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Le fanaliere dell’Est: i cinesi si affacceranno al WRC?

Secondo il promoter costruttori asiatici potrebbero entrare nel WRC, facendo salire a 5 le Case coinvolte

Gli attuali 3 Costruttori (o 2 se si considera M-Sport come team privato o semi-ufficiale) non sono sufficienti nè per la FIA nè per il promoter del Mondiale Rally.

E se nuovi ingressi dall’Occidente non se ne vedono all’orizzonte, Peter Thul nuovo managing director di WRC Promoter GmbH spera che dall’Estremo Oriente arrivino nuove Case:

Un produttore cinese è già attivo nel settore delle corse su pista. Perché non portarlo o portarne un altro nel rally – soprattutto perché il round della Cina è ancora un grande punto di discussione per noi

Peter Thul, managing director di WRC Promoter GmbH. Copyright: Twitter.com

ha dichiarato l’ex navigatore di Dieter Depping ed ex manager in Volkswagen Motorsport a Sport Auto.

Anche Andrea Adamo, team principal di Hyundai, ha voluto dire la sua a DirtFish:

Una domanda precisa: quanti costruttori ci saranno nel campionato del mondo di rally fra tre anni? Resteremo a tre o forse ci saranno meno costruttori? In questo caso, non sarà stata la decisione giusta. O ci saranno cinque, sei produttori? Cinque, credo che questo sia l’obiettivo. Più di cinque non è realistico.

Andrea Adamo celebra il secondo alloro Costruttori a Monza. Copyright: Jaanus Ree/Red Bull Content Pool

Dopo il tentativo della malese Proton nell’IRC con la Satria Neo S2000 e di Suzuki nel WRC con la SX4, sono parecchi anni che altri concorrenti asiatici non affiancano Toyota e Hyundai.

Copyright: Jaanus Ree/Red Bull Content Pool

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