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La bella storia di Niccolò Bettini: dall’università alla sede M-Sport grazie alla livrea Orange1

Intervista con il vincitore del contest che ha realizzato il sogno di tanti appassionati di rally.

Quella di Niccolò è una bellissima storia, di quelle che sono possibili raramente ma che i rally talvolta ci riescono a regalare. Uno studente che ritrova la passione per i rally, un contest da parte di uno dei team che punta a vincere il campionato ed ecco che i sogni di un giovane si trasformano in realtà. E così abbiamo deciso di non limitarci ad invidiare il giovane ragazzo toscano e siamo andati a chiedergli veramente tutto del suo viaggio in Polonia nella sede M-Sport, con lo splendido incontro con Malcolm Wilson.

Racconta ai nostri lettori chi sei, cosa fai nella vita e cosa ti lega ai rally.

Ciao a tutti, mi chiamo Niccolò Bettini, compierò 23 anni il prossimo 7 Aprile e vivo ad Empoli, in provincia di Firenze! Attualmente, frequento la facoltà di Ingegneria Meccanica dell’Università di Pisa e, fin da piccolo, sono stato sempre un grandissimo patito di motori.
Riguardo ai rally, ricordo ancora quando, da bambino, seguivo le sfide tra Loeb e Grönholm nel mondiale WRC, ma ho sempre visto, sbagliandomi di grosso, forse per il poco spazio dedicatogli in televisione e sui giornali, questo sport come un qualcosa di molto chiuso, quasi come una “setta” dove soltanto chi era “nel giro” poteva accedervi!

 

Tutto questo fino a che, lo scorso anno, parlando casualmente con un mio compagno di università, decidemmo di andare a vedere il nostro primo rally (il Rally Liburna Terra), inutile dire che ci divertimmo come matti e, da lì in poi, è diventata quasi come una “droga” del fine settimana!
Sembra una cosa surreale, ma il rally mi ha appassionato a tal punto da avvicinarmi in pochissimo tempo al mondo della fotografia e del videomaking, non soltanto in ambito rallistico, aiutando a stimolare il mio spirito creativo (e, chi mi conosce, sa bene che qualche anno fa la creatività l’avessi “sotto i piedi”)!

 

Oltre a questo, il rally mi ha fatto diventare anche uno “smanettone” al pc, grazie a cui sono riuscito ad imparare, da autodidatta, numerose funzionalità di alcuni dei più famosi programmi di scrittura, grafica, fotografia, design e videomaking, che mi sono serviti anche in altri ambiti!
Insomma, quel pomeriggio sulla famosa prova di Ulignano è stato una sorta di “terremoto” all’interno della mia vita, che ha contribuito a formarmi ed a farmi acquisire numerose competenze, facendomi scoprire un mondo che non conoscevo minimamente ed in cui sono contentissimo di essere entrato!

Hai vinto il contest Orange1 disegnando la livrea 2019 della macchina di Simone e Tania. Ci racconti come è venuta l’idea e come l’hai sviluppata?

L’idea è nata da un concetto semplice e diretto, perché credo che osare troppo sarebbe stato sicuramente deleterio e soggettivo, specialmente all’interno di un contest!
Quindi, ho provato semplicemente ad accostare alcune delle caratteristiche principali della livrea di base di MSport per questa stagione (tra cui il colore opaco, i “pois” sul cofano, lateralmente e sul retro della macchina, e la posizione di alcuni main sponsor) ai colori e ad alcune peculiarità delle vecchie livree di Orange1 Racing (come i numerosi richiami alla bandiera italiana ed i vari loghi Orange1Racing) provando a rendere il tutto più “racing” ed accattivante possibile!

 

Sinceramente, a livello grafico, non credo di aver fatto niente di eccezionale, penso, piuttosto, che siano state l’idea di base e la semplicità della livrea le due scelte vincenti che mi hanno permesso di essere a Cracovia da Sir Malcolm Wilson!
Poi, come mi piace sempre ribadire, riprendendo il famoso detto “la semplicità paga sempre!”.
Nonostante tutto, alla fine, quando la livrea è stata svelata, ne è uscito fuori un lavoro finale molto superiore alle mie aspettative! La tonalità dell’arancione opaco alla luce è la cosa che mi ha sorpreso maggiormente in positivo, davvero fantastica, anche l’abbinamento con il nero di alcuni dettagli della livrea (sono stato incerto fino all’ultimo se optare di nuovo sul bianco per i dettagli, come la grafica della stagione scorsa) mi è piaciuto molto!

