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Quando passione e arte si incontrano: Alberto Podestà ci racconta la sua collezione di modellini

Cresciuto con il mito della Delta, l'artigiano ligure inizia a costruire da giovanissimo le auto da rally che hanno fatto la storia

Una passione per le auto tramandata dal padre e la voglia di costruirle con le proprie mani, talvolta documentandosi con molteplici materiali che il web offre. Un hobby che richiede tanta pazienza e tanta precisione, ma che indubbiamente sa regalare emozioni e soddisfazione.

Oggi racconteremo dunque il modellismo visto da Alberto Podestà, nostro affezionato lettore e indubbiamente un abilissimo artigiano per quanto concerne la produzione in scala di auto da rally. Un viaggio alla riscoperta di auto che furono e che sono ancora oggi, assaporando ogni minimo dettaglio del loro allestimento riprodotto fedelmente con tanto amore.

Ciao Alberto, come nasce la tua passione per il modellismo?

La passione per il modellismo l’ho scoperta da piccolo. Mi è stata senza dubbio tramandata da mio papà, grande conoscitore di corse e di riproduzioni in scala appunto. Ho iniziato a circa 12 anni a costruire mezzi militari, aerei e carri armati principalmente, poi sono passato alle moto e infine da quasi 20 anni assemblo solo auto da rally, prototipi e GT.

Quali soddisfazioni ti danno l’assemblamento e lo studio minuzioso di un modellino riprodotto fedelmente in scala? 

La soddisfazione più bella è poter riprodurre in scala le auto che hanno fatto la storia del motorsport. Cerco filmati, fotografie e documenti vari per cercare di rendere il più fedele possibile un kit all’auto reale. Importantissimo è curare nel particolare l’interno dell’abitacolo collocando cinture di sicurezza realistiche, centraline, cavetteria e decal in carbonio, prestando un occhio di rigurdo all’estetica con vernici e decals apposite. Vedere dunque un’automobilina completata in vetrina mi dà una grande soddisfazione perché si tratta di un hobby che richiede sforzi, attenzione, precisione e cura del dettaglio. Un vero motivo di orgoglio insomma.

Perchè costruisci prevalentemente modellini di vetture da rally?

Sono nato nel 1978 e sono dunque cresciuto con il mito della Delta, dominattrice indiscussa dei rally per anni. Vedere quella maestosa livrea Martini in giro per il mondo, associata ad un marchio glorioso come la Lancia, mi ha fatto divenire in poco tempo grande appassionato di rally.  Ho avuto il privilegio di godermi i piloti del mondiale in numerose edizioni del Sanremo, con auto bellissime che sfrecciavano in stradine strette stracolme di gente assiepati ovunque. Per fortuna il mercato del modellismo in scala 1/24 offre una vasta gamma di kit, dandomi la possibilità di riassaporare quei bei momenti vissuti in prima fila e conservare ricordi stupendi.

Hai mai pensato di trasformare la tua passione in lavoro?

Ci sono tanti modellisti che lo fanno di professione ma io principalmente effettuo kit per soddisfazione personale, solo per il fatto di poterli tenere e ammirare nella mia vetrina personale che custodisco gelosamente in casa. Ho un lavoro da impiegato e il modellismo rimarrà per me soltanto un bellissimo hobby.

Il modellino preferito in assoluto e perchè?

Ho ammirato e ammiro molti piloti, così come gradisco numerose vetture del passato e presente. Ma se proprio devo sceglierne una, scelgo la Lancia Delta Integrale del 1992. Un mito che non perderà mai il suo fascino e che sarà per sempre passato, presente e futuro del nostro amato sport.

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