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Tempo

3 MIN

Dakar, dal bivacco le parole del team Peugeot.

Tappa parecchio movimentata e ricca di colpi di scena la n.10 della Dakar 2017. Sorprese in realtà avvenute più a fine gara che durante. Come detto la classifica, per via decisionale della direzione di gara, è cambiata pesantemente dopo la decisione sull’incidente e relativo soccorso di Peterhansel.

Ma andiamo a sentire le dichiarazioni dei protagonisti della squadra Peugeot:

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Cominciamo dal direttore e manager della squadra, Bruno Famin:

Quella di ieri è stata la tappa complicata che temevamo. E anche se questa nuova tripletta gioca a nostro favore, è stata proprio la classica giornata in cui potevamo perdere tutto. La tappa è stata particolarmente lunga e difficile. Le vetture hanno dovuto attraversare terreni abbastanza difficili. Era pericolosa, come abbiamo potuto vedere nell’incidente fra Stéphane Peterhansel e il motociclista Simon Marcic. Penso che chi ha tracciato la pista abbia azzardato troppo nel posizionare i posti di controllo in punti improbabili. Questo ha creato situazioni pericolose. Stéphane e Jean-Paul hanno fatto le spese di questa situazione. Fortunatamente il motociclista non è in pericolo di vita. Penso che si debba riflettere affinché questo tipo di situazioni si ripeta il meno possibile. A livello di classifica generale, la lotta è apertissima. Stéphane ha portato il suo vantaggio su Sébastien a 6 minuti. Entrambi ieri sono stati velocissimi, Stéphane nella prima parte e Sébastien nella seconda. L’inizio della tappa di oggi, 13 dicembre, si preannuncia di nuovo complicato. A poche centinaia di chilometri dal traguardo, penso che lasceremo i nostri piloti a battersi fra loro. Si divertono anche se la festa è stata in parte guastata dall’incidente.

Passiamo ai piloti e lo facciamo in ordine di classifica. Ecco dunque Stéphane PETERHANSEL leader della manifestazione:

Giornata complicatissima quella di ieri, innanzitutto perché era molto difficile a livello di navigazione. Tutti continuavano a perdersi nel labirinto del letto del fiume asciutto. In questa situazione ci siamo persi anche noi e lo stesso è accaduto ad un motociclista che veniva in senso contrario. E’ apparso all’improvviso da dietro un cespuglio e me lo sono trovato davanti. Ho frenato subito più che potevo, e ha frenato anche lui, ma nel frenare è caduto e lo abbiamo colpito. E’ finito sotto la nostra vettura. Allora siamo scesi dall’abitacolo. Era cosciente, ma aveva una frattura esposta della tibia e del perone. Siamo rimasti accanto a lui finché non è arrivato l’elicottero del soccorso medico. Dopo, è stato molto difficile ritrovare il ritmo e concentrarsi. Fortunatamente ci siamo persi meno degli altri e alla fine abbiamo guidato bene. Abbiamo recuperato il tempo passato accanto al motociclista e così abbiamo vinto la speciale. Abbiamo ripreso il comando della gara, il che è molto positivo a due giorni dal traguardo finale.

Segue un amareggiato Sébastien LOEB secondo di tappa e nella generale:

Ci siamo persi tre o quattro volte. Siamo finiti in una valle e abbiamo capito che era la pista sbagliata. Abbiamo perso tempo in varie occasioni. E’ stato un percorso pieno di trappole e per nulla divertente. Alcuni posti di controllo ci hanno obbligato a passare in punti non adatti a questo tipo di vettura. Era quasi impossibile riuscirci. Poi abbiamo corso benissimo nella seconda parte della speciale. Siamo sempre lì. Nulla è impossibile, ma senza problemi per Stéphane, l’impresa si annuncia molto complicata, tanto più che la tappa di oggi comincia con un fuori pista.

Chiudiamo con Cyril DESPRES ultimo della carovana Peugeot:

Il nostro ritmo di corsa si è spezzato con l’annullamento della speciale di ieri. Comunque, siamo riusciti ad attaccare a fondo nei primi chilometri. Sapevamo che sarebbe stata una speciale complessa per trovare i giusti punti di riferimento e il punto di uscita dai letti dei fiumi. David ha fatto un ottimo lavoro nella prima parte della speciale. Nella seconda parte ho avuto un colpo di calore e non ho attaccato a fondo come i miei compagni di squadra. Ieri abbiamo perso un po’ di tempo.

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