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Il più forte di tutti?

loeb - sardegna 2011

Fai uno sforzo d’immaginazione e prova a pensare a questa situazione: sei su una prova speciale in attesa della prima macchina. Un panino, una birretta, quattro risate finché qualcuno dall’altra parte della strada lancia il più classico dei dibattiti: chi è stato il pilota più forte di tutti? 

Partiamo dal presupposto che penso che sia impossibile stabilirlo. Tempi diversi, macchine diverse, condizioni diverse, avversari diversi ma stiamo comunque aspettando la prima vettura quindi perché non dare una risposta?

Il più forte di tutti è Sebastien Loeb.

Ho 30 anni e la prima speciale l’ho vista che di anni ne avevo 8. Troppo pochi per rendermi conto di quei piccoli dettagli che ti fanno amare un pilota e ti fanno pensare che come lui non ci sia nessuno. Impazzivo per McRae per il suo arrivare e spazzare via tutto (e un po’ perché lo facevano quelli più grandi), mi stava un po’ sulle balle Sainz per quest’aria da professore e ad ogni occasione sulle strade speravo nel colpaccio miracoloso di qualche pilota italiano ma, per la nostra nazione era già iniziata la fase calante.

Il primo “incontro” con Seb è al Sardegna 2004. Sono sulla prima speciale Tantariles 1. Un tratto molto aperto e guidato. Fin dal rumore in mezzo alla vallata sento che sto per assistere a qualcosa di speciale. E poi destra veloce, staccatona per una sinistra che apre e via dentro tutte le marce per una tratto in accellerazione tutto da sgommare. Succede tutto in un lampo e con precisione chirurgica, nonostante l’arduo compito di pulire la strada. Quel rally Loeb lo perderà con Solberg ma alla fine della stagione porterà a casa il suo primo titolo mondiale. Ne seguiranno altri 8 consecutivi che a lui porteranno il soprannome di “Cannibale” e a noi appassionati la totale convinzione che finché ci sarà lui non c’è trippa per gatti.

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Lo sanno i tifosi e lo sa anche Yves Matton che non cerca di ostacolare in alcun modo questa supremazia. Anzi, l’asseconda. Chi è compagno di Seb in Citroen è perfettamente a conoscenza di chi è il numero uno in squadra. Se ne accorgeranno diversi piloti importanti e se ne accorgerà anche l’astro nascente Ogier che deciderà anche per questo motivo di fare la sua strada lontano da Citroen.

Ritroverò il Cannibale in altre occasioni, fino a quell’ultima volta, la più speciale.

PS18 Gallura 2, la prima volta della Power Stage in Italia. Le voci che Loeb voglia ritirarsi si fanno sempre più insistenti e la sensazione è che, oltre alla solita voglia di demolire gli avversarsi, ci sia anche il desiderio di riprendersi un po’ di quelle emozioni regalate al pubblico in oltre 10 anni di corse. Ha il rally in pugno e lo sa. La prova è una lunga discesa da una montagna che porta ad un velocissimo tratto pianeggiante, collegati da un’inversione a sinistra vicino ad un muretto. Il mattino ha letteralmente volato nel tratto veloce. Se dev’essere l’ultimo volta che lo vedrò voglio vedermelo bene. Vado all’inversione e Seb passerà per ultimo come da regolamento. Non vedo l’ora, passano gli altri ma praticamente non li vedo.

Il commissario lascia urlare il suo fischietto. Arriva Seb. La solita eleganza, pulizia, rigore e rapidità. L’inversione è strapiena di gente che lo acclama come non mai. Tira la DS3 WRC di traverso, esageratamente di traverso, non da Loeb insomma. La mano sinistra si alza, saluta, la macchina è più lenta del solito, come a concedere il più bello degli scatti per i fotografi. E poi via verso il fine prova.

Già, il fine prova. Tagliando per una strada laterale di accesso è a poco più di 1 km a piedi e c’è ancora un bel pezzetto di prova prima della fine. Corro. Corro come penso di non aver fatto mai ed arrivo col cuore in gola fino alla fine. Ed è lì. Sceso dalla macchina, le transenne sono barriera invisibile per un folto gruppo di persone che ha avuto la mia stessa idea. Arrivo a pochi centimetri da lui che si lascia avvolgere dal pubblico in una totale estasi di passione per il nostro sport.

Sono felice. Felice come non lo sono stato mai su una prova speciale. Perché ho visto Loeb come avrei sempre voluto vederlo. Sudato, stanco e sorridente dopo aver sbranato l’ennesimo rally.

E chi se ne frega del passato, del futuro, degli avversari e di quelle 8 prove del Montecarlo per far venire il dubbio che se ci fosse ancora lui sulla DS3 forse Volkswagen avrebbe vita meno facile.

Ecco, ora forse potrete capire cosa vuol dire essere il più forte di tutti. Almeno per me.

E per te? Chi è il pilota più forte di tutti? Raccontacelo nei commenti!

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1 Commento

  • Deviz
    Posted 18 Novembre 2019 16:44 0Likes

    “Sempre Loeb Sempre”. Sono riuscito a farmi una foto con lui al “Grand Prix de Montreux” nel 2014, un’incontro fatale e miracoloso, già che ero un suo fan è stata una cosa incredibile . Quel quadro che ho fatto con noi due, quando lo guardo, mi fa pensare che tutto è possibile e tutto può succedere quando meno te lo aspetti, Dio e il tempo decide quando. …

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