Sainz ci ripensa: niente corsa alla presidenza FIA. “Non è il momento giusto”
Lo spagnolo fa un passo indietro e rinuncia alla sfida contro Ben Sulayem. “Troppi impegni, ma la voglia di cambiare il motorsport non si spegne”

Carlos Sainz ha deciso: non sarà lui a candidarsi per la presidenza della FIA. Dopo settimane di riflessioni e contatti, lo spagnolo ha comunicato ufficialmente la sua rinuncia, ponendo fine alle speculazioni su una possibile sfida al vertice della Federazione. L’elezione è in programma per il 12 dicembre, durante l’Assemblea Generale che si terrà in Uzbekistan, ma a questo punto Mohammed Ben Sulayem si avvia senza rivali significativi verso un nuovo mandato.
La notizia è arrivata con una lunga dichiarazione pubblica da parte dello stesso Sainz, che ha spiegato nel dettaglio i motivi di questa scelta.
“Negli ultimi mesi ho lavorato duramente per comprendere a fondo la situazione della FIA, le esigenze e le complessità che comporta un progetto così importante. Dopo una ponderata riflessione, sono giunto alla conclusione che le circostanze attuali non sono ideali per porre le basi della mia candidatura”, ha scritto il due volte campione del mondo rally.
Oltre agli aspetti legati alla Federazione, c’è anche un tema sportivo:
“Mi sono reso conto che una seria candidatura a Presidente comprometterebbe notevolmente la mia preparazione per la Dakar e non voglio indebolire il mio impegno nei confronti di Ford e della mia squadra”.
Il ritiro di Sainz arriva in un momento delicato per la FIA. Solo due settimane fa l’organo di governo ha approvato alcune modifiche statutarie che hanno fatto discutere, tra cui una nuova postilla che prevede l’esclusione dalla corsa alla presidenza di profili “che possano mettere in discussione l’integrità professionale”. Una mossa letta da molti come un tentativo di ostacolare lo stesso Sainz, a causa di un presunto conflitto d’interessi legato alla carriera del figlio, attualmente pilota in F1.
Pur senza fare riferimenti diretti alla vicenda, lo spagnolo ha comunque lasciato la porta aperta per il futuro:
“Nonostante l’abbandono di questa gara, la mia passione per il servizio e la leadership nel mondo del motorismo non è cambiata. Continuerò a impegnarmi per cercare di portare cambiamenti che ritengo necessari. Le corse e la mobilità sono state la mia vita, seguirò con grande interesse gli sviluppi futuri”.
Un messaggio concluso con parole di gratitudine:
“Desidero ringraziare sinceramente tutti voi per i messaggi di sostegno, incoraggiamento e consiglio che ho ricevuto nelle ultime settimane. Hanno rafforzato la mia fiducia nel continuare a impegnarmi per raggiungere i miei obiettivi presenti e futuri, e ve ne sono davvero grato”.
La decisione ha fatto ovviamente parlare anche in Formula 1, dove è intervenuto Carlos Sainz Jr, attualmente in forza alla Williams. In Austria, durante la giornata di incontri con i media, il #55 ha voluto commentare la scelta del padre con un tono tra l’orgoglio e la delusione sportiva:
“Non sono deluso come figlio, ma come fan del motorsport molte persone avrebbero voluto vederlo in quella posizione”.
“Penso che questo fosse il momento ideale – ha aggiunto – non so come sarà la situazione tra quattro o otto anni, ma mai dire mai”.
Il pilota spagnolo ha poi lanciato anche un piccolo messaggio all’attuale dirigenza della FIA, sottolineando il bisogno di cambiamento:
“Non è un segreto che i piloti stiano notando una mancanza di trasparenza nella Federazione. Ci sono cose che devono cambiare”.
La corsa alla presidenza, quindi, perde uno dei suoi protagonisti potenziali più autorevoli. Carlos Sainz Sr. si chiama fuori, almeno per ora. Ma il suo nome resta sulla scena, pronto a tornare quando il contesto sarà quello giusto.