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Luca Rossetti:”Ufficiale? Conta solo arrivare 1 decimo prima degli altri. Obiettivo vincere il CIR”

Intervista a tutto tondo con il pilota ufficiale Citroen pronto per la nuova stagione

A poche settimane dal via della stagione abbiamo avuto il piacere di sentire in esclusiva Luca Rossetti. Una chiacchierata bella, intensa e piena di spunti su tutte le principali tematiche della stagione che sta per iniziare. Ma non perdiamoci in chiacchiere, spazio al Rox.

Stagione 2019 e nuova avventura con Citroen. Raccontaci un po’ le sensazioni di questi inizio progetto. Hai già avuto modo di “assaggiare le macchina”?

Ovviamente sono molto contento perché è un’opportunità importantissima di poter rappresentare una marchio come Citroën, che tra l’altro rientra nei rally in Italia proprio l’anno del centenario. Una soddisfazione personale enorme a cui spero si aggiungano soddisfazioni sportive nell’arco della stagione. La macchina sta arrivando, abbiamo pronto un programma di test che ci permette di arrivare al Ciocco con una conoscenza sufficiente ma non ottimale della vettura. Tuttavia so di poter contare su un grandissimo team, che è quello della famiglia Fabbri, su un fornitore di pneumatici, Pirelli, che conosco bene e che utilizzo sin dal 2012 e che ha sempre dimostrato il suo valore, sia in Italia che all’estero. Dal punto di vista tecnico diciamo che mi sento molto tranquillo, anche in ragione del fatto che con tutti c’è una grande comunione d’intenti.

Credo che all’inizio della stagione con C3 R5 dovremo lavorare sodo nell’affinamento dell’assetto per le strade Italiane, a dispetto di alcuni miei avversari che useranno macchine più “mature”, come ad esempio Campedelli con M-Sport-Orange1 e Basso con Skoda-Loran e DP.

Tra l’altro il mio rapporto con gli amici di Loran, Andrea e Lorella, continua e quest’anno compirà 4 anni: anche se di fatto saremo avversari sui campi di gara, il rispetto e l’apprezzamento per il loro lavoro non verrà certo a mancare.

CIR 2019: grandi progetti che si uniscono a grandi rientri e a nomi pesanti dall’estero come quello di Breen lasciano pensare ad una grandissima stagione per il nostro campionato nazionale. Il patron di Orange1 Donazzan ha dichiarato la coppia Rossetti-Citroen come riferimento. Per voi invece chi è l’avversario o gli avversari da battere?

Beh, in primis ringrazio Donazzan per averci preso a riferimento. Credo che per esserlo davvero avremo bisogno di un pò di esperienza sulla vettura. Quello che mi chiedo è: quanto ci impiegherò a tirare fuori il massimo potenziale dalla mia C3 R5? Aspetto con ansia i primi test per avere una prima risposta…sperando di non disattendere la dichiarazione del patron di Orange1

Credo che Campedelli – Orange1 e Basso – Dp siano gli avversari sulla carta più pericolosi. Breen è un pilota fortissimo, potrebbe (il condizionale è d’obbligo con un pilota di tale caratura) pagare qualcosa in termini di esperienza sui nostri percorsi e penso che  nel secondo e terzo passaggio sulle prove speciali potrà fare la differenza. Albertini dispone di un ottimo team ed è cresciuto moltissimo nel CIWRC. Crugnola con Polo-HK lo metto tranquillamente insieme ai primi due che ho nominato, con una situazione tecnica molto simile alla mia, con una macchina nuova e da affinare nell’asseto. Ci saranno inoltre piloti che non parteciparenno al  CIR e che comunque qualche gara la faranno: mi aspetto per esempio che Nucita possa decidere di partecipare ad alcuni appuntamenti.

Collegandomi a questo ti chiedo: ad oggi il CIR partirebbe senza Andreucci e Scandola. Quanto mancheranno due nomi di questo calibro ad un CIR di questo livello?

Beh, la prima domanda è: ma Scandola mancherà davvero? Si sentirà certamente la mancanza di Andreucci poiché stiamo parlando del pilota che ha segnato la storia di questo sport in Italia negli ultimi 15 anni.

Se Scandola dovesse esserci, a quanto pare con Hyundai, va aggiunto alla rosa dei pretendenti al titolo: un campionato con così tanti pretendenti al titolo come quello che si prospetta è oggettivamente figo. Conterà molto la strategia e la lettura in ottica campionato delle singole gare

Ora, visti i nomi e i presupposti prendiamo in mano il nuovo calendario del CIR che ha “sacrificato” la terra di San Marino e Adriatico per aprire alla Sardegna dare  ampio spazio all’asfalto. Secondo te questa formula è quella che risponde meglio alle attese che creano questi iscritti e tutta questa attenzione? Si poteva pensare forse a quel famoso 4+4 che in tanti avevano reclamato nel 2018?