 

Spero vivamente che questa grafica sia di buon auspicio per Orange1, Simone e Tania quest’anno, non vedo, quindi, l’ora di sentir cantare la Fiesta R5 di MSport sugli asfalti della Garfagnana!
Simone e Tania sono due grandissimi professionisti e due bravissime persone, adesso hanno tutte le carte in regola ed il supporto necessario per raggiungere il loro obiettivo e, dopo tutta la sfortuna che hanno avuto lo scorso anno, se lo meriterebbero davvero!

Vincendo il contest hai realizzato il sogno di tanti mettendo i piedi in una delle sedi di M-Sport e conoscendo quel mostro sacro dei rally chiamato Malcolm Wilson. Ci racconti le tue emozioni e le cose che ti hanno colpito di più?

Personalmente non mi sarei mai aspettato di vincere, mettere piede in certe realtà non sono cose che capitano tutti i giorni ed, a livello di appassionato, acquistano un valore ancor più inestimabile: per me, è stato come realizzare un sogno!
È davvero incredibile l’atmosfera che si respira all’interno della struttura di MSport: una professionalità fuori dal comune, una cura ed un ordine che non avevo mai visto prima, specialmente all’interno di un’officina.

 

Sir Malcolm Wilson è una persona che ammiro moltissimo, un uomo che dal niente, da vero imprenditore, ha tirato fuori un impero, pur mantenendo comunque un’umiltà, una professionalità ed una semplicità fuori dal comune, al punto da intrattenersi a far due chiacchiere e scherzare con tutti gli invitati alla presentazione!

 

Il ricordo che mi rimarrà più impresso, a parte la sorpresa ed il “batticuore” quando è stato tolto il telo e svelata la livrea che ho creato, è stato vedere Wilson, a fine presentazione, mentre tutti ci stavamo preparando per tornare in albergo, avvicinarsi alla Fiesta di Simone e Tania, accarezzarla ed aprirle il cofano per guardare il motore: è stata una scena bellissima, durata circa un minuto, che ha incantato tutti, un po’ come se Wilson si stesse raccomandando con la propria creazione di non tradire le due “Pantere Alate” e di aiutarle in tutti i modi a raggiungere il proprio obiettivo, appunto, la vittoria del CIR!

A questo punto le livree restano solo un passatempo o ti è venuta voglia di fare qualcosa di più?

No, assolutamente, adesso sono motivato per trasformare questo passatempo, nato per passione, in qualcosa di più!

 

L’idea è, appunto, quella di provare a realizzare un progetto che ho in testa da diversi mesi: creare un gruppo di lavoro part-time per realizzare contenuti multimediali innovativi e professionali (video, foto, grafiche, ecc.) all’interno del mondo del rally, da offrire a piloti, team e scuderie.
Parlando con videomaker specializzati in riprese documentaristiche e spot pubblicitari, il rally è indietro di oltre 10 anni a livello di impostazione video e montaggio, c’è molta improvvisazione e monotonia nei contenuti, oltre ad una qualità non sempre all’altezza! Insomma, servirebbe una scossa, che è quella che vorrei provare a dare con un’impostazione cinematografica, riprese e transizioni improntate principalmente su dinamicità ed azione, creando un contenuto quanto più coinvolgente possibile!

 

Bisogna provare a ridar lustro al rally, cercare di riportarlo ai vecchi fasti del Gruppo B, quando le prove speciali erano stracolme di pubblico e si respirava un clima più “genuino”!
I social network, al giorno d’oggi, hanno un potere incredibile (infatti, molto spesso se ne abusa) per veicolare contenuti e renderli immediatamente alla portata di tutti e, secondo me, è in questa direzione che serve lavorare, nel modo giusto, per introdurre quante più persone possibili a questo fantastico sport, vista l’esperienza vissuta sulla mia pelle!
La federazione, in questo senso, dovrebbe cercare di essere meno restrittiva a livello di diritti e più aperta verso tutti gli appassionati, ad esempio creando contest a premi sui social, magari alla ripresa o alla foto più bella, dove tutti sono liberi di votare! Incentivando, appunto, alla creazione e alla veicolazione dei contenuti relativi al rally!
Io credo in questa svolta poi, chissà, da cosa nasce cosa, l’importante è crederci sempre e non mollare mai, perché, anche tribolando all’infinito, prima o poi si raccoglie sempre ciò che si semina!

 

Vorrei concludere ringraziando ancora una volta Orange1, Simone Campedelli e Tania Canton per aver scelto la mia livrea, permettendomi di partecipare ad un’esperienza indimenticabile per ogni appassionato di rally.
Ringrazio anche voi di Rallyssimo, onorato per avermi concesso questa intervista!
Ci vediamo in PS!

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