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Intervista esclusiva a Valtiberina Motorsport: “I rally su terra andrebbero protetti dall’Unesco”

La gara aretina, passata da ronde a rally. Sentiamo gli organizzatori

Oggi abbiamo incontrato i ragazzi della Valtiberina Motorsport, organizzatori del Rally di Valtiberina – Città di Arezzo. La gara aretina, dopo undici edizioni in formato ronde, passa al formato rally e lo fa in grandissimo stile, coinvolgendo i territori di Arezzo e Anghiari, in data 2-3-4 marzo.

L’Albo d’oro del Valtiberina è di ricchissimo di fascino. Son tanti i grandi nomi che nel corso di queste undici edizioni han solcato gli splendidi sterrati aretini: con tre successi troviamo il driver di San Marino Denis Colombini (2009 su Peugeot 307 WRC, 2010 con la Citroen Xsara e nel 2013 con la Skoda Fabia S2000), due successi a testa per Tonino Marchetti (2007 2 2011 su Ford Focus WRC) e Luciano Cobbe (2015 e 2017 si Ford Focus WRC), con una vittoria troviamo Paolo Andreucci (2008 su Mitsubishi Lancer EVO IX), Hayden Paddon (2012 su Mitsubishi Lancer EVO X), Luca Hoelbling (2014 su Ford Fiesta RS WRC) e Federico Della Casa (2016 su Citroen C4 WRC).

Ciao ragazzi, innanzitutto grazie per il prezioso tempo che ci state dedicando. Raccontante ai nostri lettori chi è la Valtiberina Motorsport?

Valtiberina Motorsport è in primis un gruppo di AMICI. Ed è il segreto vincente di questo gruppo. Si tratta di una realtà associativa nata più di trent’anni fa a Pieve Santo Stefano, ed al suo interno sono presenti tanti giovani ed appassionati, la maggior parte dei quali con un’esperienza pluriennale nella gestione ed organizzazione di eventi, sia tramite i Club interno degli ufficiali di gara “Dino Ferrari”, che come presenza attiva nella collaborazione ad importanti manifestazioni nazionali ed internazionale del Motorsport.

Quest’anno proponete tante gustose novità. La prima il passaggio da ronde ad rally…e in più aprite anche alle vetture storiche. Una rivoluzione totale quindi?

Sì è vero, abbiamo cercato quella ciliegina sulla torta che mancava ad un prodotto di base già ottimamente collaudato. Non è una scelta semplice di questi tempo proporre un chilometraggio di questo tipo diviso in due giorni di gara, su fondo sterrato. Ma abbiamo pensato che era arrivato il momento di proporre questa formula. Siamo molto fiduciosi, e l’interesse che si è creato attorno all’evento conferma che sia la scelta giusta.  Le storiche sono la normale conseguenza. Queste strade trasudano storia di rallies mondiali e le regine di quei tempi devono trovare il loro spazio in questa gara.

Cerbaiolo…Alpe di Poti e Battaglia di Anghiari…un tris di prove speciali storiche e veramente fantastiche. Caratteristiche e insidie di queste speciali?

Abbiamo la fortuna di avere a disposizione tratti sterrati veramente splendidi, tecnici e altamente spettacolari. L’Alpe di Poti è l’università degli sterrati in Italia, anche se spesso negli ultimi anni passati in molti se ne sono dimenticati, più per paura di affrontarla che non per conoscenza. Una prova di quelle in cui il pilota fa veramente la differenza. Completa di tutto ciò che si può trovare in una prova sterrata, divertente da guidare, ma allo stesso tempo molto impegnativa. Quest’anno sarà più corta di circa 3 km nel tratto del bosco.  La Cerbaiolo anch’essa è stata utilizzata per più anni dal Mondiale, è una prova bella, molto bella, molto tecnica ma che da anche molto piacere a chi la guida. E’ sarà molto interessante vedere come gli equipaggi la affronteranno in notturna, nel suo secondo passaggio il sabato sera. Anghiari è un paese che alla storia dei rallies ha dato tanto. La prova intitolata alla celebre Battaglia di Leonardo Da Vinci è una prova inedita ma è altamente spettacolare per chi guida e chi la osserva, ma è tutt’altro che banale. Insomma ci sarà da divertirsi….

