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Pila, meta di sciatori e rallisti nel cuore della Valle d’Aosta – Luoghi di Rally

Andiamo a rivivere uno dei tanti luoghi che hanno scritto la storia dei rally

Non scopriamo di certo noi il fascino dell’Italia e dei suoi panorami. Quello che vogliamo da questa nuova rubrica “Luoghi di Rally” è farvi scoprire (o riscoprire) luoghi all’apparenza non troppo famosi ma che per i rally hanno un significato importante. Posti, vicoli, curve e passaggi in cui si sono scritte pagine importanti e in cui ancora oggi (talvolta) si corre e dove ogni giorno si continua a respirare rallismo, storia e passione.

Questa sera è la volta di Pila, ridente località turistica della splendida Valle d’Aosta.

Pila: la storia

La località di Pila (originariamente scritto Pilaz, poi semplificato, essendo la ‘z’ muta), appartenente al comune di Gressan, sorge a 1790 m sul livello del mare in una conca che fino agli anni Sessanta del Novecento era unicamente sede di alpeggi.

Così la presenta Wikipedia:

Gressan, che comprende anche il territorio di Pila, è un comune italiano di 3.399 abitanti della Valle d’Aosta. Pila è situata a sud rispetto alla vallata centrale, ed è raggiungibile tramite una strada regionale che a 5 km da Aosta, presso il Pont-Suaz, si dirama verso la collina orientale di Gressan (Ampaillan) e il capoluogo e le frazioni alte (tra cui Péroulaz) di Charvensod. Alternativamente, può essere raggiunta tramite una strada comunale che parte dal capoluogo (Taxel) di Gressan. Dal 1957 è inoltre raggiungibile direttamente da Aosta (Strada Pont-Suaz, 4) tramite la telecabina Aosta-Pila. Il clima è alpino, come in tutta la Valle d’Aosta, con l’inverno particolarmente rigido caratterizzato da temperature che scendono anche sotto i -10 gradi. Le estati invece risultano prevalentemente fresche e refrigerate. Trovandosi in una conca Pila, non solo è allocata in una posizione privilegiata per quanto riguarda la vista (tutta la valle dal Monte Bianco al Cervino), ma anche perché risulta piuttosto riparata dalle forti correnti ventose sia nei mesi invernali che in quelli estivi. La neve supera a volte il metro arrivando a spessori anche di 1,5m. Nel 2018 la neve ha superato i 2 metri di spessore. Pila è una famosa località sciistica, facilmente raggiungibile durante la stagione invernale e quella estiva da una telecabina che la collega direttamente con Aosta. È possibile praticare lo “sci totale” (o, in francese, “ski total”), grazie alla sua concezione moderna, in cui le strutture ricettive e i servizi sono raggiungibili con gli sci ai piedi. In totale offre circa 70 km di piste che si estendono fino a 2800 m. Durante la stagione estiva, Pila trasforma le sue piste in un bike park, che ha accolto la Coppa del Mondo di mountain bike nel 2005 e il Campionato Italiano nel 2008. La vecchia ferrovia mineraria che collega la località Eaux-Froides a Cogne doveva essere riadattata a fini turistici, ma l’opera non è mai stata ultimata.

Pila nei rally

Una prova speciale a dir poco spettacolare quella di Pila, che ha sempre richiamato l’attenzione di migliaia di appassionati.

La stage iniziava in salita, con lo start ubicato solitamente dopo il centro abitato di Charvensod sulla SR18 Aosta-Pila. La serie di tornanti era utile ai piloti per mandare subito in temperatura le gomme , oltre ovviamente essere motivo di divertimento per il pubblico presente. Si proseguiva con un tratto intermedio molto veloce, caratterizzato da rapidi cambi di direzione, in cui la traiettoria era fondamentale per non perdere tempo prezioso. Gli ultimi chilometri erano probabilmente quelli più gettonati per via dello spettacolo che offriva. Una discesa mozzafiato esaltava le doti di guida dei piloti, con tornanti e inversioni strette che mettevano in risalto le staccate e pregevoli “spazzolate”. Interessanti le linee che disegnavano le auto, utilizzando veramente tutta la strada a mano a mano che essa si allargava fino allo stop della prova speciale allocato nei dintorni di Peroulaz. Gli accessi per visionarla erano sostanzialmente due: uno ad inizio p.s. con la preziosa possibilità di parcheggio nei pressi della sede stradale e una sul fine prova salendo da Gressan, con accesso alle inversioni.

