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CIR se ci sei batti un colpo….

Cir ci sei

Mancano 3 mesi all’inizio del Campionato Italiano Rally 2016 ed il silenzio attorno all’intero circus è clamoroso, ai limiti dell’imbarazzante.

Dopo aver creato diverso scompiglio tra tifosi, piloti e addetti ai lavori con l’annuncio dei nuovi regolamenti (di cui abbiamo ampiamente parlato in questo articolo  ) sono veramente poche le notizie che trapelano sul principale campionato rally della nostra nazione.

Un 2016 con poche idee e ben confuse

Di certo del CIR 2016 abbiamo il calendario e poco altro.  Gli equipaggi sicuri al via si contano sulle dita di una mano (Scandola e Andreucci soli soletti a battagliare con vetture nettamente superiori agli altri?), idem i team che si giocheranno il campionato costruttori, mentre per quanto riguarda l’organizzazione e le indiscrezioni sui singoli eventi il tutto è lasciato in mano a sporadiche interviste agli organizzatori. POCO, TROPPO POCO per quello che dovrebbe essere uno dei campionati nazionali più importanti del nostro continente.

I perché di tutto questo silenzio?

Difficile dirlo. L’interesse per questo sport c’è ed è evidente ma questa percezione pare non arrivare ai massimi vertici che si occupano di organizzare. L’impressione è che manchi un vero e proprio piano per arrivare alla gente, un sistema che spinga team e organizzatori a tirare fuori sempre più notizie per sfamare la sete di informazioni che i tanti appassionati cercano ogni giorno.

In decine e decine di interviste sentiamo lamentele che non c’è attenzione dei media principali verso il rally e che in Italia si hanno occhi solo per il calcio. E gli stessi media che lamentano la mancanza di sponsor pronti ad investire sui rally. Un circolo vizioso che si palleggia le responsabilità.

Nessuno che faccia autocritica e ammetta che spesso certe informazioni non escono perché chi le ha le tiene per se, geloso di un qualcosa che non ha alcun valore senza i tifosi che sperano di raccoglierle. Eppure gli esempi di ritorno mediatico non mancano. Il Monza Show (e la relativa coda di polemiche) ha fatto parlare per oltre un mese di “rally” un po’ su tutti i media e lo stesso rally di Roma Capitale aveva dato risposte molto interessanti ritagliandosi spazi impensabili (Canale 5 in Tv).

Come risolvere la situazione?

Come Rallyssimo possiamo solo cercare di continuare a diffondere informazioni e l’amore per uno sport stupendo ed appassionante, sperando che qualcosa si sblocchi ai livelli più alti e che la crisi economica allenti la sua morsa. Tenere duro e aspettare, continuando a far sognare i tifosi e camminando per chilometri lungo le strade in attesa di quel meraviglioso schioppettio tra i boschi fino all’arrivo della vettura numero 1.

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