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Dakar 2022 – Al-Attiyah sugli scudi, disastro Audi

Distacchi pesantissimi, solo Loeb con la BXR Hunter resiste

Doveva essere una tappa “tranquilla” e invece è stato un inferno dal quale ancora molti equipaggi non sono riusciti ad uscire.

La tappa di oggi, denominata 1b, consisteva in un anello con partenza e ritorno a Hail per 333km cronometrati e, come scritto sopra, avrebbe dovuto essere una tappa di media difficoltà. Purtroppo però Giove pluvio ci ha messo lo zampino, facendo piovere copiosamente su un largo tratto della tappa, cambiando completamente la consistenza del fondo e cambiandone anche la fisionomia, con ampi canali che si sono venuti a creare nella sabbia e che hanno dato un sacco di problemi agli equipaggi.

Nel momento in cui scriviamo questo articolo, risultano ufficialmente arrivate solo 42 vetture (su 87 partite) e tra queste il primato va all’esperto e veloce principe qatariota Nasser Al-Attiyah, in coppia con il francese Mathieu Baumel. L’equipaggio Toyota GR ha preso il comando al secondo waypoint e non lo ha più lasciato, dimostrando le loro notevoli capacità velocistiche, di navigazione e sfruttando anche il vantaggio del suo Hilux T1+. Ecco le parole di Al-Attiyah appena tagliato il traguardo:

È stato incredibile perché è stata una tappa davvero difficile. Mi aspettavo che fosse più semplice. Mathieu ha fatto un lavoro eccezionale, soprattutto nella seconda parte della tappa. C’è stato un momento in cui abbiamo visto una pista che andava un po’ troppo oltre a destra, e lui ha detto “no, gira a sinistra”, e poi, quando siamo arrivati ​​al waypoint successivo, abbiamo visto che eravamo sulla strada giusta. Poi siamo andati davanti con Seb e abbiamo spinto forte. Sono molto felice. La Toyota funziona come un orologio e mi sto divertendo un mondo con questo T1+. Mi sento stabile. Faremo del nostro meglio, ma oggi è stata una buona tappa per noi. Non è il momento di correre in modo conservativo. Domani sarà un altro giorno, e sarà la maratona, ma non vedo arrivare nessuno, quindi penso che sia stata una buona giornata.

Dietro di lui, con un ritardo di oltre 12 minuti, Sébastien Loeb con Fabien Lurquin. Per il campione francese la partenza è stata non semplice con ben 2 forature, ma nonostante questo è stato l’unico a tenere botta. Ecco la sua dichiarazione a fine prova:

Davvero non è stato semplice, abbiamo fatto un casino e siamo partiti con due forature prima della neutralizzazione. Non c’era margine di errore nella seconda parte. Poi Nasser ci ha raggiunti, io mi sono messo dietro di lui. È stato un po’ più facile con meno rocce, quindi ho pensato che potessimo andare avanti con un ritmo elevato e siamo arrivati ​​al traguardo molto più in forma rispetto alla neutralizzazione. Nasser e Matthieu sono forti. Lo si vede da dietro di loro. Possono permettersi prendere scorciatoie e tornare in pista ad alta velocità. È uno spettacolo. È solo la prima tappa e non è stata nemmeno indicata come particolarmente difficile. Penso che dobbiamo rimanere concentrati. Le cose stanno andando bene con Fabian , stiamo commettendo pochi errori e, anche se abbiamo finito per seguire Nasser, penso che avrebbe fatto bene. La prima parte della giornata ha intaccato la nostra fiducia, ma è andato tutto bene.

Terzo un sorprendente Martin Prokop che, grazie ad un ottimo lavoro di navigazione è riuscito a passare questa prima tappa indenne. Tuttavia il distacco è già di oltre 21 minuti e il suo Ford Raptor RS non sembra essere in grado di stare al passo degli altri veicoli:

Non posso dire che sia stata una buona giornata perché ho visto che abbiamo bisogno di velocità. Raggiungiamo il picco di 152, 155 km/h, e vedo ragazzi che ci sorpassano come se niente fosse. Non so se abbiamo fatto un tempo decente, ma non abbiamo commesso errori, il mio navigatore ha fatto un lavoro eccezionale, purtroppo non possiamo cambiarlo, dovremo solo affrontarlo, dovrò combattere in modo diverso. Spero che funzionerà. Cosa posso fare quando gli altri mi sorpassano?

Se Prokop non è soddisfattissimo del suo terzo posto, molto peggio è andata allo squadrone Audi, affondato miseramente alla prima prova difficile. Il primo a mollare è stato Stéphane Peterhansel, che ha strappato la posteriore sinistra dopo il secondo punto di controllo, dimostrando che la durezza di una gara come la Dakar non la si può simulare con qualche test.

Sorte diversa per Carlos Sainz che si è perso nella seconda metà della tappa, riuscendo ad arrivare ad Hail, ma con un ritardo di oltre 2 ore che ne compromettono la gara. Prima delle Audi RS Q E-tron quella di Mattias Ekstrom, che per quasi tutta la tappa è rimasto incollato a Al-Attiyah ma che poi sull’ultimo tratto è andato ad accumulare quasi 1 ora e mezzo di ritardo (al momento è 35° ma come detto non tutti gli equipaggi sono arrivati per cui potrebbe anche retrocedere di qualche posizione).

Ecco la classifica aggiornata al momento in cui andiamo on line:

Domani prima parte della tappa marathon (quindi domani sera niente assistenza), da Hail ad Al Artawiya. 338km con molte dune secondo gli organizzatori. Trattandosi di una tappa marathon, potrebbe fare una grossa selezione tra le nuove auto, molto veloci ma potenzialmente meno affidabili.

AGGIORNAMENTO: 

A cause delle copiose piogge di quest’ultimo giorno, la ASO, che organizza la Dakar, ha annunciato che la tappa di domani NON sarà una tappa marathon. Ecco un estratto della dichiarazione:

A causa delle inondazioni al bivacco di Al Artawiyah causate da forti temporali, siamo costretti a spostare l’arrivo della seconda tappa al bivacco di Al Qaisumah.

 

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