Nelle quarantadue edizioni disputate tra il 1971 e il 2012 il suggestivo paesino di Pila è sempre stato parte integrante del Valle D’Aosta, affascinante rally dai paesaggi mozzafiato e che vanta gelosamente un glorioso passato trascorso nel Campionato Italiano Rally e nel Campionato Europeo, senza dimenticare il Trofeo Rally asfalto delle ultime stagioni. E come testimonia l’Albo d’Oro, sono molteplici i piloti di spessore che hanno transitato qui: Sandro Munari, Attilio Bettega, Miki Biasion, Fabrizio Tabaton, Gianfranco Cunico, Michele Cinotto, Dario Cerrato, Renato Travaglia, Piero Longhi, Piergiorgio Deila e Luca Pedersoli.

La prova speciale di Pila raccontata da chi l’ha affrontata

Abbiamo chiesto al grande Renato Travaglia cosa volesse dire percorrere questa insidiosa strada di montagna. Lui che, a bordo della bestiale Peugeot 306 Maxi, regalò attimi di spettacolo e palpitazioni ai presenti nel sentire il ruggito del mostro curato da Racing Lions.

Vi voglio raccontare un aneddoto a proposito di quel on board super cliccato su Youtube, in cui io e Flavio percorriamo proprio la p.s. di Pila. Prima di essa il programma prevedeva il passaggio a Pont St. Marcel con partenza da Fenis, la mia preferita. Prima dello Start scendiamo a fare le pressioni, optando per le due atmosfere ma purtroppo per noi il manometro decise di non funzionare e portammo le gomme ad una atmosfera soltanto, con conseguente foratura appena aggredito il primo taglio. Era a malapena la seconda prova del rally e quindi decidemmo di provare la rimonta senza abbatterci più del dovuto. Partimmo dal parco assistenza con 4 pioggia più due slick nel bagagliaio per via del meteo incerto e, dopo aver constatato la foratura, la nostra strategia fu percorrere Pila montando proprio le pioggia posteriormente. Affrontammo la prova dando il 120% e ne uscì un tempo spaventoso. Ricordo che nella parte centrale della stage vi erano dei lavori in corso e con la pioggia caduta si ammucchiò del fango, ma nonostante ciò la 306 Maxi si adattò più del previsto a quelle condizioni così difficili. Davanti la macchina aveva una tenuta ottimale mentre dietro scivolava parecchio, ma sapevamo di doverci prendere qualche rischio e attaccare come dei forsennati. Dovevamo fare la differenza e così è stato!

Diamo ora la parola a Flavio Zanella e al motore del Leone Rampante francese: allacciatevi il casco e stringetevi forte le cinture… ma se siete deboli di cuore meglio non guardiate!

Pila oggi

Il Rally della Valle d’Aosta esalò il suo ultimo respiro nella stagione 2012, per poi sparire definitivamente dai calendari a causa della mancanza di budget utile a sostenere la kermesse più attesa dai valdostani. Un apice raggiunto probabilmente tra il calare degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila e che lascia un vuoto enorme nel cuore degli appassionati che hanno avuto la fortuna di viverlo nei suoi periodi migliori.

Ma nonostante questa dolorosa perdita, Pila oggi si conferma un fiore all’occhiello in termini di turismo e gastronomia. In inverno infatti le sue piste da sci sono meta apprezzata di sciatori, mentre in estate da alpinisti che esplorano i suoi folti boschi. Ma anche gli amanti della buona cucina hanno il loro ben da fare, gustandosi le prelibate specialità derivanti dai prodotti caserecci e dagli insaccati, senza dimenticare la iconica polenta concia e gli appetitosi dolci a base di miele e castagne.

E ora vi proponiamo una visione della vallata aostana da Pila, sperando di farvi tornare alla mente aneddoti e sensazioni che avete provato in quei frangenti.

Se hai qualche immagine, video o aneddoto legato a Pila segnalacelo nei commenti o sui social e saremo felici di integrare questo articolo!

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