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Intervista a Giandomenico Basso: “Siamo migliorati”

giandomenico basso

Alla vigilia dell’edizione numero 100 della Targa Florio abbiamo il piacere di intervistare in esclusiva Giandomenico Basso che ci ha raccontato del suo inizio di stagione nel campionato italiano rally, dei suoi ricordi più belli legati al nostro sport e delle sue prospettive future fuori dal nostro paese. Spazio alle domande.

La stagione 2016 è iniziata, hai ottenuto un secondo posto al Ciocco e un quinto posto al Sanremo, cosa ti aspetti dalle prossime gare?

Possiamo dire che il campionato è iniziato bene, siamo migliorati rispetto all’anno scorso. Al momento siamo secondi in classifica generale, direi una posizione incoraggiante.

Con le nuove regole ogni giornata vale molto e i valori in gioco potrebbero essere rimescolati tantissimo. Tu come la vedi? È quel tocco di pepe che servivaal nostro campionato interno?

E’ ancora presto per fare dei commenti in merito all’assegnazione dei punteggi. Penso che tutti noi partecipanti al Campionato Italiano ci stiamo tuttora abituando.
Personalmente, avrei optato anche per un “bonus” che premiasse il piazzamento in classifica generale, oltre ai punti di gara 1 e di gara 2, ma questo è quanto deciso ed è giusto adeguarsi.

Parliamo un po’ di te, gara più bella e gara più brutta della tua carriera? Perché?

Di gare belle ho parecchi ricordi. Tutte le vittorie, ma anche le sfide sudate fino all’ultimo decimo di secondo, indipendentemente dal piazzamento, lasciano emozioni indelebili. Se dovessi proprio pensare ad alcune in particolare, il cuore va alle vittorie del Rally Vinho de Madeira: lì ho parecchi tifosi e la gara emana un sapore particolare.
Le più brutte sono tutte quelle dove non riesco a dare il massimo.

Anche quest’anno con BRC, che piani avete in mente per insidiare gli avversari?

Cercheremo di insidiare gli avversari continuando a lavorare in modo serio, costante e professionale, sfruttando al massimo il potenziale della vettura.
Inoltre la diversa assegnazione dei punteggi, il coefficiente 1,5 su due gare del campionato e la limitazione del numero dei pneumatici, renderanno fondamentali anche le strategie da parte del team.

Rally Internazionali, gran capitolo ma senza il tuo nome, vorresti tornare a fare l’ERC?

Non è una novità, le gare all’estero mi sono sempre piaciute. Quando ne ho avuto la possibilità, ho cercato di parteciparvi. La speranza di essere ancora tra i protagonisti in futuro almeno a qualche appuntamento all’estero c’è sicuramente.

Grazie Giando!

Foto by: PhotoEmotions

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