stata proprio una bel lavoro quello fatto sulla C3R5, ma ti assicuro che c’è ancora molto potenziale da sviluppare! Ancora non so esattamente che cosa farò nel 2021, stiamo lavorando su diverse possibilità, diverse opzioni. Di sicuro mi sento di poter dire che utilizzare la C3 WRC sarebbe la soluzione ottimale per me.

Hai avuto anche la possibilità di avere un assaggio di rallycross, con una classica supercar (la Fabia WRX) e soprattutto con la STARD C3 EV, elettrica. Quali sono state le tue sensazioni a bordo di questa vettura e cosa ne pensi del prossimo passaggio di questa disciplina ad una completa elettrificazione?

Oh, amo quella macchina! È fantastica da guidare e veramente potente. Io penso che per noi piloti non sia così importante che tipo di motore ci sia sotto al cofano, e sono sicuro che le auto elettriche saranno sempre più presenti nel futuro del motorsport.

In effetti, il processo di elettrificazione sta arrivando anche nel WRC, sulle nuove Rally 1 con un sistema hybrid e nelle Rally 2 con un mild hybrid (un ibrido “leggero”). Pensi che questo approccio green aiuterà la Federazione ad attrarre più case automobilistiche? Alla fine, si tratta di attirare più squadre ufficiali o sparire lentamente? Evolversi o estinguersi?

Io penso che l’ibrido sia la giusta soluzione e la giusta strategia per i rally, anche in termini di marketing. Come funzionerà, soprattutto all’inizio, non lo so, ma sono sicuro che questa tecnologia è destinata a rimanere nei rally, e per un bel po’.

Crediamo anche noi che le parole di Mads Østberg saranno profetiche in questo senso, ma per adesso gli auguriamo un grande in bocca al lupo per il Rally di Monza e aspettiamo di vederlo nel 2021 sul sedile che merita, quello di una WRC.

 

Photo by Jaanus Ree – Redbull Content Pool

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