Skip to content Skip to sidebar Skip to footer
Tempo

4 MIN

Curiosità – Ogier sulla nuova generazione di piloti: la questione dell’età può ingannare

Il 7 volte campione del mondo parla dei giovanissimi del WRC

Non c’è traccia di emozione nella voce di Sebastian Ogier. Per il campione del mondo si tratta semplicemente di come stanno veramente le cose. La nuova giovane generazione del WRC: ecco a questa cosa lui non ci vuole credere, non come la intendiamo noi, almeno.

Dopo l’arrivo del 19enne Oliver Solberg su una WRC Plus all’Arctic Rally Finland, a far compagnia al 20enne Kalle Rovanpera ai vertici del rallysmo mondiale, era inevitabile che la conversazione sarebbe prima o poi virata sulla nuova generazione “di fenomeni”. Ancora di più dopo che Oliver si è trovato a battagliare con Ogier per la maggior parte del sabato di gara in Lapponia.

Alla vigilia il figlio di Harri era etichettato da molti, grazie anche al lavoro dei media, come il favorito. Il risultato non ha alla fine rispettato i pronostici, ma il mondiale riparte dal profondo nord finlandese con il più giovane leader della classifica di sempre.

E poi c’è Ogier, l’uomo che prima dell’arrivo del Covid-19 assicurava che quella sarebbe stata la sua ultima stagione, e che ora sembra aver etichettato questa come tale. Il francese, stuzzicato sul tema “gioventù ed esuberanza contro età ed esperienza“, non si è di certo tirato indietro e ha rilanciato così:

Non presto molta attenzione a questa storia dei giovani, sono semplicemente di un’altra generazione. Ma guardate Kalle, ad esempio: è giovane, certo, ma l’esperienza non gli manca affatto. E’ un talento, non ci sono dubbi su questo, lo sapevamo già. Ma ora ha anche esperienza con le WRC Plus, e poi in Finlandia era a casa sua.

E’ andato fortissimo ed è stato un peccato non vederlo sul gradino più alto, ma anche il secondo posto è stato un grandissimo risultato per lui.

Questa è una gran cosa per noi, per il team, il fatto di averlo lì davanti. L’obiettivo di quest’anno è di vincere entrambe le classifiche e sarà interessante. Lo sapete, è da inizio anno che sostengo che anche lui sarà della partita per il titolo.

Il punto chiave per Ogier sta quindi nella differenza fra età ed esperienza. Rovanpera guida auto da rally da quando aveva otto anni, e di anno in anno la sua velocità è sempre andata in crescendo.

David Evans, di DirtFish, se lo ricorda bene alla guida di una Škoda Fabia S2000 in Lettonia non molto dopo aver compiuto 15 anni.

La sua capacità di saper dove mettere la macchina, dove trovare aderenza, e il modo in cui affrontava le curve. Il tutto era incredibile almeno tanto quanto la velocità a cui stava maturando.

Lo stessa cosa vale per Solberg. Oliver, ovviamente. Ve lo ricordate quando sbarcò in America per la prima volta? Ok che era “già” 17enne, ma mettersi al volante di una Subaru WRX da 350 cavalli e dimostrare una innata capacità di saper cosa fare e di come farlo lasciò senza parole.

0LG_7008_edited-min
Oliver Solberg / Photo: Subaru Motorsports USA

David ricorda una conversazione con un estasiato Petter Solberg, la prima volta che, in tutta onestà, non riuscì a battere Oliver su un lago ghiacciato su una gruppo N:

Stavo spingendo come un matto. Onestamente, mi conoscete, io odio perdere. Ma veramente non riuscii proprio a batterlo.

Oliver aveva 13 anni, e probabilmente era seduto su un cuscino.

Il pensiero di Jari-Matti

Anche il team principal di Toyota e compagno di lunga data di Ogier, Jari-Matti Latvala, è rimasto veramente impressionato dalla velocità dei giovanissimi. Jari-Matti è convinto che siano almeno tre anni avanti rispetto a lui quando entrò sulle scene del WRC nel lontano 2002, quando aveva 18 anni.

Ho detto a Petter che quando sono arrivato da 18enne potevo stare ad un secondo al chilometro dai migliori, e penso che il livello di Oliver adesso sia già quello a cui ero ero arrivato io tre anni dopo, quando di anni ne avevo 21.

Immaginate quindi che velocità ha raggiunto ora con il livello di esperienza che ha. E’ come se fosse tre anni avanti a me se ripenso a come ero io all’epoca. Le cose allora erano diverse, comunque.

Adesso dipende tutto da come si è evoluto il mondo del rally negli ultimi anni: si comincia più giovani, e sembra che i giovani ora siano più maturi rispetto a come eravamo noi.

Ma nonostante tutte le chiacchiere sulle nuove generazioni bisogna ricordare che è ancora lo stesso Jari-Matti a detenere il record sul più giovane vincitore di una gara mondiale. Dopo di lui? Ci sono ancora Henri Toivonen e Markku Alen.

Senza dimenticare che il più giovane campione del mondo è ancora Colin McRae, che lo diventò a 27 anni e 109 giorni. Ovviamente la nuova generazione ha ancora il tempo dalla sua parte, ma sono ancora “i vecchi” ad avere il nome scritto sul libro dei record. Per ora.

Credit: DirtFish.com – https://dirtfish.com/rally/wrc/ogier-take-on-oliver-solberg-and-kalle-rovanpera/
Credit pictures: Toyota Gazoo Racing and Subaru Motorsports USA

 

Mostra commentiChiudi commenti

Lascia un commento

0.0/5

Rallyssimo.it – TESTATA GIORNALISTICA
Iscrizione autorizzata al Registro Stampa del
Tribunale di Rimini N° 6 del 19/11/2019

Iscriviti alla Newsletter

RALLYSSIMO © 2022 – The SpaceWeb Agency The Space