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Damiano De Tommaso e Giorgia Ascalone dominano il Rally della Valpolicella 2019

Gara senza storia con la Skoda Fabia R5 costantemente davanti a tutti

Dominio incondizionato, senza se e senza ma… questo in breve il riassunto della gara di Damiano De Tommaso e Giorgia Ascalone alla seconda edizione del Rally della Valpolicella – Trofeo Città di Negrar.

Tornato in terra scaligera dopo la prima vittoria in carriera siglata proprio lo scorso anno a Negrar al debutto su di una vettura della classe R5, il giovane pilota di Varese si è ripresentato quest’anno sempre con alle note la leccese Giorgia Ascalone, con una nuova vettura – la Skoda Fabia R5 – con l’obbiettivo di fare esperienza in previsione dell’imminente debutto nel Campionato IRC.

Sulla carta il ventitreenne alfiere Skoda sembrava doversi guardare le spalle da più di un avversario tra i 72 equipaggi che venerdì sera hanno preso il via della gara organizzata dal Valpolicella Rally Club, con la prima defezione importante che arrivava ancora prima della partenza con il ritiro del vicentino Alessandro Battaglin, costretto ad abbandonare subito la compagnia a causa di un guasto alla centralina della sua Mitsubishi.
Allo scattare del cronometro i concorrenti illuminavano la serata con la novità per l’edizione di quest’anno della prova spettacolo allestita nella zona industriale di Sega.

Un tracciato veloce e tecnico che metteva subito a dura prova gli equipaggi a causa di un fondo molto insidioso dovuto anche alle piogge cadute fino a poche ore prima del via.
Questo non impediva a De Tommaso di piazzare il primo sigillo della gara, seguito da Sossella e Righetti. Tra i favoriti della vigilia, subito attardato Zaglia a causa di un dritto che gli faceva perdere tempo prezioso.

La ripresa della gara nella mattinata di sabato si apriva nuovamente sotto il segno del pilota di Varese, il quale pur lasciando a 10 secondi Sossella – il primo tra gli avversari – lamentava una divagazione che oltre alla perdita di tempo, gli piegava anche un cerchio poi sostituito. Detto di Sossella alle sue spalle, in terza piazza si posizionava Lovisetto seguito da Righetti, primo dei piloti di casa.

Sul terzo passaggio ennesimo monologo di De Tommaso, seguito da Sossella e Pighi che raccoglieva il testimone di miglior pilota di casa dopo il prematuro ritiro di Righetti a causa di un’uscita di strada che fortunatamente non causava danni alla vettura, ma che rimaneva però bloccata in un punto dove era difficile uscirne.

Anche Lovisetto su questa prova tirava un sospiro di sollievo lamentando solo il tempo perso a causa di un 360 gradi con la sua Skoda, che perdeva improvvisamente aderenza ma per fortuna restando sulla sede stradale senza contatti di sorta.
Sicuramente andava peggio a Manuel Sossella sulla prova successiva, la storica San Peretto, quando su una curva a destra la sua Ford Fiesta R5 perdeva aderenza uscendo di strada, con l’equipaggio che non riportava nessun danno, ma con la vettura che portava pesantemente i segni di quanto accaduto con il conseguente ritiro.
Perso l’unico avversario che forse poteva impensierirlo, De Tommaso procedeva a quel punto nella sua cavalcata solitaria fino all’arrivo, vincendo di prepotenza anche tutte le prove restanti. Alle sue spalle si infiammava però la battaglia per il podio tra Pighi e Lovisetto. Con il veronese secondo, che dopo ogni prova vedeva il suo vantaggio ridursi sempre più, fino a quando Lovisetto, con un colpo di reni finale superava l’avversario proprio sull’ultima prova andando a conquistare la seconda piazza assoluta.

All’arrivo a Negrar erano così Damiano De Tommaso e Giorgia Ascalone che andavano a scrivere per la seconda volta consecutiva il proprio nome nell’albo d’oro del Rally della Valpolicella, confermandosi signori indiscussi della gara scaligera:

“Sono felicissimo di questo risultato – spiegava all’arrivo il ventitreenne varesino – lo scorso anno qui ho conseguito la mia prima vittoria assoluta, quest’anno siamo venuti per fare una gara test per conoscere meglio la Skoda Fabia R5 in ottica della mia prossima partecipazione al campionato IRC, e devo dire che le cose sono andate molto bene, a parte il problema sulla prima prova di stamattina e sul finale che non avevo più gomme, per il resto tutto ha funzionato alla perfezione.”

