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“Ero destinato al calcio. Poi vinsi davanti a Loeb…”: Nicolas Bernardi, l’uomo dietro Rallye Jeunes

Oltre che ex pilota Peugeot Sport nel WRC, il francese classe '76 è la figura dietro i programmi di 'talent development' di FFSA, la federazione transalpina

(English version below)

La filiera francese promossa dalla operazione Rallye Jeunes è sicuramente una delle più riuscite a livello di talent scouting, anche al di fuori del rallysmo; LoebOgier, tanto per dire due nomi a caso, sono gli esponenti di lusso di cui i vertici della FFSA (Federation Francaise Sport Automobile) portano con orgoglio.

E anche l’ospite di oggi si è fregiato a suo tempo di quel titolo: Nicolas Bernardi infatti, dopo essersi messo in luce nel talent, sbarca nel JWRC con una Renault Clio S1600. Dopo la ‘piccola’ della Casa della losanga, il francese salirà anche su vetture WRC, le 206 e 307 di Peugeot; fino  a portare al debutto la Suzuki SX4 al Tour De Corse 2007.

Bernardi a colloquio con Hirvonen in Corsica nel 2007. Copyright: Petr Sagner/eWRC.cz

Ciao Nicolas e benvenuto su Rallyssimo. Partiamo proprio dal tuo ruolo attuale, anzi del Nicolas Bernardi “dall’altra parte della barricata”: quanto è stato importante l’appoggio di FFSA per far iniziare la tua carriera?

E’ ancora un profondo ricordo quando ho vinto il Rallye Jeunes nel 1995 davanti a Loeb (ride ndr): all’epoca ero giocatore di calcio (portiere) ed ero stato contattato da una squadra di professionisti (quarta divisione francese). Ma provenendo dai piedi del Col de Turini ho deciso di smettere di giocare a calcio e di iniziare il mio più grande sogno. Da quel giorno sono divenuto pilota di rally e ora coach della nazionale FFSA, dopo 6 anni come proprietario della mia scuola guida, oltre che responsabile del progetto Rallye Jeunes. Così ho tutti gli strumenti per selezionare i piloti da zero e portarli ai massimi livelli

Subito dopo hai corso due stagioni nel Volant Peugeot: una palestra importantissima in Francia. Quanto fa crescere un pilota questo tipo di campionati monomarca?

La ‘gavetta’ del Volant Peugeot nel 1996 e 1997. Copyright: Xavier Pouchan/eWRC.cz

I migliori piloti provenienti dalla Francia e da altri paesi hanno partecipato al Volant Peugeot. Devi migliorare rapidamente per poterti confrontare con gli altri. Dopo 3 anni ho vinto la mia prima manche sull’asfalto e quarto su sterrato. Abbiamo la possibilità di avere tutti i diversi tipi di rally in Francia e questo aiuta a migliorare. Un know-how tutto francese

Mondiale Junior 2004: che ricordi hai di quella stagione e se hai ancora il rimpianto di aver perso il titolo per soli 2 punti?

Bernardi arriverà secondo nel JWRC 2004: qui in salto in Finlandia. Copyright: Petr Lusk/eWRC.cz

Non mi pento di nulla, anche se so perché abbiamo perso il campionato. Ho fatto un errore in Galles con una partenza troppo irruenta nelle fasi iniziali del rally. Ma abbiamo avuto troppi problemi meccanici con la vettura: i ritiri in Sardegna e in Turchia mi sono costati più di 10 punti; tra cui un’enorme penalità di 5 minuti in Grecia dove avremmo potuto vincere l’evento per una mancata sosta alla bandiera gialla (nuovo regolamento del 2004, ndr). Nonostante questi problemi, abbiamo terminato la stagione con il miglior risultato possibile, in un anno dove c’erano molti piloti di talento

Hai avuto l’opportunità di essere scelto come pilota ‘specialista’ d’asfalto per Costruttori come Suzuki e Peugeot. E proprio del Leone Rampante volevo chiederti: qual’era il punto più debole della 307 WRC? Vettura mai riuscita ad essere competitiva come la 206 o la Citroen Xsara

