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WRC Rally Sardegna 2025, le pagelle

Continua il dominio di Sebastien Ogier. Ott Tanak salva parzialmente un weekend disastroso per Hyundai.

Altro weekend di passione all’insegna del WRC. Altro giro di pagelle post gara che vanno a riassumere il rendimento dei protagonisti impegnati nel Rally Italia Sardegna.

Un appuntamento che alla vigilia si presentava durissimo e che nella realtà si è rivelato forse ancora più insidioso visti i tanti problemi riscontrati dai piloti sui tremendi sterrati sardi. A farne le spese è stata soprattutto Hyundai con due big su tre alle prese con grosse difficoltà sin dalle prime battute.

Eppure sembravano esserci tutti i presupposti per la rinascita della casa coreana, con le buone partenze di Thierry Neuville e soprattutto Adrien Fourmaux dopo i primi stage. Poi tutti e due sono incappati in errori fatali (e anche qualche problema) che hanno compromesso sin da subito i rispettivi cammini. Nessuna scusante comunque. Bocciati entrambi con un sonoro 4 in pagella che getta più di qualche ombra sul futuro.

È ancora più nera invece la situazione in casa MSport con nemmeno una Ford Puma Rally1 che è riuscita a sopravvivere alle strade sarde. Gregoire MunsterJosh McErlean e Martins Sesks hanno gettato infatti alle ortiche praticamente sin dal giorno 1 le loro possibilità di essere competitivi, complicando ancora di più un periodo decisamente negativo. Male, anzi malissimo tutti e tre: voto 2.

Nella diaspora sarda ad approfittare delle disgrazie altrui è stato così Elfyn Evans che, sornione, ancora una volta ha limitato i danni in un rally che non è propriamente nelle sue corde. Il gallese ha chiuso al quarto posto conquistando preziosi punti nelle classifica generale. Minima spesa, massima resa: voto 6.

Per vincere il Mondiale però da qui in avanti dovrà fare necessariamente qualcosa in più, soprattutto perché in Sardegna è arrivata la terza vittoria stagionale di Sebastien Ogier.

Tutti sbagliano, tutti hanno problemi, ma lui no. E anche quando commette qualche piccola sbavatura (come successo nella prova conclusiva) non si scompone come solo i grandi campioni riescono a fare. Anche il suo Rally di Sardegna così non può che essere da 10 in pagella. Un ulteriore segnale che, se dovesse venirgli la voglia di mollare il lavoro part-time e mettersi al volante in più gare rispetto a quelle previste, il titolo sarebbe ampiamente alla sua portata.

Staremo a vedere. Per il momento Evans resiste, così come resiste Kalle Rovanpera che ha chiuso in Sardegna al terzo posto. Pur non brillando il finlandese è riuscito a rimanere in scia del duo di testa, ribaltando soprattutto sabato mattina un inizio che non era stato dei migliori. Da lì in avanti ha continuato a far registrare buoni tempi consolidando la sua posizione. Voto 7 per lui.

Merita un 8 invece Ott Tanak, l’unico in casa Hyundai a brillare. L’estone in Sardegna era uno dei favoriti e ha dimostrato sul campo il perché. Ha fatto tutto quello che doveva fare, ma quando c’è il Re Ogier ogni sforzo può non essere sufficiente. Il suo secondo posto però vale tanto, soprattutto in un weekend così terribile per i suoi compagni di team.

Punti preziosi conquistati anche da Takamoto Katsuta. Il giapponese ha attraversato numerose avversità, con forature ed errori che potevano costargli un prezzo ancora più caro. Alla fine è riuscito a limitare i danni, approfittando anche delle disgrazie altrui. In altre occasioni non sarebbe arrivata la sufficienza, ma il suo quinto posto finale vale questa volta un 6 in pagella.

Rimandato invece ancora una volta Sami Pajari, il quale era partito bene salvo poi perdersi come al solito strada facendo. Il ragazzo è bravo, ma ha dei blackout preoccupanti. Il suo 5 in pagella è la metafora adatta per etichettarlo come un talento ancora incompiuto.

Le pagelle sarebbero finite qui, ma questa volta non possiamo che aggiungere due voti speciali. Oltre a Sebastien Ogier, abituato ai 10 sul registro, il Rally Italia Sardegna non può non essere archiviato con altri due roboanti 10.

Sono quelli che assegniamo a Roberto Daprà e Luca Guglielmetti, e a Matteo Fontana e Alessandro Arnaboldi, vincitori rispettivamente nel WRC2 e WRC3. Un doppio risultato storico sul fronte italiano che marchiamo a fuoco con il massimo in pagella.

Per leggere del capolavoro di Daprà e Guglielmetti CLICCA QUI.

Per leggere di quello messo a referto da Fontana e Arnaboldi CLICCA QUI.

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