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Adamo scettico sulle ibride nella categoria WRC2

Il team principal Hyundai ci vuole andare coi piedi di piombo prima che le ibride siano date a disposizione dei clienti privati

Il team  principal Hyundai Motorsport, Andrea Adamo, esprime qualche scetticismo e si espone coi piedi di piombo in merito all’introduzione  dell’ibrido nella categoria Rally2.

La FIA ha annunciato lo scorso ottobre la sua intenzione di far omologare le auto del WRC2 con sistemi ibridi già dal 2023 , un anno dopo l’introduzione della tecnologia nella classe regina.

Ulteriori dettagli sono attesi per settembre, anche se la FIA ha promesso che i regolamenti in fase di definizione sarebbero stati discussi “con l’obiettivo di controllare i costi” così come le discrepanze nelle prestazioni tra i “diversi sistemi ibridi” a metà anno.

Adamo ha detto di avere qualche dubbio sia sui costi ai team dei clienti, che alla complessità relativa al mantenimento  delle auto con sistemi ibridi.

Questi i suoi pensieri espressi a DirtFish:

Non credo sia scritto nella pietra che le auto Rally2 debbano essere ibride. Dobbiamo ricordarci che quelle sono auto clienti. E penso che dobbiamo stare attenti a non essere troppo aggressivi sull’inserimento di questa nuova formula. Tutto deve essere analizzato a fondo e verificare se davvero abbiamo bisogno di auto più complicate da vendere, da gestire, ecc..
Quei tipi di auto devono essere gestite dai team privati, che possono essere in grado di affittarle settimanalmente. I costi sono alti e quindi potrebbe essere complesso portare avanti questa strada.

Se abbiamo bisogno dell’ibrido? Sinceramente non lo so. Quando? Ne so ancora meno perchè dobbiamo sempre pensare e difendere anche gli investimenti dei produttori.

I produttori del Campionato del mondo di rally hanno già affrontato ritardi con i loro programmi ibridi e Hyundai è ancora in attesa di approvazione dal suo consiglio prima di impegnarsi per la stagione 2022.

Adamo ha regolarmente messo in dubbio il passaggio alla propulsione ibrida – affermando che non sarebbe stato un successo se nessun altro produttore fosse tentato ad aderire al mondiale e ha affermato che il suo timore è che il WRC stia cercando di seguire le tendenze nel mercato delle vetture stradali che potrebbero essere obsolete nel momento in cui saranno implementati.

Adamo continua così la sua discussione: 

Se dobbiamo diventare ibridi per il gusto di farlo non lo capisco proprio. Dobbiamo adattarci al futuro, è vero, ma l’approccio corretto per me sarebbe quello di adattarmi a ciò che possiamo trovare effettivamente sulla base delle auto stradali.
Ad esempio, stiamo utilizzando un motore da due litri che, a causa della normativa Euro 7 [leggi sulle emissioni per auto a benzina e diesel] e delle restrizioni che entreranno in vigore nel 2025, forse non saranno più sul mercato.

Quando la gente mi dice che dobbiamo passare all’ibrido, vediamo qual è il quadro più ampio, quali sono le vetture stradali che avremo a disposizione nei prossimi tre o quattro anni, poi vediamo cosa si può creare.Attualmente non lo sappiamo, vedo solo che abbiamo più SUV, poi dobbiamo vedere i motori per auto da strada che possiamo iniziare ad usare o adattare per le competizioni. Quindi brido, e-turbo, non lo so, è tutto molto confuso. Dobbiamo ancora studiare a fondo prima di dire ibrido.

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1 Commento

  • Alberto
    Posted 24 Marzo 2021 22:42 0Likes

    Lo credo, con sto elettrico hanno rotto le balle, vedrete che casini, prendono fuoco e non riesco a spegnerle…

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