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WRC – Tanak e Ogier chiedono di rivisitare il regolamento 2022

I due campioni iridati attivi nel mondiale espongono le loro contrarietà circa i nuovi regolamenti

In questo momento di totale riposo da parte del mondo del Wrc e non solo, i piloti hanno avuto l’esigenza e la possibilità di riordinare le idee e riposare la mente per una ripresa che si prospetta arrivi quanto prima.

In questo periodo appunto i due driver Sebastien Ogier e Ott Tanak si sono esposti per quanto concerne le future regolamentazioni del 2022 della Fia, chiedendo esplicitamente una rivisitazione sui costi delle prossime generazioni di vetture Rally1. Tuttavia Ogier, per sua stessa ammissione, non prenderà parte al campionato 2022, ma il francese parla con il cuore e per il bene di uno sport che ha dominato per gran parte dell’ultimo decennio, e della sua carriera stessa. Sia Ogier che Tänak parlano con autorità e chiarezza su come tagliare i bilanci e sulle implicazioni dell’era post-COVID 19. E non sono solo le auto che vengono in considerazione, ma ogni formato e aspetto del WRC.

Le parole del francese (fonte DirtFish.com)

Lo penso davvero, sì, sicuramente. Perché questa crisi è più difficile di qualsiasi crisi che sia successa negli ultimi anni. Sicuramente molti parametri stanno cambiando proprio ora, quindi sarebbe intelligente parlarne di nuovo e ripensarci quando sapremo qualcosa di più sulle conseguenze di questa crisi. Penso che sarà saggio farlo. Non ho guardato tanto le regole del 2022 perché nel 22, non mi aspetto di correre ancora. Ma sicuramente rendere le auto più convenienti sarà uno dei punti chiave. Per quanto mi riguarda l’importante è che le macchine continueranno a garantire grande spettacolo, penso che se chiedete ad ogni pilota diranno sempre di volere vetture performanti, ma la verità è che alla fine della giornata finché avremo abbastanza concorrenti e materiale comparabile, ci sarà sempre una competizione e una battaglia interessante da seguire. Naturalmente al momento penso che ci piace guidare auto fantastiche che sono incredibilmente veloci e molto spettacolari, ma forse ad un certo punto arriveremo ad una situazione in cui forse le prestazioni devono diminuire un po’ se è per salvare lo sport.

Il neo campione del mondo Tänak ha sottolineato la questione con un’attenzione apparentemente minore per l’attuale e la prossima generazione di appassionati di rally. Ecco le sue parole in merito:

Come ha detto Séb, non è solo l’auto il suo costo di funzionamento, sono anche molte altre cose. Anche la costruzione delle gare possono essere molto più efficienti. Tutte queste cose. Credo che la gente sia impaziente, che voglia qualcosa di nuovo ora. Succede per un breve periodo di tempo ma poi le cose cominciano ad andare per le lunghe, comincia ad essere davvero noioso. Credo che il formato del rally sia così gia da un bel po’ di tempo. Ci sono molti altri settori in cui potrebbe essere un po’ più efficiente. (fonte DirtFish.com)

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