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Il Tricolore tornerà a sventolare al Safari Rally: grazie alla “famiglia Garosci”

Saranno entrambi al via su Mitsubishi Lancer Evo X. Papà Riccardo, affiancato da Rudy Briani ed il figlio Francesco, coadiuvato da Daniele Bottallo. Ne abbiamo parlato a poche settimane dalla loro partenza per il Kenya

E’ stato pubblicato da qualche giorno l’elenco iscritti ufficiale del Safari Rally Kenya ed apprendiamo che, finalmente, dopo tantissimi anni, il Tricolore tornerà a sventolare in terra africana. Una bellissima notizia, resa possibile dalla presenza della “famiglia Garosci”: saranno infatti al via, entrambi su Mitsubishi Lancer Evo X, papà Riccardo, affiancato da Rudy Briani ed il figlio Francesco, coadiuvato da Daniele Bottallo.

Francesco Garosci debutta nei rally nel 2016, al Ciocchetto, affiancato proprio da Rudy Briani. Un navigatore che non ha certo bisogno di presentazioni, essendo oltretutto la “spalla abituale” da diversi anni del pluri-Campione Italiano Paolo Andreucci. Rudy ha accompagnato Francesco anche nel debutto Mondiale, in occasione del Rally di Monte-Carlo 2021.

Al Safari Rally Kenya, però, Francesco Garosci sarà affiancato, sulla Mitsubishi Lancer Evo X numero 39, da Daniele Bottallo. Questo in quanto Rudy Briani è ormai da tempo il “navigatore di fiducia” di papà Riccardo.

Riccardo Garosci, classe 1955, ha una grande esperienza nei rally e nei raid africani. Nel suo palmares, infatti, oltre a numerose partecipazioni a rally in terra africana come il Rally del Marocco, il Costa d’Avorio oltre che al Monte-Carlo, disputato per ben 3 volte, figurano diverse presenze alla Dakar, corsa in 5 occasioni. E’ reduce dalla Dakar Classic, disputata qualche mese fa e conclusa in quarta posizione assoluta. Nel mondo delle corse da oltre 40 anni tra rally, gare su ghiaccio, rally raid…con oltre 200 gare all’attivo.

Vedere e ricordare il grande “Drago” Sandro Munari sul podio del Safari nel 1974, terzo con la piccola Lancia Fulvia HF, poi secondo con la Stratos l’anno successivo… sono state le scintille che hanno acceso in papà Riccardo la passione per i rally, le competizioni africane ed il Safari Rally in particolare.

Sarà affiancato, come già detto, da Rudy Briani sulla Mitsubishi Lancer Evo X numero 40. Insieme, Riccardo e Rudy, hanno addirittura vinto un titolo Mondiale, nei rally raid, nel 2007 in classe T2.

Al riguardo Francesco afferma:

“ Correndo insieme da 20 anni Rudy Briani è il navigatore di fiducia di papà e, nonostante mi abbia accompagnato sia nel mio debutto nei rally, ma anche nel mio, prima di oggi, unico rally Mondiale disputato, ho dovuto “cederlo” a papà ed io sarò affiancato da Daniele Bottallo. Ho conosciuto Daniele durante la Dakar Classic dello scorso anno (2023), che ha disputato insieme a mio papà. Entrambi, Rudy e Daniele, hanno appena disputato la Dakar Classic terminando secondo e terzo assoluti. Daniele non ha tantissima esperienza nei rally, a differenza di Rudy. Nonostante ne abbia disputati diversi è molto più preparato sui rally raid. Ma ha comunque una grande esperienza, che in macchina conterà sicuramente “

Continua papà Riccardo:

“ Saremo nello stesso team insieme a Carl Tundo, pilota kenyota che gareggerà su una Ford Fiesta Rally2 e ha grandissima esperienza nel Safari Rally. Lo ha vinto ben 5 volte. Ha tantissima esperienza che credo sarà utile anche per noi ed anche la squadra è molto preparata. Ci sono tutti i presupposti per divertirci e, speriamo, anche fare bene “

Carl Tundo al Safari Rally – Foto: Africa Rally Archives

 

Come nasce l’idea di disputare il Safari Rally?

Risponde Francesco:

“ L’idea è nata sicuramente per la grande passione che abbiamo in famiglia per i rally. Lavoro in Pirelli e subito dopo che Pirelli ha deciso di non partecipare alla fornitura di gomme, per il  prossimo triennio, per il WRC mi sono detto: è l’ultima possibilità che abbiamo per partecipare a una gara di Campionato del Mondo, con il Marchio Pirelli, essendoci io coinvolto lavorativamente. Se dobbiamo concludere l’avventura di Pirelli nel WRC, nonostante io parteciperò come gentleman driver e non come dipendente Pirelli! dobbiamo correre la gara numero uno per eccellenza. Sarà la mia seconda apparizione in una gara di Mondiale, dopo il Monte-Carlo 2021. L’ho proposto a mio papà e la risposta è stata, subito: se lo fai tu, lo faccio anche io! “

E, parlandone con il figlio Francesco, valutando l’idea di partecipare al Safari, Riccardo gli ha anche detto:

“ E’ l’ultimo grande rally che mi manca ed ho sempre sognato di correrlo. Sono ancora adatto, per l’età e fisicamente, a fare questo genere di gara, cerca due macchine e andiamo ”

Francesco ci racconta anche che, inizialmente, aveva preso contatti con Ford per disputare il Safari su due  Rally3, oppure lui, più giovane, con la Rally3 e papà Riccardo con una Evo X. Guardando anche al budget, ma soprattutto volendo correre con la stessa tipologia di auto, alla fine la scelta è ricaduta sulla Mitsubishi Evo X.

