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Andreas Mikkelsen..Il pensiero di un futuro campione..

Seconda intervista a un altro protagonista facente parte della casa di Wolfsburg. Qualche giorno fa abbiamo sentito le parole del Campione del mondo in carica, oggi sveliamo un’intervista al neo vincitore della tappa spagnola, il giovane Andreas Mikkelsen.
L’intervista è stata pubblicata da automoto.it durante il Rally di Spagna, ma prima della vittoria:

Andreas, come ti sembra la tua stagione 2015?

«Mi sembra una stagione OK. Sono terzo nel Campionato del Mondo, potrei ancora essere secondo, ma in questo caso avrei bisogno di un “aiutino” da parte di Jari-Matti Latvala, ma non mi sono ancora arreso. Comunque non potrei chiedere di più. Anche pensando che ho fatto la metà dei test di Ogier e di Latvala, pensare di batterli non è cosa sensata. Provo a fare sempre tutto quello che posso, e forse l’anno prossimo andrà ancora meglio».

Che cosa ti stacca da Ogier e Latvala?

«Oggettivamente, hanno molta più esperienza di me, soprattutto per quanto riguarda la conoscenza delle Speciali. Molte di queste loro le conoscono a memoria, e in certe speciali di sicuro non hanno bisogno di note».

Beh, metà delle Prove di quest’anno sono diverse o nuove però…

«Certo, parlo certamente di quelle Speciali che erano già incluse negli scorsi calendari. Se parliamo di Rally nuovi, come per esempio la Polonia, lì sono stato abbastanza vicino a loro. Comunque volevo dire che l’esperienza conta molto, Ogier e Latvala sono sulla breccia già da un po’ e sanno come andare forte in certe situazioni perché le hanno già affrontate, oltre che sono comunque molto bravi».

Sono forti anche mentalmente?

«Sono forti sotto molti punti di vista. Per esempio Latvala è fortissimo sulle strade come quelle di casa sua, in Finlandia, e prende sempre con un sorriso anche le batoste. Ogier odia la sconfitta, non sopporta perdere. Credo che piuttosto “ucciderebbe”…».

Ecco, ci siamo. E come ti senti a vivere, correre, partecipare a tutte le attività dello stesso Team, insieme a due tipi come Seb e Jari?

«Mi sento bene, e per prima cosa mi ritengo di essere molto fortunato ad essere con loro nel Team Volkswagen. Ci sono arrivato come Junior, e ho la possibilità di imparare da due colossi del rally. Sono i migliori professori che potrei avere. Correre con la stessa Macchina, inoltre, mi dà l’enorme possibilità di comparare i dati e i risultati, e questo è un fatto eccellente, anche se resto sempre il terzo Pilota del Team. Probabilmente in un’altra Squadra potrei anche essere prima o seconda guida, ma essere nella Squadra più forte del Mondo è una bella cosa, e partecipo ad un Mondiale con i migliori fornendo anche il mio contributo. Non è facile star loro dietro, conto di essere sempre più vicino!».

In ogni caso sei decisamente il più giovane dei tre, e quindi è forse questione di avere pazienza, di lavorare e di dare tempo al tempo.

«Certo, molto probabile. Intanto, alla fine di questa stagione avrò anch’io la possibilità di effettuare lo stesso numero di giorni di test, lo abbiamo definito per contratto, e questa è una cosa molto importante per me. Tutti e tre saremo sullo stesso piano, e con l’esperienza che intanto sono riuscito ad accumulare in questi tre anni di WRC, penso che l’anno prossimo potrò davvero iniziare a lottare. Penso che potrò avere le possibilità di confrontarmi con Ogier e Latvala, con maggiori chance».

Sei stato “tentato” da altri Team?

«No, per essere sincero no. Penso che Volkswagen mi offra il migliore “pacchetto” possibile, e di conseguenza, ma non solo per questo, sono molto felice di poter stare in questo Team. Non sarò ancora il primo Pilota, ma alla fine ho come loro il migliore “equipaggiamento” possibile oggi».
“Penso che Volkswagen mi offra il migliore “pacchetto” possibile, e di conseguenza, ma non solo per questo, sono molto felice di poter stare in questo Team. Non sarò ancora il primo Pilota, ma alla fine ho come loro il migliore “equipaggiamento” possibile oggi”

Momento più bello, e il più brutto della stagione?

«Uhm, coincidono nello stesso Rally. Nel Rally di casa mia, in Svezia. Ero in testa, nell’ultima PS avanti di tre secondi, e sono scivolato via e rimasto con un palmo di naso. A tre chilometri dalla fine stavo per vincere il mio primo Rally, davanti al mio pubblico, alla mia famiglia e ai miei amici, ma non sono arrivato da nessuna parte. È stato completamente un mio errore, posso rimproverare solo me stesso».

Puoi spiegarci quale è la migliore qualità della Polo R WRC?

«Io penso che non sia solo la macchina, credo che sia l’intero “package”, il migliore Team con le migliori persone, la grandissima motivazione di tutti quanti e il fatto di volersi spingere sempre più forte e sempre più avanti per ottenere sempre qualcosa di più. La bravura e la grande motivazione producono la macchina migliore. Certamente, così la Polo R è molto, molto buona, lavora perfettamente in ogni circostanza ed è semplicemente la migliore Macchina».

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