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CIR 2015: le pagelle di fine anno

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Si è chiusa da qualche settimana la stagione del campionato italiano rally e, come in ogni classe che si rispetti, è tempo di tirare le somme e dare un voto a tutti i protagonisti di questa stagione. Un anno interessante, con qualche colpo di scena e la solita costante la davanti.

Andreucci – Voto: 9

Il piloto toscano e la sua fida compagna Anna Andreussi sono due martelli pneumatici. Vincono tutto quello che c’è da vincere a dispetto del tempo che passa. Non è 10 solo per le incertezze di inizio e fine stagione ma si tratta di pignoleria pura.

Basso – Voto: 6

Alla fine la costanza paga ma essere protagonisti è un altra cosa. È sempre lì davanti, porta a casa la Ford Fiesta quasi in tutte le tappe ma manca sempre dello scratch giusto per andare a comandare. L’errore alla prima uscita al Ciocco ne ha condizionato per intero la stagione, nonostante il titolo di vicecampione portato a casa.

Scandola – Voto: 7

La sua stagione è l’antitesi di quella di Basso. Lo scratch ce l’ha eccome, vince l’Adriatico con la Super 2000 e Roma Capitale e 2 Valli con la R5. Il rammarico resta per il San Marino e il Friuli dove, vittima l’inesperienza sulla nuova vettura, commette due errori banali e pregiudica le sue possibilità di vincere il campionato.

Campedelli – Voto: 6,5

È sicuramente il più talentuoso degli outsider ma le difficoltà per costruire un programma completo che potesse renderlo competitivo sono state insormontabili. Grandioso a San Marino, ha perso una grossa occasione al Roma Capitale quando la vettura era veramente alla pari dei big.

Chardonnet – Voto: 5

Atteso come il nome che avrebbe rimescolato le carte, il pilota francese non è mai riuscito ad incidere e a trovare passo. Ciliegina sulla torta il finale di stagione saltato in toto per problemi fisici

Perico – Voto: 7

Dalla sua ha la strabiliante vittoria al Ciocco, nonostante prenda parte a meno della metà delle tappe del CIR. Su asfalto sa dire la sua ed è stato bravo a cogliere l’occasione quando i big l’hanno lasciata per strada

Tassone – Voto: 8

Vero che di rivali all’altezza non ci fosse granché, ma Michele ha dimostrato concretezza, precisione e velocità un po’ in ogni tappa. Le difficoltà sulla 208 R5 dicono che forse non è ancora pronto ma la strada è giusta

Organizzazione – Voto: 5

Il CIR è in difficoltà e lo sappiamo da sempre. Carenza di iscritti, problemi organizzativi e pubblico messo sempre messo in ultima posizione in ordine di importanza. I cambiamenti proposti per il 2016 non cambiano niente in questo senso. Non sarà un nuovo sistema di punti a portare maggior rilievo del nostro sport sui media nazionali e tutto finirà con il solito nulla di fatto.

Speriamo di sbagliarci…e col CIR ci rivediamo nel 2016!

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