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4 MIN

Hirvonen ed Evans: Sembravano entrambi favoriti per il titolo, ma poi la storia è stata diversa!

Situazioni simili ma Evans, a differenza del finlandese, avrà una seconda possbilità: starà a lui giocarsela al meglio

Realisticamente, qualcuno ha mai avuto una possibilità contro il colosso Sébastien LoebCitroën?

Anche quando il marchio contribuì a promuovere la nuova stella dei rally, Sébastien Ogier, al più giovane dei due Séb non furono concesse le stesse possibilità di combattere.

Marcus Grönholm è arrivato a un soffio dalla corona del 2007 prima di terminare la sua carriera nel Campionato del Mondo Rally e Mikko Hirvonen era a un passo dal realizzare l’impensabile.

Ma Loeb è rimasto imbattuto per nove stagioni consecutive. L’unica cosa che ha permesso un cambio ai vertici del WRC è stata la decisione dell’alsaziano di abbandonare i rally a tempo pieno.

L’ovvio successore? Beh, doveva essere Hirvonen, no?

Con il passaggio di Ogier alla Volswagen Citroën, nel 2011, aveva ingaggiato Hirvonen per sostituire il francese quindi Mikko era nel posto giusto: guidare per la marca di auto che aveva vinto tutti i titoli piloti dal 2004.

Ed era arrivato secondo per quattro volte dietro a Loeb quindi, con il suo grande rivale fuori dai piedi, il titolo era alla sua portata.

Giusto? Assolutamente no!

Ogier e Volkswagen hanno dominato. Nove vittorie su 13 gare hanno fruttato a Ogier una comoda vittoria del Mondiale Piloti mentre Hirvonen non è riuscito a conquistare una sola vittoria, arrivando quarto nel Campionato del Mondo Rally 2013.

Quando Ogier ha imitato il suo omonimo Loeb ed ha ridotto il suo impegno nei rally per il 2022, come Hirvonen nove anni prima, si pensava ci fosse un ovvio successore al trono.

Elfyn Evans era stato secondo dietro a Ogier in una delle due stagioni precedenti e guidava la Toyota che aveva vinto gli ultimi tre titoli piloti. Con Ogier che si fa da parte Evans era stato dipinto come l’ovvio favorito per il titolo.

Invece il compagno di squadra Kalle Rovanperä si è preso il bottino pieno.

Evans? Non è riuscito a conquistare una sola vittoria durante l’anno, arrivando quarto in Campionato. È stata un’affascinante ripetizione della storia, ma c’è una differenza cruciale.

Perché Evans ora ha una possibilità che Hirvonen non ha mai avuto!

Con Ogier che si fa da parte e ora Rovanperä (anche se per solo un anno) che fa lo stesso, Evans ha una seconda opportunità per fare il colpo e conquistare un titolo che, sulla carta, sembra essere suo.

Riuscirà a farlo?

Sicuramente c’è una situazione molto più favorevole rispetto al 2022, o addirittura a quella di Hirvonen nel 2013.

Evans ora conosce la macchina, avendo trascorso due anni sulla Toyota GR Yaris Rally1 e adattando il suo stile di guida alla vettura.

Non ci saranno ostacoli o novità con cui confrontarsi, come l’introduzione di nuovi regolamenti o, nel caso di Hirvonen, l’arrivo di un nuovo produttore ed Evans è nel pieno della sua carriera in questo momento.

Tre vittorie quest’anno e 216 punti in campionato contro due vittorie e 207 punti conquistati due anni fa.

Poi c’è il fattore stabilità.

Sì, Thierry Neuville ha trascorso alla Hyundai gli ultimi dieci anni, ma è una squadra che sta ancora cercando di completare il puzzle.

L’arrivo di Ott Tänak rappresenta una sfida sia per lo stesso Tänak nel riadattamento alla i20, sia per il team nella gestione dei suoi due piloti di punta.

Non ci sono tali problemi in Toyota. L’equilibrio è sempre stato mantenuto senza che nessun pilota ricevesse alcun trattamento preferenziale o ordini di scuderia per aumentare la propria candidatura alla vittoria del Campionato del Mondo.

Il rovescio della medaglia è che mai prima d’ora c’è stata così tanta pressione sul gallese per conquistare il risultato.

Toyota non ha nessun altro pilota su cui realisticamente fare affidamento per la corsa al titolo piloti, quindi tutte le speranze saranno riposte su di lui.

Evans dovrebbe avere la forza mentale per affrontare questa situazione.

Sicuramente, non c’è nessuno che lo desideri più di lui, o che abbia aspettato con più pazienza il suo turno affinché una simile opportunità apparisse.

Evans è già in prima fila; il suo compito l’anno prossimo sarà solo quello di non lasciare che Neuville o Tänak lo buttino fuori dalla lotta a suon di vittorie, come ha fatto Rovanperä due anni fa.

Certamente Evans avrà una grandissima opportunità per conquistare il Mondiale Piloti: da un lato la forza dello “squadrone” Toyota, con una vettura performante e affidabile che conosce molto bene.

Dovrà di certo tenere a freno la pressione che ricadrà su di lui, ma con Ogier e Rovanperä “a mezzo servizio”, Takamoto Katsuta che non dovrebbe impensierirlo, M-Sport che non avrà piloti di punta, i pensieri potrebbero arrivare da Tanak, dal momento che Thierry Neuville, pur velocissimo in diverse occasioni, non è mai riuscito, in 10 anni di Hyundai, nonostante una vettura altrettanto veloce e performante, a prendersi il Mondiale… la possibilità di centrare il bersaglio è davvero grande!

Ormai la nuova stagione è alle porte ed a partire dal Rally di Monte-Carlo, in programma a fine gennaio, potremo capire e valutare meglio le possibilità del pilota gallese di fare centro.

Viene da dire: starà tutto in lui, il trionfo o la disfatta.

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