Soddisfazione anche da parte di Adriano Lovisetto che con alle note Christian Cracco alla fine si diceva contento del bel recupero sul finale, sopratutto ripensando al testacoda della mattinata che poteva mettere subito fine alla sua gara.
Nonostante abbia perso la piazza d’onore proprio sull’ultima prova, il sorriso non mancava nemmeno a Davide Pighi con alle note Francesco Orian, terzo assoluto e miglior portacolori scaligero:

E’ andata bene, sono contento comunque – spiegava – era dal Due Valli dello scorso anno che non salivo in macchina, ho fatto tutta la corsa con un solo treno di gomme, mi sono divertito e sono salito sul podio, va bene così!”

Non troppo soddisfatto della sua gara invece Massimo Zaglia, quarto assoluto con Alberto Gaggioli a completare un poker di Skoda Fabia R5, che dopo aver perso tempo prezioso già durante la prova spettacolo a causa di un dritto che lo faceva chiudere a 16 secondi dalla vetta, si ritrovava nella giornata di sabato a lottare con problemi di assetto e di gomme che non gli hanno permesso di esprimersi al meglio.

Primo della Classe Super 2000 e quinto assoluto, con una Skoda Fabia, chiudeva il pilota di casa Denis Franchini con Fabio Andrian, soddisfatto della sua prestazione, consistente e priva di sbavature.

Primi della Classe Super 1600, delle due ruote motrici e sesti assoluti Yuri Sartori e Anna Dusi su Renault Clio, autori di un’ottima prova che avrebbe potuto essere forse più a ridosso degli avversari ma che li ha visti attardati sulla P.S. 4 quando il concorrente che li precedeva avanzava lentamente a causa di una foratura, ma una volta raggiunto non riusciva subito a dargli strada a causa della carreggiata stretta, come ammetteva sportivamente lo stesso Sartori.

Settimi assoluti e primi di classe R3T con la Citroen DS3 Andrea Grobberio e Nicola Valbusa, con il veterano scaligero che portava in gara per la prima volta la vettura francese, dicendosi molto soddisfatto di questo debutto e sopratutto del potenziale che ha dimostrato la sua DS3, recriminando anche la possibilità di un risultato migliore se non avesse avuto problemi con le note sulla prova “Santa Cristina” corsa in entrambi i passaggi praticamente senza indicazioni, a riprova di questo abbassando dal primo al secondo giro il proprio tempo di quasi venti secondi.

Ottimi ottavi assoluti e primi di classe A7 con la Renault Clio Williams Luigi Zamperini ed Arnaldo Panato, autori di una gara dove hanno sfruttato appieno le caratteristiche della sempreverde vettura francese, in grado nonostante l’età di chiudere tranquillamente dentro i primi dieci assoluti se guidata da mani esperte.

Noni assoluti e primi di classe R2B Roberto Campostrini e Sara Refondini su Peugeot 208, con il pilota veronese come sempre grande interprete delle classi minori, con un risultato che avrebbe potuto essere ancora migliore se un testacoda sul sesto tratto cronometrato non gli avesse fatto perdere la settima piazza assoluta.

Decimi e secondi di R2B Daniele Casagrande e Luca Camiscia, capaci di sfruttare ogni cavallo della loro piccola Renault Twingo, facendola danzare al meglio sulle strade scaligere.

La seconda edizione del Rally della Valpolicella ha visto anche l’esordio del Trofeo 15 Pollici. Organizzato dal Valpolicella Rally Club con il supporto della Daytona Race di Verona e riservato alle classi Racing Start, Racing Start Plus, R1, N0, N1, N2, N3, A0, A5 ed A6, è stato pensato con l’intento di valorizzare l’impegno e la passione di questi equipaggi, zoccolo duro della passione rallystica.

Con l’adesione che avveniva in automatico al momento dell’iscrizione, questa prima edizione ha visto al via ben 39 partecipanti, a riprova del bacino di vetture che può raccogliere un’iniziativa del genere.

Dopo una bella gara condotta al comando fino alla sesta prova speciale con la loro Peugeot 106 N2, Federico Bottoni e Sofia Peruzzi hanno dovuto amaramente abbandonare la gara, i sogni di successo nel Trofeo ed un ottima quindicesima piazza assoluta a causa della rottura del motore della loro vettura.

Il primo successo del trofeo 15 Pollici andava così a Tommaso Salizzoni e Giorgio Martini su Peugeot 306 Rallye N3, confermando nuovamente che nonostante l’età, una vettura se ben portata può regalare ancora belle soddisfazioni.
Secondi Paolo Baltieri ed Elisabetta Chesini su Peugeot 106 A6, chiudono il podio Matteo Allegrini e Mattias Conci su Peugeot 106 N2.

Fonte: comunicato stampa ufficiale – Foto: Garbin Thomas
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