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WRC – Dalla Croazia al WRC passando anche per l’Italia: esclusiva con Viliam Prodan

Una chiacchierata a tutto tondo a poche settimane da un'altra grande esperienza

Abbiamo incontrato Viliam Prodan, pilota croato classe 1986 che debutterà nel WRC al prossimo Rallye Monte-Carlo.

Prodan nasce a Buzet, piccola cittadina di appena 7000 anime ad appena 30′ di auto dall’Italia. Muove i primi passi nella gare in salita croate per poi approdare al mondo dei rally nel 2007.

In questi tredici anni di carriera si aggiudica importanti vittorie, come quella del 2011 quando vince il titolo Croato N3. Sempre in Croazia nel 2012 vince la classe 3 (che equivale alla nostra R2) mentre nel 2014, 2016 e 2019 vince la classe 3 (quella riservata alle vetture R3).

Ciao Viliam benvenuto su Rallyssimo. Prima di iniziare la nostra chiacchierata ci racconti un pò chi sei e come nasce la tua passione per il mondo dei rally?

Ciao Matteo, ciao Rallyssimo, vi ringrazio per questa intervista. Innanzi tutto mi presento, mi chiamo Viliam Prodan, sono nato a Buzet, cittadina situata nella regione dell’Istra a circa 30′ di macchina da Trieste. Mi sono avvicinato al motorsport per puro caso, nella mia regione si disputa una gara in salita che vale anche per il Campionato Europeo Salita. Il mio amore per il mondo dei motori è nato così, seguendo queste gare.

Debutti nella stagione 2007 correndo il Rally Porec, che ricordi hai del tuo debutto assoluto nei rally? Come hai vissuto quella vigilia pre-gara?

Il mio debutto come dici tu è stato al Rally Porec, che altro non è che la città di Parenzo, anche se in precedenza avevo corso alcune gare in salita (2006 e 2007). Il Porec é stato il mio debutto assoluto nel mondo dei rally e devo ammettere che é stata una sensazione molto bella e molto divertente. Purtroppo non abbiamo fatto molta pratica ed esperienza in quanto ci siamo ritirati. Ma la reputo comunque un’esperienza importantissima.

Rally Opatija 2012, conquisti il tuo primo podio in carriera chiudendo secondo assoluto. Ci racconti le emozioni di quel risultato?

Decido di approcciarmi seriamente ai rally nel 2011, dopo alcune stagioni passate tra gare in salite e gare locali. Nel 2011 vinco il titolo nazionale riservato alle vetture N3, questo ci spinge a tentare di fare un’ulteriore passo in avanti per la stagione successiva. Infatti nel 2012 decidiamo di noleggiare dalla vicina Slovenia una Citroen C2 R2 Max per poterci giocare le gare al meglio. I risultati arrivano è sono impreziositi dal secondo posto assoluto conquistato dal Rally Opatija. Siamo rimasti sorpresi dal risultato ottenuto, perché nessuno si sarebbe aspettato di vedere una vettura così piccola sul podio.

Nel 2013 dopo alcune stagioni in patria, decidi di disputare la Mitropa Cup e il CEZ con rally che si corrono tra Austria, Slovenia, Italia e Germania. Come mai questa scelta e come è stato l’impatto con gare completamente nuove per te?

La volontà di correre all’estero da parte mia c’è sempre stata, fin dai tempi delle gare in salita. Dopo due importanti stagioni nei rally in Croazia (2011 e 2012), abbiamo deciso di provare a far un passo in avanti è di provare il confronto con le gare Europee. Purtroppo in Croazia, i rally e l’auto-sport sono molto limitati e quindi abbiamo deciso di avvicinarci al “mondo” Europeo per poterci confrontare con i migliori piloti del continente. Abbiamo preso molto seriamente questa nuova avventura, le prove speciali e l’organizzazione delle gare è completamente diversa da quella da noi conosciuta in Croazia. Grazie a questa preparazione attenta e ben strutturata, siamo riusciti a portare a casa il titolo Mitropa Challenge Rally Cup riservato alle 2WD nel 2013. Siamo stati l’unico equipaggio croato a vincere un titolo del genere.

