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WRC – Il Safari 2022 “si allunga”: ecco il percorso proposto dagli organizzatori

Il chilometraggio proposto va oltre il limite dettato dai regolamenti: servirà una deroga della FIA per procedere

Dopo aver ottenuto la riconferma in calendario fino al 2026 gli organizzatori del Safari Rally rilanciano ancora.

La proposta è infatti quella di allungare il chilometraggio del percorso per l’edizione 2022, ma per farlo c’è un piccolo ostacolo da superare. Il percorso che gli organizzatori hanno in testa si snoderebbe infatti lungo 226 miglia, quasi 364 chilometri, rispetto ai 319 chilometri della passata stagione.

Come sappiamo c’è un limite, imposto dalla FIA, per il chilometraggio delle gare, e questo limite è attualmente di 350 chilometri. Si tratterebbe quindi di chiedere una deroga alla Federazione per rendere effettivo l’allungamento del percorso.

Allungamento che verrebbe proposto nella giornata di gara conclusiva, portando così l’ultima tappa di gara a misurare oltre 96 chilometri. Si tratterebbe della più lunga giornata di gara conclusiva da un po’ di tempo a questa parte, in particolare dal Rally del Messico edizione 2016, quando le 50 miglia di Guanajuato furono messe in programma per l’ultima giornata.

Come spiegato da DirtFish quest’anno il Safari dovrebbe proporre poi due nuove prove speciali: la Geothermal di quasi 13 chilometri al venerdì, e la Narasha, quasi 20 chilometri, al sabato.

Invariata invece la location del parco assistenza, a Naivasha, e lo shakedown, così come la cerimonia di partenza e la super speciale di apertura a Nairobi. La Kedong dovrebbe rimanere in programma per la prima giornata, con Oserian che dovrebbe spostarsi invece alla domenica. Non più in programma invece Chui Lodge, con la Kedong che dovrebbe comunque essere modificata per non incappare in tratti danneggiati da possibili piogge.

Invariato il sabato, con tre prove da percorrere due volte, ma con la Soysambu leggermente più lunga e con una nuova area spettatori alla partenza, sempre con la Elmenteita e la Sleeping Warrior a chiudere il giro.

Sei prove previste anche alla domenica, tre da ripetere due volte, quindi con una in più rispetto alla passata edizione. Si aprirà con la Oserian, e si chiuderà sulla Hells Gate, che farà anche da power stage, mentre fra le due è prevista la nuova Narasha, con partenza dalla Grande Rift Valley fino ai territori da pascolo di Ol Karia dei Maasai.

La proposta di percorso è stata mandata alle squadre settimana scorsa, con l’eventuale conferma che dovrebbe arrivare verso la fine di febbraio. Di seguito il riassunto del percorso.

Mercoledì 22 Giugno

Shakedown – Loldia (5.4 chilometri)

Giovedì 23 Giugno

Partenza – Kenyatta International Conference Centre
SS1 – Kasarani (4.83 chilometri)

Venerdì 24 Giugno

SS2 – Loldia 1 (18.9 chilometri)
SS3 – Geothermal 1 (11.9 chilometri)
SS4 – Kedong 1 (31.25 chilometri)
Service – Naivasha
SS5 – Loldia 2 (18.9 chilometri)
SS6 – Geothermal 2 (11.9 chilometri)
SS7 – Kedong 2 (31.25 chilometri)
Service – Naivasha

Sabato 25 Giugno

SS8 – Soysambu 1 (29 chilometri)
SS9 – Elmenteita 1 (15 chilometri)
SS10 – Sleeping Warrior 1 (23 chilometri)
Service – Naivasha
SS11 – Soysambu 2 (29 chilometri)
SS12 – Elmenteita 2 15 (chilometri)
SS13 – Sleeping Warrior 2 (23 chilometri)
Service – Naivasha

Domenica 26 Giugno

SS14 – Oserian 1 (17 chilometri)
SS15 – Narasha 1 (20 chilometri)
SS16 – Hell’s Gate 1 (11 chilometri)
Service – Naivasha
SS17 – Oserian 2 (17 chilometri)
SS18 – Narasha 2 (20 chilometri)
SS19 – Hell’s Gate 2 (11 chilometri)
Arrivo

Credit: DirtFish
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