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Why always me?

Ancora una volta il norvegese viene messo in panchina per scelta strategica di Hyundai Motorsport

Come si può passare da essere considerati gli astri nascenti del World Rally Championship a vittime sacrificali nell’arco di 3 stagioni? Bisogna chiederlo ad Andreas Mikkelsen che, dopo un lampo in Argentina, al Rally del Chile è tornato sui suoi standard attuali portando Andrea Adamo a decidere di tagliarlo per il Portogallo. Una situazione palesemente strategica per Hyundai Motorsport ma che lascia qualche perplessità rispetto agli schemi di inizio stagione che parevano ben delineati.

Andreas sta facendo così peggio degli altri?

A guardare bene i risultati delle quattro frecce di Hyundai non è facilissimo attribuire il ruolo di pecora nera al driver norvegese. Togliamo dall’analisi Thierry Neuville, prima guida indiscussa che ha il compito di andare a giocarsi il titolo e non può mai essere a confronto coi compagni di squadra.

Sebastien Loeb si è presentato al via di cinque eventi. Nessun ritiro, tre piazzamenti e il recente podio in Cile con aggiunta di due punti in Power Stage. Dani Sordo si è presentato tre volte allo start ed ha portato un quarto risultato come miglior risultato, due piazzamenti e per due volte un extra bonus da due punti per le Power Stage. Andreas è vero che ha messo due zero a referto (Montecarlo e Messico) ma in Svezia ha chiuso quarto, in Argentina secondo e in Chile, pur facendo un passo indietro come prestazioni, piazzato. Gli zero pesano ed è chiaro ma sono figli del tentativo di portare a casa quel qualcosa in più che dovrebbe essere consono al suo ruolo di “vice-Neuville”.

La classifica dice settimo posto con 36 punti a tre punti dal compagno Loeb e non così lontano dai 56 di Kris Meeke che rappresenta il punto limite tra “quelli che si giocano il mondiale” e “quelli che devono dimostrare di poter provare a giocarsi qualcosa”.

Valeva la pena “sacrificare” Paddon?

Neuville per il mondiale, Mikkelsen per terra e supporto continuo, Sordo per l’asfalto e Loeb per una sfida affascinante sia sul piano sportivo che non. Erano queste le premesse di inizio stagione per il team koreano. Premesse che avevano portato al “taglio” (in realtà gli è stato offerto un evento nel WRC) di Hayden Paddon tra lo stupore di molti.

È vero che Paddon ha affrontato un periodo di grande smarrimento e carenza di risultati ma le sue doti di terraiolo sono indiscusse. Chiaramente è facile domandarselo oggi con buona parte dei risultati in cascina ma, non sarebbe stato forse più adatto il neozelandese in questo momento della stagione?

Messico, Argentina, Cile e Portogallo sono gare per gente che mastica terra vera e, forse, oggi non ci sarebbe stato bisogno di chiedere a Loeb (che non è di certo scontento) gli straordinari per cercare di raccogliere più punti possibile. Andreas ha dimostrato di saper andare forte su ogni terreno ma forse quel misero evento proposto a Paddon poteva essere affiancato ad altri appuntamenti per creare un’alternanza strategica ancora più completa.

Il ruolo di Adamo a livello di motivazioni

Adamo sceglie, decide ed è consapevole che sarà necessario fare attenzione all’aspetto mentale di questa scelta. È chiaro l’affiatamento nel team Hyundai (ne abbiamo parlato in questo articolo) ed altrettanto chiaro è il diktat che “la corsa ai titoli viene prima di tutto”. Tuttavia non scopriamo di certo noi che l’aspetto mentale e motivazionale ha un ruolo centrale a questi livelli e può fare il bello e cattivo sulle prestazioni di un singolo.

Non siamo neanche a metà stagione e per Andreas si parla già di fallimento e di bocciatura e questo non può che far male alle sue prossime apparizioni. Ovviamente con pochi sedili disponibili nelle case ufficiali qualunque pilota è consapevole quanto sia necessario tenere alta la tensione ma a volte si creano situazioni che vanno oltre ed in questa ottica sarà centrale la capacità di Adamo di non far spegnere il fuoco che Andreas ha dimostrato più volte di avere.

Insomma ancora una volta Andreas viene messo in discussione e “parcheggiato” in attesa di momenti migliori. Momenti che potrebbero voler dire Rally Italia Sardegna dove in passato ci si è tolti qualche bella soddisfazione.

 

 

 

 

 

 

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