Max Rendina: “Sono pronto a farmi da parte!”
Ha del clamoroso la dichiarazione dell’organizzazione del Rally di Roma Capitale valido per il campionato continentale, pronto a rinunciare alla validità europea davanti alle ambizioni di altre tre gare italiane.
Nel 2022 ha stupito il mondo riuscendo a realizzare una prova speciale davanti al Colosseo, con tanto di inversione con il freno a mano. Così la disciplina dei rally è davvero approdata sulla ribalta mediatica mondiale grazie alle immagini che sono diventate virali sulle piattaforme digitali. Ora Max Redina, organizzatore del Rally di Roma Capitale, reagisce dicendo che è pronto a rinunciare alla validità europea, alla notizia che tre organizzatori italiani puntano ad entrare a far parte del Campionato Europeo, mettendosi di fatto in concorrenza con l’evento capitolino. In lizza ci sono i rally di Sanremo, Alba e il 1000 Miglia di Brescia. Ecco le sue parole: “Sono contento che ci sia entusiasmo da parte di tutti e sono anche pronto a fare un passo indietro prendendomi un anno sabbatico”.
Guardi che Spagna e Portogallo nel 2022 hanno ospitato due prove europee ciascuno e lei potrebbe essere affiancato da qualcuno…
Lo possono fare Sanremo e Alba. Confermo che farei un passo indietro per creare nuove opportunitĂ sul territorio. La considero una sorta di apertura per il settore.
Ha qualche consiglio da dare agli organizzatori “concorrenti”?
Devono fare bene i conti… mi sento abbastanza preparato in matematica ma mi capita ancora di sbagliare i conti… Suggerisco loro di controllare bene le voci di spesa.
Dicono che far parte del Campionato Europeo costa 500 mila euro. Le risulta?
Non so se tutti pagano la stessa cifra, comunque la “fee” di entrata è questa.
Avete pagato anche voi questa cifra?
Diciamo che noi ci avviciniamo…
La ritiene equa?
Secondo me sì in termini di spesa; purtroppo non c’è paragone con il calcio o il ciclismo che vanno in chiaro e pertanto c’è più facilità per arrivare ad una sponsorizzazione che va da un milione, ad un milione e mezzo di euro.
Anche il Rally di Roma Capitale è però andato sulle reti Mediaset…
Certo, ma quello non è un lavoro del promoter, bensì nostro. Quanto al promoter, ammetto che spendono molto perché investono quel che raccolgono. Resta il fatto che i costi di oggi per l’Europeo si avvicinato a quelli di una prova mondiale. L’unica differenza è rappresentata da un giorno in meno di gara. Il loro è uno standard che soddisfa, ma va tenuto conto che si tratta di un livello da Mondiale e che come tale richiede tutta una serie di accorgimenti da parte degli organizzatori.