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Quando un Tedesco con una Opel beffò lo squadrone Audi

Alla fine del 1980, dopo il trionfo nel campionato del mondo rally, il legame tra il fenomeno di Regensburg Walter Rohrl e la Fiat Abarth si interruppe, e il Tedesco rimase appiedato.
Dopo un anno sabbatico del campionissimo all’epoca 34enne, passato tra buoni risultati con una poco competitiva Porsche 924 GTS (4 vittorie in rally valevoli per il campionato Tedesco) e qualche apparizione sfortunata con la 911 RSR al Rally del Piancavallo ed al Mondiale di Sanremo, arrivò per lui nel 1982 il momento di vestire i colori Rossoblù di Rothmans e gareggiare con una delle Opel Ascona 400 Ufficiali della casa di Rüsselsheim am Main nel mondiale WRC.[the_ad id=”8964″]

Motore Cosworth 2.4, 240cv e trazione posteriore erano ottimi numeri per l’epoca, fino a quel momento, perché ad Ingolstadt si erano portati avanti nel tempo e avevano stupito il mondo con la loro Audi Quattro.
2.4, 5 cilindri in linea, e ben 350cv, distribuiti sulle 4 ruote motrici, numeri spaventosi, soprattutto raffrontati a quelli della Opel Ascona, che con la sua trazione posteriore oramai non poteva più pensare di competere contro lo squadrone Audi, che già in alcune apparizioni nel 1981 ha dimostrato di che pasta erano fatte le “QUATTRO”.

La stagione, come al solito, cominciava con un rally mitico, forse il più importante dell’ anno: il Rally di Montecarlo.
Sul rally Monegasco però Audi non può farci nulla, quello lì, proveniente da Regensburg, è troppo forte, e domina in lungo in largo sulle strade asfalto-innevate Franco-Monegasche, con la disfatta dei quattro anelli che perdono Mouton e Cinotto per incidenti lungo la gara, anche se riescono comunque a cogliere un secondo posto con Hannu Mikkola, staccato però di ben 3’59 da Rohrl!
Al terzo e quarto posto invece, le due Porsche 911 Esso di Therier e Frequelin, a 12 e 17 minuti di ritardo.

WRC 1982, atto secondo: Rally di Svezia.
L’ Audi mostra di cosa è capace il 4X4 e vince sulle nevi scandinave con Stig Blonqvist che rifila 2’36 ad Ari Vatanen e 4’14 a Walter Rorhl. Michelle Mouton chiude al quinto posto.

Il terzo appuntamento della serie invece si corre in Portogallo, con l’ incidente di Rorhl e la vittoria della Mouton. Per il campionato ancora tutto è aperto.
Al Safari le Audi non partecipano, e Rohrl coglie un buon secondo posto, invece nella gara successiva, al Tour De Corse è dominio dei Francesi, con il podio Ragnotti-Andruet-Beguin, mentre quarto chiude Rohrl e settima Michele Mouton.
A chiudere la prima metà del campionato, il rally di Acropoli, in Grecia, con la Mouton davvero dominante che fa ancora una volta vedere cosa avevano creato ad Ingolstadt grazie ai suoi ben 14 minuti di vantaggio sul secondo, e rivale nel campionato, Rohrl.

Nella classifica generale, dopo 6 gare di 12, il Tedesco è avanti 72 a 52, ma non è ancora detta l’ ultima parola…

Per problemi di affidabilità però al rally successivo le due Audi devono abbandonare la gara, e Rohrl, dopo una gara difficile, coglie comunque un terzo posto assoluto che è oro per il campionato.
Nel rally di Brasile 1982 arrivano solo in 5, rispetto ai 55 partenti, e la Mouton domina, chiudendo con ben 35 minuti su Rohrl e riavvicinandosi nella classifica generale, con oramai solo loro due in corsa.

In Finlandia vinse Mikkola, col ritiro sia di Rohrl che della Mouton, e nel Rally di Sanremo Rohrl arriva terzo e precede la Francese (navigata da una voce italiana, quella di Fabrizia Pons) che poi nel Rally Costa d’ Avorio abbandona tutte le speranze di mondiale con un incidente che consegna il titolo nelle mani di Walter Rohrl grazie alla vittoria di gara del tedesco.

L’ ultimo appuntamento della stagione, il RAC Rally, è solo una formalità e ai fini del campionato il buon podio della Mouton non cambia nulla ad un titolo già assegnato nella gara precedente.

La classifica finale piloti vede Rohrl a 109 punti con la Mouton a 97, con una costruttori che comunque è stata dominata da Audi, con 116 punti contro i 104 di Opel, che oltre che al titolo mondiale di Rohrl vide tra le sue fila anche  un giovane talentuoso Finlandese, un certo Henri Toivonen…

Quello del 1982 fu l’ ultimo titolo mondiale di Rohrl, per molti considerato uno dei più grandi rallysti di sempre, che nella sua carriera vanta due mondiali piloti, quello del 1982 (Opel Ascona 400) e quello del 1980, su Fiat 131 Abarth.

Nel 1983 il pilota di Rebensburg era primo in classifica con la sua Lancia 037 Martini Racing, ma a poche gare dal termine abbandonò il team…

Quello del 1982 rimane comunque un mondiale che ci ha spiegato che la macchina nei rally conta decisamente meno rispetto ad altri sport motoristici, e che gli imprevisti sono, nei rally, sempre dietro l’ angolo.

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Qui sotto potete vedere il resoconto di uno dei rally mondiali di quella stagione, il Rally di Portogallo:

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