Io è tanto che non corro sulla terra quindi il mio punto di vista è poco obiettivo: io farei il CIR solo su asfalto (ndr. ride). In realtà la terrà ci vuole, la terra ci sta, la terra è divertente da guidare e da vedere. Io comunque non ne farei una questione di ideologia e di necessità per formare un futuro campione del mondo: Il campionato francese è solo su asfalto eppure sono anni che vantano il campione del mondo, quindi per me questo non è lì il fulcro della questione. Piuttosto valuterei la completezza di una serie che incorona il più forte pilota Italiano…in Italia.

Altrettanto vero è che alcune gare su terra erano diventate abbastanza limitate con prove da 5-6 chilometri o per metà asfalto e metà terra. Se non c’è la terra la gara su terra non la puoi fare e rischi di svilire il valore delle gare stesse e di conseguenza il campionato. Se vogliamo le gare su terra facciamole ma che sia terra vera, con prove da 15-20-30 km, in cui la prova più corta della gara sia da 5km.

Anche perché può essere un bello stimolo trovarsi al via con i piloti del mondiale, no?

Argomento delicato questo. Secondo me usciremo sviliti dal confronto con quelli del mondiale perché in Sardegna avremo due gare con coefficiente diverso e quindi la cosa che conterà più di ogni altro sarà stare lontano dai guai. Non ci sarà confronto secondo me, ancora prima di partire. Io ho un obiettivo: vincere il campionato italiano. In Sardegna cos’è congruo al mio obiettivo? Fare a sportellate con i protagonisti del WRC2 o cercare di portare a casa più punti possibili rispetto ai miei rivali, visto che sarà una gara difficile, per me nuova e con molti punti di domanda sul tipo di durezza del fondo. Ci sono una serie di valutazioni che devo necessariamente fare per approcciare una gara del genere e le devo fare in ottica obiettivo finale.

Ho vinto gare di terra con elenchi iscritti da paura ma non c’erano incroci di campionati, le vetture erano idonee a quelle gare e tutti a pari condizione e allora partivi come gli altri per vincere le gare. Io sono favorevole che la gara di campionato del mondo sia all’interno del CIR e ad assolutamente mai in coda. Mescolare le regole è il problema. Vuoi fare la Sardegna come tappa del CIR? Ok, gara unica, tre giorni. Zero complicazioni. Il coefficiente maggiorato ci può stare data la difficoltà.

Entriamo nella diatriba che ha preso grande piede in questi giorni su ciò che è ufficiale e non ufficiale. Da pilota ufficiale che può usare la definizione con cognizione di causa, qual è il tuo punto di vista?

Partiamo dal presupposto che sono molto contento che il mio amico Pedro abbia chiuso un accordo con M-Sport per correre due anni nel mondiale, così come sono contento che Orange1 porti lo stesso team nel campionato italiano. Sono situazioni che portano lustro a tutto il movimento italiano, ne elevano il rango almeno quanto la partecipazione di Breen al CIR. Sono tutte entità internazionali conosciute che portano grande attenzione da parte dei media e dei fans sul nostro campionato, da parte dei fans quindi vedo solo cose positive.

Poi sul discorso “ufficiale vero o presunto” per me l’unica cosa che conta è essere messo nelle condizioni di finire le gare un decimo di secondo prima dei miei avversari, indipendentemente dallo status. Poi è chiaro che alle spalle dei progetti ci possano essere investimenti di case automobilistiche o investimenti di aziende diverse, come quello di Orange1 ed è giusto che questi comunichino l’impegno nei rally come lo ritengono più opportuno per i loro fini.

Io credo che è ufficiale colui che può lavorare direttamente con il costruttore di automobili che omologa i pezzi. Nel momento in cui un pilota può influenzare, con le sue richieste e con i suoi desideri, l’omologazioni o la fornitura di pezzi specifici da parte di un costruttore di vetture da rally, ecco che per me quello è ufficiale. Ha un canale ufficiale di lavoro. Tutto il resto sono operazioni di marketing legate ad investimenti spesso sostanziosi e che non sta a me giudicare. Chi paga, chi non paga, da dove vengono i soldi: tutto molto poco interessante, secondo me.

Ultima cosa che ti chiedo, anche per omaggiare una grande serie che sei costretto ad abbandonare che è l’IRcup. Cosa auguri al futuro di questo campionato?

Sono abbastanza arrabbiato con Loriano e C.: quest’anno non ci sarò e hanno creato un calendario ancora più bello di quello dell’anno scorso. A parte gli scherzi, l’inserimento di Piancavallo e Bassano lo rendono stupendo.  Campionato bellissimo, a cui ho partecipato per 3 anni in cui mi sono divertito parecchio.

Grazie mille Rox e in bocca al lupo!

Crepi e ci vediamo al Ciocco.

Ecco alcuni scatti del primo assaggio di Luca ed Eleonora con la C3:

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