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Wrc: Ogier spiega il suo crash in Portogallo

Il francese è finito out nella prima tappa di ieri

Il Rally del Portogallo 2018 è stato finora una gara rocambolesca e ricca di colpi di scena. Tra questi, quello più eclatante è stato sicuramente il ritiro di Sebastien Ogier in seguito ad un incidente nel corso della quinta prova speciale. Una vera e propria notizia, considerando il ruolino di marcia immacolato del campione del mondo in carica , che non collezionava uno zero dal Rally Finlandia dello scorso anno. Stavolta però gli sterrati lusitani non sono stati favorevoli alla “legge di Ogier”, con un ritiro che potrebbe costare la leadership del mondiale.

Al service di fine giornata, il campione del mondo in carica ha spiegato la dinamica del suo crash, che lo ha visto impattare la sua Ford Fiesta Wrc Plus contro degli alberi all’esterno di una curva sinistra:

C’era un pendio all’interno di una curva, pensavo fosse solamente un cumulo di ghiaia. Nelle note avevamo segnato “non tagliare”, ma ero un po in anticipo e ho deciso di restare sul gas. Sfortunatamente però non era solo ghiaia ma c’era un piccolo ceppo, che non ci ha evitato un forte impatto. Ho subito pensato ad una foratura ma poi quando ho frenato per affrontare la curva successiva, il braccio della sospensione ha ceduto e non ho potuto fare niente. E’ stata colpa mia, non avrei dovuto toccare quella radice, si è trattato di un errore di traiettoria di 2-3 centimetri. Stavamo una facendo una giornata incredibile perché partendo per primi eravamo li’ a giocarcela, cosa che però comporta dei rischi. Fa parte del gioco quando devi compensare la tua posizione di partenza, non è facile.

Ogier è rientrato nella seconda tappa, facendo segnare il miglior tempo nell’ultima prova di giornata, la temibile Amarante di 37 km. Vero obiettivo del weekend sarà però conquistare qualche punto nella power stage, quantomeno per tamponare una situazione di classifica mondiale che, con Neuville attualmente in testa, vedrebbe il belga al comando delle operazioni nella generale.

Oltre a Fafe, valida appunto come power stage, la giornata di domani prevederà cinque prove speciali per un totale di circa cinquanta chilometri cronometrati che determineranno il vincitore del Rally del Portogallo.

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