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WRC – Esclusiva con Marco Pollara: “Correre nel mondiale credo sia un sogno per tutti i piloti di rally”

A tu per tu con il pilota siciliano, vincitore del CIR Junior 2019 e tra i protagonisti dello J-WRC 2020

Mancano quindici giorni al Rally Sweden, secondo atto (si spera) del Mondiale WRC, e allo stesso tempo prima prova del WRC Junior. L’Italia, porterà ben quattro equipaggi quest’anno, un vero e proprio record, sintomo che finalmente qualcosa sta cambiando.

Uno dei nostri portacolori presenti sarà Marco Pollara. Il pilota siciliano, reduce dalla brillante vittoria la scorsa stagione nel CIR Junior, si sta allenando intensamente per il debutto sulle nevi (si spera) della Svezia. Siamo riusciti a raggiungerlo, grazie alla preziosa collaborazione di Peppe Di Gesù e lo abbiamo intervistato in esclusiva per voi.

Ciao Marco, benvenuto su Rallyssimo.it. Come nasce la tua passione per i rally?

Ciao Matteo, ciao ragazzi. Per prima cosa vi ringrazio per questa bella intervista. Fin da piccolo sono stato sempre appassionato delle 4 ruote e tutto ciò che aveva un motore e profumava di benzina. Ho iniziato la mia carriera nei kart e successivamente sono passato alle monoposto, fin quando il mio meccanico, Calogero Lombardo mi ha fatto provare la sua Peugeot 106 gr.A. Da quel momento nacque la passione per le auto da rally, ho iniziato a correre in dei rally in pista e appena compiuti 18 anni non ho esitato a “buttarmi” in strada e da lì sono arrivato fin qui…

Ti riporto al lontano 2012 – 2013 quando da giovanissimo correvi in pista al Racalmuto, ottenendo vittorie e ottimi piazzamenti, quanto è stato importante iniziare da questo per la tua carriera?

Intanto c’è da dire che i rally in pista, rispetto a quelli veri corsi per strada, sono molto differenti. Ho ottenuto sin da subito dei buoni risultati, e questo mi ha fatto capire che il passaggio dalle monoposto alle auto da rally non è stato sbagliato.

I sacrifici tuoi e di chi ti ha aiutato sono stati tanti. Dopo le prime stagioni in Sicilia, nel 2016 prima e nel 2017 poi arriva la prima svolta. Debutto nel CIR e l’anno seguente il titolo Junior. Dico bene?

Dici bene! Come detto in precedenza, appena presa la patente non ho perso tempo per gareggiare su strada. Dopo un paio di gare corse in Sicilia, abbiamo deciso di andare a confrontarci nella massima serie tricolore e devo dire che non è andata assolutamente male, siamo riusciti ad arrivare a giocarci il titolo junior all’ultima gara (rally 2 valli), che però non siamo riusciti a conquistare per solo 1 decimo di secondo. L’ anno successivo invece, grazie a Peugeot Sport Italia e Pirelli, abbiamo avuto un anno perfetto dove siamo riusciti a centrare ben due titoli, il campionato italiano junior e il 2 ruote motrici.

Nel 2018 c’è stato il passaggio dalla R2 alla R5, una stagione difficile, ma nonostante tutto sono anche arrivati tempi interessanti come al Roma Capitale, come valuti questa annata?

Il 2018 devo ammettere che è stata una stagione non bellissima. Il salto da un r2 ad una r5 è veramente notevole, sono due macchine differenti che vanno guidate con due stili di guida diversi. Tra qualche mio errore e qualche noia alla vettura non sono mai riuscito a centrare un buon piazzamento, anche se alla fine siamo riusciti a fare degli ottimi tempi. Alla fine dei conti credo che è stato un anno che mi ha fatto crescere, ma soprattutto ho fatto tantissima esperienza.

Il 2019 ti vede tornare su una R2 nello Junior. Formula totalmente cambiata per il campionato, che dopo un bellissimo duello con Testa ti vede vincitore, che annata è stata?

Il campionato junior dello scorso anno è stato completamente differente rispetto a quello degli anni passati e devo dire che in preparazione a J-WRC è stato molto utile. È stato organizzato molto bene, ed eravamo veramente tutti allo stesso livello. È stato un campionato veramente agguerrito dalla prima all’ultima gara, ho dato sempre il meglio di me stesso e ho usato molto la testa, spingevo nei momenti in cui era giusto farlo e in certi casi andavo anche piano (ad esempio in Sardegna) e tutto questo alla fine mi ha premiato.

Ci siamo, il 2020 ti vedrà al via del Mondiale J-WRC. Gara e chilometraggi per te nuovi…come stai vivendo questa attesa?

Correre nel mondiale credo sia un sogno per tutti i piloti di rally. Le gare, rispetto a quelle del campionato italiano sono completamente differenti, gare molto più lunghe con tipologie di prove velocissime. Non vedo l’ora di ritornare a correre e confrontarmi con piloti di altissimo livello, provenienti da diverse nazioni. Sto cercando di prepararmi nel migliore dei modi, al fine di fare una bella stagione, perché per me e come se si stesse avverando un sogno e inoltre non è un’occasione che capita tutti i giorni, quindi non voglio farla sfuggire

Il calendario 2020 prevede la Svezia, Sardegna, Finlandia, Germania e la new-entry Galles, che sostituisce l’esotica trasferta in Cile. Hai già visto qualcosa (ad eccezione del Sardegna che hai corso lo scorso anno) su queste gare?

A parte il rally di Sardegna, che ho corso l’anno scorso, non conosco le altre gare, anche se ad essere sincero guardo tanti on-board presenti su internet.

Ringraziamenti?

Innanzitutto tengo a ringraziare ACI Team Italia, Pirelli e Motorsport Italia per tutto quello che ci hanno offerto quest’anno. Hanno fatto veramente un ottimo lavoro!! Inoltre tengo a ringraziare tutte le persone che mi stanno vicine sin dall’inizio della mia carriera, la mia famiglia in particolare, mio papà Nino, Luca Costanino della CSTsport che ha creduto sempre in me, i miei due navigatori Rosario Siragusano e David Castiglioni, Giuseppe di Gesù il mio addetto stampa e tutti i miei sponsor. Infine tengo a ringraziare tutti i miei amici e la mia fidanzata. Grazie a tutti per essermi stato sempre vicini, il merito è anche vostro.  E’ un grazie lo dico anche a voi, amici di Rallyssimo per avermi dedicato questo spazio.. ciao a tutti, a presto.

Grazie a te per la bella chiacchierata e per il tempo che ci hai dedicato. A presto e in bocca al lupo per la stagione mondiale.

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