Nicolas durante una sessione di test in Galles con la Peugeot 206 WRC di Bozian: riuscirà a guidare la 307 WRC ufficiale. Copyright: Wikipedia.org

Devo essere sincero e dire che le gomme Pirelli non erano costanti dopo anche solo 15 km su un asfalto con tanto grip, ma, credetemi la macchina era veloce e potente. Abbiamo avuto molti ottimi tempi split durante le prove, ma non è stato possibile mantenere le gomme fino alla fine. Mi dispiace di non essere stato scelto in Australia a fine stagione: in quel periodo i piloti francesi sembravano essere bravi solo sull’asfalto come pensavano alcuni manager; anche se avevano vinto molte tappe su sterrato l’anno precedente nel JWRC

Qual’è l’orizzonte di Rallye Jeunes per il futuro? Anche la FIA con l’operazione ‘FIA Rally Star’ vi ha preso come esempio per la sua campagna di ricerca di talenti

Il Rallye Jeunes ha 26 anni di esperienza e ha portato molti piloti francesi ai vertici. La FIA vorrebbe iniziare a far crescere i piloti dei Paesi emergenti ed ha deciso di prendere come esempio della nostra operazione. Siamo orgogliosi di poter dire che RJ è un esempio per i migliori responsabili dell’automobilismo sportivo a livello internazionale. Questo è il motivo per cui dobbiamo continuare la nostra ricerca di giovani talenti, che è uno degli obbiettivi principali della FFSA.

 

Hello Nicolas and welcome to Rallyssimo. Let’s start with your current role, or rather that of Nicolas Bernardi ‘on the other side of the fence’: how important was FFSA’s support in kick-starting your career?

It s still a deep remember when I won Rallye Jeunes in 1995, ahead of a certain Sebastien Loeb. I was football player before (goalkeeper) and I had been contacted by a professional team (French 4th division) in the same time. But coming from the bottom of Col de Turini I decided to stop football and start my main dream on rally. From that day I lived as a rally driver and now national coach for FFSA, after 6 years as the owner of my own driving school and coach; I’m also responsible of Rallye Jeunes. So I have all the key tools to select drivers from zero experience to the Top.

Immediately afterwards you had two seasons in the Volant Peugeot: a very important training ground in France. How much does this kind of one-make championship make a driver grow?

The best drivers from France and other countries were in the Peugeot Cup. You needed to improve fastly to rise against each other. After 3 years I won the first Peugeot Cup event on tarmac and 4th on gravel. We have a chance to get all the different type of rally in France and it helps to improve. A French know-how.

JWRC 2004: what memories do you have of that season and if you still regret having lost the title by only 2 points?

I didn’t regret anything even if I know why we lost the championship. I did a mistake in Wales with a strong debut of the rally; but we had too many mechanical problems with the car in Sardinia and Turkey: they costed me more than 10 points. Including a huge 5′ penalty in Greece where we could won the event for not stopping at a yellow flag (new regulations of 2004). Despite that troubles we finished as best performer of that season where many talented drivers where there.

You had the opportunity to be chosen as an asphalt ‘specialist’ driver for Manufacturers such as Suzuki and Peugeot. And I wanted to ask you about the Prancing Lion: what was the weakest point of the 307 WRC? It was never as competitive as the 206 or the Citroen Xsara.

I must be honest and say that Pirelli was not consistent after 15km on high-grip tarmac but, believe me, the car was fast and powerful. We had many best split times during stages but not possible to manage tyres untill the end. I regret to not to have been chosen in Australia at the end of the season but, as you know, in those years French drivers seemed to be good only on tarmac as managers thought; even if I won many stages on gravel the previous year on JWRC.

What is Rallye Jeunes horizon for the future? The FIA, with its ‘FIA Rally Star’ operation, has also taken it as an example for its talent search campaign.

Of course. Rallye Jeunes has 26 years of experience and rised up many French drivers to the top. The FIA would like to rise up drivers from developing countries and they decided to take the example of our programme. We are proud to say that RJ is taken into account from the people who take decision of rally future. This is the reason why we have to continue our young talent detection, it’s one of the core interests from FFSA.

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