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La clamorosa volta in cui una kit car vinse nel WRC!

19.04.1999-21.04.1999, Lloret de Mar, Spagna, Rally di Catalogna.
Allo start ben 14 WRC, con grandi piloti del calibro di Makinen, Sainz, Auriol, Mcrae, Burns, Kankkunen, Thiry, Loix, H.Rovanpera e il nostro Piero Liatti, che lasciano presupporre una gara al cardiopalma tra Mitsubishi, Toyota, Subaru, Ford, Seat e Skoda.

Col numero 16 però al via un certo Philippe Bugalski, Francese, neo collaudatore e pilota ufficiale Citroen, al via con una Citroen XSARA Kit Car.

Le potenzialità di quelle bestie erano sulla bocca di tutti, 300CV, peso ridottissimo (270kg in meno delle WRC), e trazione anteriore, con un sound orgasmico.
Alla fine, ce l’ aveva fatta un altro pilota dell Exagone a far vedere di che pasta erano fatte quelle belve aspirate, con quello storico secondo posto racimolato al Rally Tour de Corse 1998. Ma forse nessuno si sarebbe aspettato di più.

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Nonostante le varie vittorie ottenute dalle KIT in campo internazionale (ovviamente su asfalto, data la netta inferiorità sulla terra a causa della trazione anteriore), non ci si sarebbe mai aspettati un risultato così di rilievo, come, ad esempio, una vittoria.

Per Citroen è oramai tempo dell’inizio dello sviluppo per la Xsara T4 WRC, col fine di andare all’ assalto del WRC negli anni successivi (ci ha poi pensato un certo Loeb a guadagnare ben 9 titoli consecutivi con le auto del Double Chevron), e, anche per prepararsi al meglio, sfruttano l’ occasione per correre anche nelle gare catramate del mondiale WRC con la loro K11. Citroen K11 che ovviamente era rappresentata dalla Xsara Kit Car, 2.0 aspirato, 280cv, 960KG, trazione anteriore, sound indiavolato e cambio sequenziale a 7 rapporti.

Quel Rally di Catalogna fu contraddistinto dall’iniziale dominio dell’altra Xsara Kit del pilota locale Jesus Puras, che rimase al comando fino alla PS9, dove un problema elettrico lo mise fuori dai giochi quando in testa c’era lui seguito a pochissimi secondi proprio da Bugalski, che passò in testa da quel momento della corsa.

Gara che non perse più, anzi, aumentò pian piano anche il suo vantaggio sul secondo in classifica, l’ “ambulanziere” Didier Auriol, in gara con una Toyota Corolla WRC, che a finerally concluse con un ritardo di 31 secondi dal connazionale.

Al terzo posto invece arrivò il Quadricampione del mondo Tommi Makinen, a bordo della sua Mitsubishi Lancer Evo VI, che concluse a +2’21.1 dalla vetta.
Si ritirò per incidente invece tra le K10 un giovanissimo Sèbastien Loeb, che, navigato  da Daniel Elena, era in gara con una Citroen Saxo K10.

In seguito a questa vittoria, e a quella del Rally di Corsica, sempre a pannaggio di Bugalski, le KIT Car vennero appesantite e livellate in modo da risultare di nuovo inferiori (anche sull’asfalto) alle World Rally Car.

Con questo post ne approfittiamo per ricordare il grande Philippe Bugalski, scomparso il 10 agosto 2012 a seguito di una caduta da un albero di casa sua.

 

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