Rally Opatija 2017 prima vittoria in carriera al volante della Peugeot 208T16 R5. Quanto è stato emozionante salire sul gradino più alto del podio?

E’ stato emozionante e gratificante. Il progetto è nato nel 2016, anno in cui correvo in Italia, abbiamo lavorato per correre la stagione successiva in patria con una vettura R5. Dal 2013 al 2016 abbiamo corso molto all’estero, quindi nel 2017 la volontà era quella di essere il primo equipaggio croato a correre con una R5. L’inizio di stagione è stato difficile, la vettura ha avuto diverse noie tecniche successivamente la situazione é migliorata, questo miglioramento ci ha permesso di vincere a Opatija. Al momento questa resta la mia unica vittoria in carriera, ma siamo veramente molto orgogliosi di averla ottenuta.

Se ti dico Italia cosa mi rispondi? Hai corso tante gare nel nostro Paese, disputando anche alcune prove del CIR. Che difficoltà hai trovato nelle gare italiane e in termini di crescita quanto sono stati utili?

Italia? Beh é il paese più bello del mondo, spero che i miei amici croati non si offendano. Vivo a soli 30′ minuti da Trieste, quindi per me l’Italia è come una seconda casa. Da voi vengo spesso per mangiare e bere, per sciare, per fare acquisti e per…correre. La mia prima esperienza rallystica in Italia è stata al Casentino nel 2013. Da quel momento in poi ho corso tanto nel vostro Paese, ottenendo spesso ottimi risultati come ad esempio la vittoria di classe R2 al recente Rally Città di Schio. Correre in Italia mi ha permesso di apprendere tante cose e di crescere moltissimo come pilota.

Veniamo al 2021. Un’anno che inizierà alla grande con la tua partecipazione al Monte-Carlo, il rally per eccellenza del WRC. Ci racconti come è nata l’opportunità di correre questo rally e come ti stai preparando tu e la tua squadra per questo importante evento

Penso che il Rallye Monte-Carlo sia l’evento principe dei rally mondiali. Parteciparvi è già di per se un successo, soprattutto per piloti di piccole nazioni come ad esempio la Croazia. Ottenere un buon risultato al Monte-Carlo è quel plus che ti porterai sempre dietro nella carriera. Il mio piccolo team che partirà per il Monte è formato da 10 persone è si chiama CRO Rally Team. Ognuno in questo team ha il suo compito ben preciso, al momento tutto sta procedendo per il meglio. Sia per quel che riguarda la preparazione psico-fisica della gara, sia per quel che riguarda budget e marketing. Gareggeremo con una Ford Fiesta rally4 preparata dal team sloveno OPV. La nostra presenza è molto importante per l’intero autosport croato e la Federazione, in quanto un’equipaggio croato torna al Monte dopo 14 anni di assenza.

La tua Croazia approda nel WRC, in questi giorni sono uscite le prime indiscrezioni sul percorso e sulla logistica della gara. Per te quanto sarà emozionante e gratificante correre tra le strade di casa in una gara WRC con (si spera) il pubblico croato ad applaudirti?

Si, dopo 10 anni di lavoro e contatti la Croazia è riuscita ad ospitare la tappa di Campionato del Mondo. Per il mio piccolo Paese questo sarà un’evento storico, mai fino ad ora la Croazia aveva ospitato un’evento così importante. Sarà un onore correre davanti al mio popolo. In Croazia i praticanti di rally sono pochi, tra noi ci conosciamo tutti. Questa è un’altra ragione per cui sarà fantastico esserci, sarà uno spettacolo sportivo stupendo, speriamo di avere il pubblico al nostro fianco.

L’appetito vien mangiando, dopo Monte e Croazia ti vedremo in altre gare del WRC?

Bisogna ragionare passo dopo passo. Il nostro piano è quello di disputare il Monte-Carlo e la Croazia e se la situazione Covid migliora, vorremmo disputare qualche altra gara del WRC (magari Spagna oppure se torna in calendario Monza) oppure dell’ERC. Lo saprò meglio subito dopo il Croazia.

 

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