Foto: Toyota Gazoo Racing WRT

Continua papà Riccardo:

“ Di certo il Safari è una delle gare più iconiche di tutto il panorama Mondiale. E’ una gara durissima, con insidie ed imprevisti sempre dietro l’angolo. Si correrà nella stagione delle piogge, potrebbero esserci dei veri e propri nubifragi, piogge torrenziali che in poco tempo modificano completamente lo scenario. Così come il passaggio di almeno 30 vetture prima di noi, auto come le Rally1 e le Rally2 che scaveranno rotaie incredibili. Bisognerà sempre porre la massima attenzione ed avere la massima concentrazione per evitare qualsiasi rischio o rottura meccanica. L’idea soprattutto nasce dal fatto di essere padre e figlio e di non volere gareggiare sulla stessa vettura onde preservare l’incolumità di entrambi. Essere in macchina insieme, nella stessa auto, comporta sicuramente rischi molto maggiori. La mia opinione è sempre stata: mai in macchina insieme, mai sulla stessa auto per evitare al massimo i pericoli “

Continua poi Francesco:

“ Ma per amore del Safari ha voluto (papà) “fare uno strappo alla regola” ed alla fine saremo in gara sullo stesso tipo di auto e nella stessa categoria. Mi sono messo alla ricerca di due vetture della stessa categoria, e gestite dallo stesso team per avere una “sfida nella sfida”, una competizione in famiglia. Ed eccoci, saremo in gara su due Mitsu Evo X identiche. Il Safari è una delle gare più emblematiche di tutto il panorama rallystico, una vera e propria avventura, che non poteva mancare nei nostri palmares, ma soprattutto in quello di papà che punta oramai a prendere parte a competizioni che hanno un significato particolare, le gare vere “

Quanto conterà avere al vostro fianco due navigatori così esperti?

Rudy Briani non ha certo bisogno di presentazioni. E’ il navigatore che ha portato Francesco al debutto nei rally e che ora gli è stato “scippato” da papà Riccardo per averlo al suo fianco in macchina nel Safari. Da parte sua anche Daniele Bottallo ha una buonissima esperienza ed affiancherà Francesco. Entrambi i copiloti hanno una grande esperienza anche nei rally raid. Conferma Riccardo:

“ Avere due navigatori di tale esperienza, ma anche amici, sarà come avere due occhi in più. Il navigatore, in alcuni frangenti, vede e legge prima i pericoli, cercando di frenare il pilota da inutili, e potenzialmente dannosi, eccessi o di spronarlo quando serve. Ed in virtù della loro grande esperienza avere Rudy e Daniele al nostro fianco sarà davvero importante ”

Quanto conterà l’esperienza acquisita nei raid africani?

Risponde Francesco:

“ Lo spirito con cui affronteremo il Safari Rally sarà proprio quello della Dakar. Non disponiamo di mezzi troppo performanti, come invece potrebbero essere le Rally3 o le Rally2. Correremo con l’obiettivo di concludere prima di tutto entrambi il rally e di divertirci. Sfruttando senza dubbio l’esperienza dei nostri navigatori che sono molto preparati sulla navigazione anche in condizioni difficili o addirittura “estreme” e sarà, avendo loro a fianco, come avere due occhi in più in macchina, nella lettura del tracciato e dei tratti in cui porre davvero la maggiore attenzione possibile per evitare ogni rischio ed ogni danno che potrebbe compromettere la nostra avventura africana. Saremo gli unici italiani “alla conquista” di Nairobi e del Safari Rally e vorremmo veramente vedere sventolare la nostra bandiera anche sul palco di arrivo finale “

Thierry Neuville impegnato nel Safari Rally – Foto: Jaanus Ree-Red Bull Content Pool

 

Come vi state preparando alla vostra “avventura africana”?

Risponde Riccardo, il papà:

“ Francesco, essendo più giovane e più “tecnologico”, si sta allenando tanto al simulatore e, nella settimana precedente la gara sarà in Spagna a cercare di fare un po’ di allenamento più intensivo su un buggy, insieme a Christine Giampaoli Zonca. Io invece raggiungerò il Kenya qualche giorno prima della gara per fare qualche test e un po’ di allenamento direttamente in loco “

Quali saranno gli obiettivi della vostra partecipazione?

Risponde Riccardo, confermando quanto già affermato dal figlio Francesco:

“ Sicuramente l’obiettivo principale sarà il divertimento ed il portare a termine la durissima competizione africana. Assolutamente nessuna velleità di classifica, chi punta a fare il risultato di certo gareggia con altri tipi di vetture. Già terminare una gara come il Safari è un successo, per le mille insidie e difficoltà insite nella natura della gara stessa. Cercheremo di portare a casa una bellissima esperienza, sperando di fare sventolare il Tricolore anche sulla pedana finale del Safari Rally “

Come degna conclusione della nostra chiacchierata, ringraziamo immensamente Francesco e Riccardo Garosci e facciamo loro un grandissimo “in bocca al lupo” per la loro avventura in terra africana. Con la promessa di risentirci per farci raccontare le, speriamo!, bellissime sensazioni provate affrontando il Safari Rally!

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