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Tänak torna a vincere tra paure e colpi di scena: “Non avevamo così tanta fiducia di arrivare al traguardo”

Un Rally Acropolis da brividi per Ott Tänak: la vittoria arriva dopo 8 mesi di digiuno, ma un problema al cambio ha rischiato di rovinare tutto all’ultimo chilometro.

Ott Tänak è tornato sul gradino più alto del podio nel Campionato Mondiale Rally, interrompendo un digiuno lungo otto mesi. E lo ha fatto nel modo più drammatico possibile, conquistando un durissimo EKO Acropolis Rally Greece reso ancora più estremo dal caldo torrido, dalle forature a catena e, per l’estone, anche da un colpo di scena tecnico all’ultima tappa.

Tänak non vinceva dallo scorso autunno in Europa Centrale e questa volta ha sfoderato tutta la sua esperienza: dopo aver preso la testa della classifica venerdì, ha gestito con freddezza il sabato e si è presentato alla domenica con un margine sufficiente per controllare.

Ma la domenica greca non perdona nessuno. Durante l’ultima Power Stage, la trasmissione della sua Hyundai i20 N Rally1 ha iniziato a emettere rumori sinistri: la terza marcia si è praticamente disintegrata e, di lì a poco, l’intero cambio ha minacciato di abbandonare Tänak e il fidato copilota Martin Järveoja a pochi chilometri dal sogno.

“Ero molto preoccupato durante la tappa. Prima ho capito che la terza marcia era molto rumorosa, poi ho capito che si era rotta. All’inizio le altre marce erano pulite, ma ben presto tutto il cambio è diventato rumoroso”,
ha raccontato Tänak.

Alla fine, nonostante la vittoria di tappa andata a Sébastien Ogier, Tänak ha tagliato il traguardo con un vantaggio di oltre 30 secondi sul francese, festeggiando con grande cautela.

“Non avevamo più la fiducia necessaria per finire la tappa, ma l’abbiamo finita. Non avevamo più fiducia nemmeno di arrivare al parco assistenza. Vincere così è stato davvero troppo stressante”,
ha ammesso l’estone.

La chiave del successo, oltre alla sua proverbiale solidità mentale, è stata la strategia perfetta costruita insieme al team Hyundai: massima attenzione alla gestione delle gomme, ritmo controllato sulle prove più distruttive e attacchi solo nei tratti in cui il rischio di danni era minimo.

“La strategia era chiara: mantenere l’aria nelle gomme era la priorità. Poi dovevamo gestire l’usura. Abbiamo spinto solo dove il terreno era liscio e il rischio basso. Questa è stata la chiave per il fine settimana”,
ha spiegato Tänak.

Nonostante il grande caldo – con temperature nell’abitacolo ben oltre i 40 °C – e un terreno che non perdona, Tänak ha dimostrato ancora una volta di saper dosare alla perfezione velocità e conservazione. Una qualità che lo rimette pienamente in corsa per il titolo dopo una prima parte di stagione segnata da alti e bassi e da problemi tecnici con la Hyundai.

La tensione, però, è rimasta alle stelle fino all’ultimo metro. Dopo la Power Stage, Tänak e Järveoja hanno dovuto pregare che la trasmissione resistesse anche nel trasferimento di rientro verso il parco assistenza di Lamia. Un brivido che ha reso ancora più dolce una vittoria sofferta, meritata e celebrata come una boccata di ossigeno per l’intero team.

Con questo successo Tänak si rilancia nella lotta per il campionato, mentre Hyundai si gode un ritorno alla vittoria su un terreno leggendario come l’Acropoli. Il prossimo appuntamento potrebbe già trasformarsi in un’altra sfida all’ultimo secondo, ma una cosa è certa: con Tänak in queste condizioni, per tutti gli altri sarà ancora più dura.

Ora qualche giorno di riposo e poi l’equipaggio Hyundai numero 8 tornerà a lavoro con dei test in preparazione di Estonia e Finlandia, due tappe congeniali che potrebbe rilanciare ancora di più le ambizioni mondiali.

Foto: RedBull Content Pool
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