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Rallye Du Maroc: Al Rajhi vincitore, Al-Attiyah campione del mondo per la seconda volta

Ultimo atto del mondiale W2RC. Dall'anno prossimo nuova "casacca" per il campione

Si conclude, con la vittoria da parte di Y. Al Rajhi, il Rallye du Maroc 2023, quinta e ultima tappa del campionato W2RC. L’ultimo importante rally raid dell’anno, tenutosi dal 13 al 18 ottobre, ha visto i suoi protagonisti battagliarsi tra il fesh fesh desertico del Sahara e i lunghissimi pavè rocciosi dell’entroterra marocchino attraverso 1.449 chilometri di prove speciali e una distanza totale di 2.219 chilometri.

Al Rajhi porta a casa, con una buona mezz’ora di vantaggio, la sua prima vittoria in questo rally raid e conquista così il secondo posto nel mondiale. Complici anche i ritardi accumulati dai big a causa di problemi di navigazione o di affidabilità, primo su tutti S. Peterhansel che ha visto la sua Audi RS Q8 E-tron lasciarlo in panne proprio durante la battaglia per il primo posto.

Seconda posizione della gara conquistata da D. Krotov che regala così una doppietta alla scuderia belga Overdrive. Terzo posto importantissimo per N. Roma, rientrato nei rally raid a bordo della Ford Ranger del Nuovo Team ufficiale M-SPORT, il quale ha dato ottime impressioni anche in vista della prossima Dakar.

S. Loeb, nonostante le buone prestazioni durante questo rally, paga a caro prezzo un errore nella quarta tappa e sprofonda nella classifica generale; vedremo se l’anno prossimo riuscirà a migliorare nella costanza riuscendo così a lottare per il mondiale come aveva fatto intendere nelle prime tappe di quest’anno.

Occhi puntati invece su Nasser Al Attiyah e Matthieu Baumel che, nella loro ultima gara con Toyota, nonostante un cattivo piazzamento, finiscono l’opera iniziata a gennaio durante la Dakar e conquistano il secondo titolo iridato nel W2RC. Il pilota qatariota e il suo copilota annunceranno a breve la loro nuova destinazione, lasciando definitivamente dopo 7 anni la scuderia della casa nipponica.

Toyota quest’anno si è dimostrata la macchina da battere, riuscendo a dominare tutte e 5 le tappe del campionato mondiale e conquistando il titolo con qualche tappa di anticipo. Ora però la scuderia giapponese inizierà la ricerca per trovare un nuovo pilota di punta. Le carte in tavola sono molte, i piloti con un sedile in Toyota quest’anno sono stati numerosi, anche grazie al costruttore Overdrive che ha dato la possibilità a molti piloti di testare sul campo le vetture. Il ventaglio di possibilità per Toyota è ampio, inoltre non sono da escludere i piloti Audi che alla fine del Dakar Rally vedranno il progetto E-tron concludersi e saranno in cerca di un sedile importante da occupare per il resto del campionato.

Audi, tornata a correre i rally raid dopo qualche manche di assenza, dà segnali forti durante le prime tappe del Rallye Du Maroc per poi lasciare via libera ai rivali a causa dei soliti problemi di affidabilità. Questo rally, che da sempre serve come “test” per le auto in vista della Dakar, ha dato ad Audi la sicurezza di avere tutte le potenzialità per poter lottare anche quest’anno per le prime posizioni, dando altresì risalto al problema dell’affidabilità, requisito fondamentale per le corse nel deserto.

Nella categoria T3 composta da Prototipi leggeri tipo Buggy, il polacco M. Goczal vince davanti al giovane americano S. Quintero, fresco campione del mondiale con il suo Can-Am ufficiale. Nei T4 il portoghese J. Ferreira si è imposto su S. Price con quasi un’ora di vantaggio. Il titolo iridato va comunque al lituano R. Baciuska che, nonostante l’assenza durante questa gara, aveva accumulato i punti necessari per accaparrarsi la prima posizione nel mondiale.

Come sono andati gli italiani?

L’italiano E. Amos dopo due gare in questo mondiale dimostra di poter giocarsela nella top 10 con la sua Toyota del team Overdrive, finendo quinto nella classifica finale di questa gara.
Guai purtroppo per Rebecca Busi che, dopo 3 tappe concluse sempre nella top 10, vede sfumare tutti gli sforzi fatti a causa di un guasto occorso alla vettura del FN Speed Team Racing.
Resta comunque la soddisfazione per l’italiana che conclude in quarta posizione il mondiale.

Questo Rallye du Maroc si conclude lasciando molte porte aperte per il 2024.

Sicuramente Toyota, nonostante la partenza di Al Attiyah, lavorerà per mantenere la supremazia a discapito dei rivali Audi, Prodrive e della neonata Ford.
Il mercato piloti si infiammerà nelle prossime settimane e a noi non resterà che attendere qualche mese l’inizio della gara più importante dell’anno che sicuramente, come ogni anno, non deluderà le aspettative degli appassionati.

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