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Loeb crede nelle potenzialità della Ford Puma

Il nove volte campione del mondo sottolinea e ribadisce le potenzialità che la vettura di casa Ford possiede

La vittoria del Monte Carlo ed i primi posti fatti segnare nelle prime giornate dei vari appuntamenti mondiali hanno fatto capire a tutti che il feeling tra le vetture della massima categoria ed il nove volte campione del mondo è tornato dopo un paio di anni piuttosto difficili e complicati con la Hyundai i20 WRC+.

Un feeling subito ritrovato, ma che non è bastato per conquistare i potenziali punti persi a causa della scarsa affidabilità che la vettura inglese ha mostrato nei vari appuntamenti.
Un bottino potenziale di 100 punti che per diversi problemi si è concretizzato con soli 35 punti con i 27 punti conquistati al Monte Carlo e i soli 8 punti conquistati in Kenya con due ritiri in Portogallo e Grecia.

Un problema al turbo ed una banale toccata in Portogallo, un problema elettrico in Kenya ed un problema alla cinghia dell’alternatore hanno dimostrato una eccessiva fragilità della vettura, ma le prime posizioni ottenute dimostrano le potenzialità che la vettura inglese possiede.

Dello stesso parere è il nove volte campione del mondo Sebastien Loeb che raggiunto dai microfoni di WRC si è così espresso:

L’ho detto fin dall’inizio, mi sento veramente bene nella macchina e credo che abbia del potenziale.
Mi piace molto guidarla, mi diverte e credo che calzi a pennello con il mio modo di guidare.
Sono felice con la macchina e non devo riadattarla.
Quando mi sono fermato con Hyundai nel 2020 non pensavo veramente di tornare, ma ho avuto un’altra opportunità e mi è piaciuta la macchina fin dal primo test che ho fatto così ho deciso di provare.

Credo che tutte le vetture possano vincere, il divario tra di loro è veramente piccolo.
La Puma mi motiva a fare un po’ di rally perché mi sento bene. Dobbiamo solamente essere in grado di finire i rally.

Il WRC è veramente dispendioso per tutti i preparativi e se lo faccio è perché sono veramente motivato a farlo.
Penso che non siamo stati veramente fortunati, ma ero leader di tutti i rally che ho fatto.
Per me tornare alcuni anni più tardi ed essere in grado di comandare tutti questi rally penso che non sia male.

 

In merito al ritiro dell’ultimo appuntamento, il Rally Acropoli, il nove volte campione del mondo sostiene che la colpa della conclusione anticipata non sia della rottura della cinghia, ma della rottura del cuscinetto dell’alternato che ha portato alla rottura, per ben due volte della cinghia dell’alternatore affermando:

Ho dovuto smontare tutto per arrivare all’alternatore e rimontare la cinghia.
Ho rimontato tutto ed ero in discesa così abbiamo potuto far ripartire la macchina.
Il motore è partito, ma 200 metri dopo si è nuovamente spento. La cinghia era nuovamente uscita, perciò credo che sia dovuto alla rottura del cuscinetto dell’alternatore.

Una conclusione anticipata che molto probabilmente coinciderà con la conclusione anticipata della stagione 2022 per “il cannibale” che non ha in programma altri appuntamenti, mentre l’avversario più diretto, Sebastien Ogier, sarà al via del rally di Nuova Zelanda a bordo della Toyota Yaris GR.

Photocredit: RedBull Content Pool
Credit: WRC.com
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