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Pietro Ometto: “Il Monte è sempre affascinate. Che emozione la vittoria al Bassano”

Intervista esclusiva con il codriver Veneto tra 2019 e ricordi di un grande 2018

Continuano le nostre interviste in esclusiva agli equipaggi Italiani al via del Rally di Monte-Carlo. Oggi è il turno di Carlo Covi e Pietro Elia Ometto. Ed è proprio col giovane co-driver veneto, che abbiamo scambiato quattro chiacchiere sia sul Rally di Montecarlo, ma anche sulla passata stagione e sui programmi futuri.

Ciao Pietro, bentornato su Rallyssimo. La stagione 2019 inizia subito alla grande, si parte con la gara con fascino e glamour del Mondiale, il Rally Monte-Carlo. Come ci si prepara alla gara monegasca, rally già di per se molto ostico e selettivo?

Si iniziamo la stagione dal Monte-Carlo, una delle gare più affascinanti del Mondiale ed esserci è sempre una grande gioia. Bisogna prepararsi molto bene, durante la settimana della gara bisogna aver preparato e pianificato il tutto, dagli orari alla logistica. Bisogna organizzare tutto alla perfezione. In più non dimentichiamoci il ruolo dei ricognitori che è fondamentale ed anche questa è una scelta che va fatta in maniera accurata. È una delle poche gare dove si possono usare i ricognitori, legalmente come previsto dal regolamento.

Con quali obbiettivi partirete?

Gli obbiettivi sono quelli di arrivare in fondo e di divertici. Anche se la gara è stata leggermente accorciata resta comunque molto ostica, sopratutto se le condizioni meteo saranno mutevoli come gli ultimi anni dove abbiamo trovato asciutto, bagnato, neve e fango.

Per te sarà il terzo Monte con Carlo, ma ci piacerebbe sapere come è nato questo equipaggio?

Per noi sarà il terzo Monte. Con Carlo ci conoscevamo già da prima che iniziassi a correre grazie ad amici in comune e altro. Successivamente è arrivata la chiamata per correre assieme il Monte, come gara test abbiamo corso la Ronde del Palladio, da lì in poi assieme abbiamo corso due volte il Montecarlo e una volta il Sardegna. E adesso ci prepariamo per correrlo assieme per la terza volta…

Il 2018 è stato un’anno molto importante per te, con presenze di rilievo in gare WRC ed ERC. In più è anche arrivata la vittoria assoluta al Rally di Bassano dettando le note al Rox! Ci racconti la tua stagione?

Il 2018 è stato un’anno bellissimo, il più bello del mio percorso rallystico anche a livello di soddisfazione personale e raggiungimento di obbiettivi che mi ero posto. Ho corso molte gare all’estero, due gare del WRC (Monte e Australia), proprio per quest’ultima ringrazio Nicola Arena per aver fatto il mio nome per questa gara, senza dimenticare Gianluca Linari che si è fidato di me, fidandosi di Nicola. Poi ho corso l’ERC Junior con Mattia Vita, è stato un bel percorso di crescita per Mattia e anche per me, l’ERC Junior è un bel campionato dal mio punto di vista, completo con gare insidiose e diverse l’una dall’altra, in più l’ambiente era molto bello. Poi il Bassano, la mia gara di casa, corsa con Luca Rossetti. Questa è stata una cosa del tutto inaspettata, dovevo correre la gara con Eddie Sciessere, che purtroppo si è infortunato il giorno prima delle ricognizioni. Vincere, salire sul podio della gara di casa, a 100 metri da dove vivo, con Rox e la Citroen DS3 WRC della PH Sport è la realizzazione di un grande sogno, che forse non avrei mai potuto immaginare.

Oltre al Monte-Carlo, che progetti e programmi avrai in questa stagione?

Per il 2019 adesso pensiamo al Monte, poi vedremo che ci riserverà il futuro.

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