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L’ultimo podio italiano nel mondiale, Rally di Svezia: opera di…?

Come da tradizione, il prologo del mondiale rally è costituito dalla classica “doppietta” Montecarlo-Svezia. Così è stato per la maggior parte delle edizioni del campionato del mondo disputate in passato, e anche quest’anno non sarà da meno. Due gare caratterizzate da condizioni al limite, ghiaccio, neve e un predominio annunciato dei piloti locali alla vigilia di ognuno di questi rally, in modo particolare per la corsa nordica.

Sulle terre svedesi, infatti, sono stati solo due i piloti “stranieri” ad aggiudicarsi uno dei rally più longevi del mondo e, manco a dirlo, sono gli ultimi due campioni del mondo. Sebastien Loeb fu il primo ad abbattere questo record nel 2004 mentre Ogier replicò l’impresa del connazionale in ben tre occasioni. Ma oltre all’obiettivo grosso, nella corsa scandinava ci sono stati tanti altri protagonisti che si sono distinti per ottime gare. Tra questi non possiamo dimenticare un nostro porta colore, Gigi Galli.

Correva l’anno 2008, il Rally di Svezia si disputò come seconda gara di quel campionato. Dopo un ottimo debutto a Montecarlo, Galli giunse sulle nevi nei dintorni di Karlstad consapevole di avere nelle corde delle buone performance. D’altronde, vivendo a Livigno, era difficile immaginare uno scarso feeling tra la neve e il pilota del team Stobart anche se quell’edizione fu caratterizzata da problemi climatici, con diversi tratti pieni di terra e sassi.

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Il ritiro dopo sole quattro speciali di Loeb, ha poi contribuito a convertire le speranze di una buona gara in qualcosa di concreto. Con un’ottima prestazione, sempre nelle posizioni di testa alla seconda gara con la Focus Wrc, Galli completò la fantastica tripletta Ford con gli altri due alfieri di M-Sport, Latvala e Hirvonen. Il tutto grazie anche all’impeccabile supporto di un colosso del motorsport italiano e non, le gomme Pirelli; su un fondo reso ancor più difficile dal manto nevoso misto a ghiaia a terra, le chiodate milanesi si comportarono egregiamente, contribuendo ad un risultato di massimo rilievo. Per la nostra bandiera quello fu l’ultimo podio in una gara valida per il campionato del mondo, stesso discorso valido anche per il nostro Gigi il quale bissò il risultato del rally di Argentina di due anni prima.

Per il driver lombardo, però, quell’annata 2008 iniziò bene ma non finì in maniera altrettanto buona. Durante il decimo appuntamento della stagione, il Rally di Germania, un incidente durante la quinta speciale causò un grave infortunio al pilota Ford; rottura del femore e stagione terminata in anticipo. Ma non solo, quella corsa segnò anche la fine della carriera di Gigi nella massima competizione rallystica rendendo ancora più amaro quel brutto botto all’Adac Rallye Deutschlande. Da lì in poi, Galli si esibì solo in saltuarie manifestazioni propense allo spettacolo come il Rally Legend e il Monza Rally Show.

Ma il nome di Gigi Galli sarà sempre sinonimo di un pilota funambolico e spettacolare, oltre ad essere l’ultimo dei nostri portacolori ad avere corso per un team ufficiale nella serie iridata. Quell’edizione del Rally di Svezia, però, non resterà nella storia solo per il fantastico risultato del pilota di Livigno ma anche e soprattutto per un record attualmente ancora imbattuto firmato da Jari-Matti Latvala; con quella vittoria in Scandinavia, il finnico di M-Sport diventò il pilota più giovane a vincere un rally del mondiale a poco più di ventidue anni battendo il suo connazionale Henri Toivonen.

Come quell’edizione 2008, siamo sicuri che anche quella di quest’anno entrerà a suo modo nella storia. Ci resta poco più di una settimana per scoprirlo.

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