Scott Martin, 200 rally e una vita nel WRC: “È bello vedere il mondo più chiaramente adesso”
Il navigatore di Elfyn Evans racconta in prima persona il traguardo dei 200 rally iridati, tra ricordi, aneddoti e un nuovo paio di occhiali che segna l’inizio di un’altra fase della sua carriera.
Dalla notte di Cardiff nel 2004 alle luci del Rally dell’Europa Centrale 2025, Scott Martin ha percorso vent’anni e 200 rally nel World Rally Championship. Un viaggio che lo ha visto crescere, imparare, vincere e oggi riflettere, con l’umiltà e la passione di chi ancora si emoziona dietro un roadbook.
“Ricordo il mio primo evento mondiale come se fosse ieri,” scrive Martin nella sua colonna su DirtFish. “Era il Rally GB 2004 con Matt Wilson. Quello era il mio debutto, e la settimana scorsa, in Europa Centrale, è arrivato il mio duecentesimo. Un traguardo davvero speciale.”
Dal primo Focus WRC al podio con Breen
Martin racconta con ironia e nostalgia il suo primo assaggio di WRC: una Ford Focus WRC, primo al via nella superspeciale di Cardiff Bay.
“Ero nel profondo, con pochissima esperienza. Ma avevo lavorato in M-Sport e conoscevo l’ambiente. Vedere i grandi nomi partire dietro di noi quella sera fu emozionante… ma anche un po’ spaventoso!”
Da allora, di partenze ne sono arrivate tante. Non solo nel mondiale, ma anche nell’ERC e in altre serie. “Ci sono stati anni in cui non correvo nel WRC, ma facevo da meccanico o da navigatore in eventi minori. Persino Juha Kankkunen guidò una delle prime auto su cui lavorai: una Escort WRC del ’98 in livrea Valvoline. Ora eccoci di nuovo insieme, lui come vice team principal Toyota.”
I momenti indimenticabili
Tra le tappe più emozionanti della sua carriera, Martin cita il primo podio mondiale con Craig Breen in Finlandia 2016 e la prima vittoria nel WRC con Elfyn Evans in Svezia 2020.
“Vincere in Finlandia e Giappone due volte è qualcosa di speciale. La Finlandia è la casa del nostro team, il Giappone la casa di Toyota… non potrei chiedere di meglio.”
Il britannico si dice orgoglioso anche del contributo alla quinta corona Costruttori consecutiva di Toyota: “Essere parte di questo successo, e farlo proprio al mio 200° rally, è stato un modo perfetto per celebrare il percorso fatto insieme.”
Gli occhiali e il ricordo di Craig
Un dettaglio curioso ha accompagnato questo traguardo: per la prima volta, Martin ha indossato gli occhiali in prova speciale.
“Elfyn dice che ho strizzato gli occhi per anni! Ma con tutte le note aggiuntive del gravel crew, scritte minuscole, era il momento di provarli. Quando li ho messi prima della prima PS del venerdì, ho pensato subito a Craig [Breen]. Ricordavo il suo modo di sistemarli prima della partenza… mi sono emozionato.”
“Mi chiedevo se si sarebbero appannati, o se avrei dovuto metterli sopra o sotto la balaclava,” aggiunge ridendo. “Alla fine è andato tutto bene, e da allora li porto sempre. È bello vedere il mondo più chiaramente, in tutti i sensi.”
Uno sguardo al futuro
Per Martin, il Rally del Giappone sarà la gara numero 201, ma la voglia non manca:
“Di certo non mi fermo qui. Voglio fare ancora altri rally, ma so che non arriverò a 400,” scherza. “Ogni partenza però è ancora un’emozione, e questo è quello che conta davvero.”
Foto: Toyota Gazoo Racing / DirtFish