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Rally Arctic Finland 2021 – Le nostre “pagelle”

Chiudiamo il secondo evento del WRC con il nostro classico "scambio di opinioni" di fine gara

Concludiamo il lungo periodo dedicato alla gara svoltasi in Lapponia con il nostro consueto appuntamento con le “pagelle” di fine gara. Nessun giudizio insindacabile, nessuna gogna ma, un modo come un altro per un ultimo confronto tra appassionati sulla gara e sugli spunti che possiamo trarne ora che tutto si è concluso.

Spazio dunque ai nostri voti.

Ott Tanak – Voto: 10 – weekend perfetto sotto ogni punto di vista. Dai primi metri di shakedown si è messo davanti ed è stato impossibile per chiunque impensierirlo. Ci era parso “più triste del solito” al Montecarlo e ci si attendeva una risposta importante per capire se ha ancora la bava alla bocca come ai tempi della conquista del primo mondiale. Ce l’ha eccome e se trova le giuste condizioni è ancora devastante. Impeccabile.

Kalle Rovanpera – Voto: 8,5 – ha tenuto altissima la bandiera Toyota e se non avesse commesso un piccolo errore nelle battute iniziali della gara avrebbe potuto puntare a prendersi il piatto grosso. Torna dalla Lapponia con il titolo di “pilota più giovane a comandare la classifica generale del WRC” e, a farci bene caso, ha raggiunto un certo livello di maturità. Da quando siede su una WRC si è ritirato solo tre volte e non rinuncia di certo agli scratch quando servono (vedasi la Power Stage vinta). Lavora da futuro campione. Ci siamo quasi.

Thierry Neuville – Voto: 7 – sabato sera aveva lasciato pensare ad una rimonta su Kalle praticamente inesorabile e invece ha chiuso sul gradino più basso del podio. Seguendo alla lettera i dettami di Adamo è riuscito a raggiungere l’obiettivo della squadra, affinando ancora un po’ l’intesa col nuovo navigatore. Un po’ meno spettacolo e un po’ più regolarità potrebbe essere la nuova strada per provare a regalarsi una nuova chance mondiale. Chissà.

Craig Breen – Voto: 7 – oltre ad alternarsi con Sordo ne sta prendendo anche le sembianze strategiche. Non a caso appena c’è da scendere in strada sulla neve Hyundai lo mette a sedere sulla i20. Va forte e porta regolarmente la macchina a casa con dentro un buon bottino di punti utili alla causa. Un programma certo gli offre quel pochino di serenità in più che gli permette di cercare ad inserirsi meglio tra i big. Uomo squadra.

Oliver Solberg – Voto: 8  – sorpresa bellissima del weekend. La settimana posizione assoluta, a circa un minuto e mezzo da Tanak, non racconta a dovere il fine settimana d’esordio del “piccolo” Solberg sulla WRC. Il quarto tempo sulla seconda prova invece dice che c’è un ragazzo che ha più pelo sullo stomaco della sua età e il tentativo finale di spingere ancora di più  (fino a girarsi) è quel tocco di romanticismo che ci porta a dire che siamo probabilmente di fronte ad un fenomeno. Next big thing.

Sebastien Ogier – Voto: 5,5 – non vogliamo immaginare quante volte abbia desiderato di essere a casa con la propria famiglia in questo weekend. Niente ha girato per il verso giusto fin da subito e ad ogni dichiarazione di fine prova era percepibile la sensazione che non ci fosse molto altro da fare. Ha provato a metterci “del suo” per salvare la baracca e ne è uscito un pasticcio a base di neve fresca. Gara da dimenticare.

Teemu Suninen – Voto: 5 – si pensava che nel terreno “di casa” e con una partenza arretrata potesse essere la sorpresa dell’Arctic e invece no. Certamente c’era da immaginarsi una gara tranquilla dopo il grosso guaio del Montecarlo ma, finire dietro ad un esordiente è decisamente troppo per un pilota che dovrebbe essere la punta di diamante di M-Sport. La sensazione è che quel sedile traballi sempre di più.

Esapekka Lappi – Voto: 10 – con un carico di motivazioni così forte c’era da aspettarsi di rivedere il Pekka dei tempi migliori. Strapazzato Mikkelsen che partiva coi favori del pronostico, e le otto prove vinte su dieci raccontano meglio di qualunque altra cosa che gara gigante abbia fatto. Il talento non si discute e c’è già chi invoca a gran voce una WRC per lui. Noi vorremmo soltanto domandargli se potendo tornare indietro lascerebbe Toyota per Citroen. Sliding doors.

Jari-Matti Latvala/Toyota – Voto: 5 – tutto troppo bene a Montecarlo, tutto troppo male (rispetto al previsto) in Finlandia. Lo stesso team principal ha ammesso di averci capito poco in corso d’opera, proprio mentre i rivali diretti con base ad Alzenau capivano benissimo cosa c’era da fare, con le gomme e con la variazione di temperatura rispetto ai test e anche con tutto il resto. Certo non è sempre Artico ma la prossima gara è la Croazia e non ci saranno troppi riferimenti dal passato da sfruttare. Occhio.

Organizzazione – Voto: 9 – non serve aggiungere molto ad una gara che ha offerto sicurezza in mezzo a scenari stupendi in un contesto tutt’altro che semplice. Tamponi a raffica per chi ha scelto di esserci e la dimostrazione che si può fare senza correre troppi rischi ed offrendo comunque uno spettacolo a chi resta a casa.

 

 

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