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Tempo

2 MIN

Il Barum è un rally durissimo e ne abbiamo le prove

Su 138 iscritti non hanno concluso la gara in 46, in buona parte per incidente

Non so se vi è capitato di seguire il Barum Czech Rally Zlìn questo weekend ed accorgervi della durezza di questa gara. Certo, nulla di nuovo sotto il sole ma, oltre alla solita grande dose di spettacolo, abbiamo avuto come l’impressione che quest’anno, per gli equipaggi, sia stato più duro del solito portare la macchina sulla pedana finale. E la riprova è arrivata andando a vedere l’elenco dei ritiri che conta un numero piuttosto importante di nomi. Ah, la vittoria è andata a Jan Kopecky ma c’era da aspettarselo.

Sulla SS2 è toccato al nipponico Arai che era comunque riuscito a proseguire, prima di ritirarsi sulla SS11 per problemi meccanici alla sua Citroen C3 R5.

Del brutto incidente del nostro Zelindo Melegari vi abbiamo già parlato ma in questo video si vede il volo da un’altra prospettiva, ancora più agghiacciante. Per fortuna abbiamo avuto modo di sentire il nostro connazionale che ci ha detto di essere in ripresa, insieme al suo navigatore.

Vita dura anche per le piccole R2, difficili da controllare a velocità così sostenute. La prova ce la offre Adam Lahola.

Sicuramente quello che ha fatto più “rumore” è stato il crash di uno dei favoriti alla vittoria finale, Nikolay Gryazin. Il russo già il sabato aveva avuto qualche problema con una foratura ma ieri, nel tentativo di recuperare qualche posizione, è stato autore di un violentissimo incidente per fortuna senza conseguenze.

Insomma una gara veramente dura per tutti. Per fortuna le conseguenze fisiche per piloti e navigatori sono state “contenute” e non gravi.

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