Arezzo sarà l’epicentro della gara, come si sta preparando e come sta rispondendo la città all’imminente evento??

Arezzo è il palcoscenico che si merita un evento di questo tipo. Abbiamo il piacere di poter essere ospitati qui e abbiamo il pregio di avere il pieno appoggio dell’Amministrazione e di tutta la Struttura Comunale, Polizia Municipale compresa che qui svolge un ruolo fondamentale di coordinamento di questo evento. Il Rally ha importantissima ricaduta economica nel territorio e la cittadinanza e gli appassionati di rally non mancano di farci sentire ormai da molto tempo il loro supporto. Il fermento qui e negli altri luoghi che toccherà al gara è importante e si contano ormai i giorni che ci avvicinano alla gara!

Il Raceday continua anno dopo anno il suo successo, che rapporto avete con gli organizzatori?

Il rapporto con gli altri organizzatori è ottimo (ci capita spesso di sentirci tra di noi per confrontarsi e consigliarsi) e quello con Alberto Pirelli ed il suo staff veramente speciale. Ormai quella di Raceday è una famiglia allargata e anche in questo caso il segreto del successo sta proprio nella genuinità dei rapporti interpersonali che si creano nei nostri eventi, una sinergia tra concorrenti, organizzatori e coordinatori del campionato che produce i risultati che tocchiamo ogni anno. Raceday è un insieme di gare professionalmente ed attentamente organizzate con occhi sempre rivolti alle esigenze dei propri concorrenti.

In italia i rally su terra sono pochi, quali sono le difficoltà organizzative che si incontrano per una gara su terra?

I pochi rally su terra rimasti andrebbero protetti dall’Unesco ….scherzi a parte, questa affermazione vi fa capire quale dovrebbe essere il livello di attenzione per tutelare queste gare. I costi sono altissimi e gli sforzi che vengono richiesti agli organizzatori spesso non vengono adeguatamente considerati. Il ripristino di una strada sterrata alle condizioni originarie pre evento è un costo al chilometro ingente che un’omologa gara su asfalto non ha. Noi nel nostro caso abbiamo la fortuna di avere partners che credono nel nostro lavoro, ed amministrazioni che sanno ormai come Valtiberina Motorsport riconsegna loro le strade alla fine degli eventi, ma non tutti possono permettersi quello che riusciamo a fare noi anche grazie ai nostri ragazzi. Credo che il settore rally in Italia debba investire maggiormente per incentivare tutto il movimento a considerare le gare su terra un patrimonio da preservare incentivando come primaria la partecipazione a queste gare da parte di tutti i licenziati, giovani in primis.

Se vi dico Hayden Paddon….che vi ricorda?

Hayden e Fabrizia quell’anno ci hanno fatto veramente una bella sorpresa! Hanno stravinto (con solo 2 passaggi di ricognizione…..) e ci hanno riempito di complimenti. Ricordo alcuni mesi fa un’intervista in un importante giornale di settore, in cui Paddon ancora si ricordava di quanto fosse stato bello e divertente correre in Italia il Valtiberina. Soddisfazioni, grandi, che ti danno iniezioni di fiducia fondamentali per continuare nell’organizzazione della gara, anche perché loro dichiararono alla stampa che avevano trovato delle accortezze e dei dettagli che nemmeno nelle gare del mondiale si trovano……Comunque…meglio rimanere con i piedi per terra, e continuare a lavorare, montarsi la testa è un attimo e non possiamo proprio permettercelo.

Obbiettivi futuri…che ci regalerete nei prossimi anni…

Intanto pensiamo a finire di preparare bene questa edizione poi dopo il 5 Marzo ci metteremo a tavolino e vedremo il da farsi. Non ci poniamo limiti ma vogliamo tenere i piedi ben saldi a terra, perché per noi la cosa più importante è continuare a considerare questo sport un divertimento, sicuramente impegnativo, ma da trascorrere con gli amici di una vita!

Ringraziamo i ragazzi della Valtiberina Motorsport per questa bella e piacevole chiacchierata, parlando con loro abbiamo ritrovato il sapore vero dei rally anche nella fatica di organizzare un simile evento… in bocca al lupo ragazzi!! Sarà un grande successo

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