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Dakar – Ipso, il prototipo Frankenstein della Dakar

L'auto, creata da Pierre Lartigue con le parti di 4 vetture diverse, torna alla Dakar Classic

Quest’anno la Dakar Classic merita di essere seguita almeno quanto la Dakar competitiva. Abbiamo già parlato dello splendido esemplare di Peugeot 205 T16 Gran Raid e dell’insolito DAF Tweekoppig Monster, e oggi vogliamo parlarvi dell’Ipso, il tentativo di Pierre Lartigue di far continuare a correre i protopi dopo il ban dell’1997.

Partiamo dall’inizio, da Pierre Lartigue, dominatore incontrastato della Dakar nelle tre edizioni dal 1994 al 1996 e dalla sua Citroen ZX T3. Una macchina assolutamente vincente che però fu messa al bando nel 1997 dalla Dakar, insieme a tutti gli altri prototipi di classe T3, per cercare di limitare le potenze e le velocità, che avevano raggiunto livelli troppo elevati.

Sostanzialmente ad essere vietati erano i motori turbo a benzina e così Lartigue, insieme a Bruno Saby e a Bruno Gilles (proprietario di un supermercato Leclerc) decise di ovviare alla problematica cambiando tipologia di motore e passando dal 4 cilindri 1.991cm turbo della ZX ad un altro motore del gruppo PSA, il 3 litri V6 aspirato. Ovviamente tale operazione non fu facile e alla fine, nonostante fossero impiegate parti della 205 T16, della 405 T15 e della stessa ZX Gran Raid,  ci fu bisogno anche della scocca di una insolita Peugeot 605 per riuscire a mettere tutto insieme e creare la Ipso (chissà se Lartigue urlò “Si può fare!” quando vide la sua creatura prendere vita).

Vista di profilo la Ipso può sembrare una 405 T16 Gran Raid, ma poi osservandola bene si nota che la parte posteriore è allungata e ospita un’ala diversa, dal posizionamento avanzato, come sulla la ZX. Dietro invece spiccano immediatamente i gruppi ottici della 605.

Furono creati inizialmente 3 esemplari di Ipso e poi successivamente ne fu assemblato un quarto con i pezzi di ricambio. Sebbene non abbia mai vinto la Dakar, la Ipso non era certo un’auto da buttare, tanto che lo stesso Lartigue ci vinse, nel 1998, il Rally Raid del Monte Olimpo in Grecia.

A portare in gara quest’anno la Ipso alla Dakar Classic è un equipaggio catalano, Carles Pujolar e Gerard Alsina, che hanno acquistato l’auto numero 001 con cui Pierre Lartigue ha corso, con il numero 301, il Campionato Mondiale Raid nel 1998. Ecco come ne parla lo stesso Carles Pujolar

È un pezzo unico; di collezionista. Ha un valore incalcolabile. Il veicolo, tuttavia, si era allontanato molto dall’Ipso originale con cui Lartigue stava correndo perché un privato francese nel tentativo di “modernizzarlo” aveva cambiato, tra gli altri, muso e luci. Abbiamo recuperato l’immagine originale dell’Ipso. Non avrà le insegne pubblicitarie di Leclerc, ma è gialla e abbiamo visto che era dettagliata come quella del 1998. L’abbiamo rifatta da cima a fondo.

L’obiettivo è molto chiaro: finire. Cercheremo di non distruggere la macchina. Portiamo gli stampi per la carrozzeria per ogni evenienza.

Una piccola curiosità: nella foto frontale si vede bene come al posto del classico leone, simbolo della Peugeot, c’è la “L” dei supermercati Leclerc.

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