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WRC – Ogier torna a parlare e critica fortemente la possibile adozione del 100% elettrico nei rally

Il campione ne ha per tutti, dall'Audi alla FIA, ma le sue parole sono ampiamente condivisibili

A parlare è Sébastien Ogier e quando lo fa non è mai banale, lui che negli ultimi 9 anni è stato senz’altro il maggiore interprete del rallysmo mondiale, lui che possiamo sicuramente considerare la suprema autorità su questo sport nell’ultimo decennio.

Si era già espresso riguardo l’elettrificazione del campionato e noi lo avevamo riportato in questo articolo, Ma adesso, dopo che l’ibrido è stato davvero messo alla prova con il Rally di Monte-Carlo, Ogier rincara la dose con una dichiarazione, che non farà certo piacere alla FIA riguardo i mini trasferimenti che le Rally1 devono compiere in modalità full electric (al Monte 3,6km e in Svezia saranno ancora meno!):

Giusto per entrare all’assistenza in maniera silenziosa ed essere alla moda!

Questa è la tendenza del momento, auto verdi! Siamo seri: se vogliamo rendere ibride le nostre WRC, dobbiamo usarle in elettrico per più tempo che su questi mini-trasferimenti e tramite la spinta aggiuntiva nelle speciali.

Difficile dar torto ad Ogier: se la FIA vuole percorrere la via del “green” e vuole farlo seguendo la strada dell’ibrido, allora le macchine devono mostrare la loro capacità di percorrere ben più che due o tre km in modalità elettrica, altrimenti l’effetto che si ottiene è opposto all’obiettivo, ed eventuali nuovi costruttori mai e poi mai si avvicineranno al WRC.

 

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