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WRC – Petter Solberg ha raccontato di un violento rimprovero ai danni di Oliver

L'evento risalte al Rally Safari di quest'anno e il protagonista pare essere l'ex boss Hyundai

Il padre di Oliver, Petter Solberg, campione del Mondo Rally 2003, è tornato a raccontare del Kenya sulle pagine della rivista norvegese Dagbladet. Petter si è detto indignato per l’attacco di rabbia del capo della Hyundai a suo figlio. La persona non viene nominata, ma è molto probabile che sia l’ex team manager Andrea Adamo , in quanto l’altro leader della squadra, Alain Penasse, si era dimesso dalla squadra poco prima della gara in Kenya.

In Kenya, Oliver Solberg  era già uscito di strada durante il pre-event test e ha poi terminato prematuramente la gara proprio venerdì mattina, sempre per un incidente che ha causato il danneggiamento del rollbar, (cosa che gli ha impedito di rientrare in gara il sabato).

Ecco le parole di Petter Solberg sul sito web di Dagbladet.

Tutto è iniziato con il Safari Rally in Kenya. È andata male quando Oliver è uscito. Il capo era davvero arrabbiato. Ha buttato a terra il telefono e ha detto ironicamente: “Ecco qua, e poi si investe sui giovani piloti”. Gli ho detto che non poteva comportarsi così.

Dopo l’incidente, Oliver era in una riunione di squadra ed è tornato che tremava proprio. Tutto questo si vede in questa puntata (nella serie Team Solberg). Ho visto quell’episodio un giorno e mi è venuto in mente tutto. È stata un cosa folle. Me ne sono successe molte da quando ho iniziato la mia carriera nel 1999, ma questo era su un livello completamente diverso.

Anche la madre di Oliver, Pernilla Solberg, ha detto la sua su questo episodio e sull’anno che ha passato il figlio.

C’erano molte nuove persone nella nuova squadra con cui abbiamo dovuto imparare a lavorare. C’era un nuovo capo e nuovi ingegneri. Abbiamo dovuto imparare tutti i nostri ruoli.

Oliver ora ha una squadra intorno a lui e non siamo più necessari allo stesso modo. Sicuramente è cresciuto di cinque anni mentalmente durante l’ultimo anno.

Nonostante le difficoltà, la famiglia crede fermamente che un giorno il ragazzo diventerà un campione.

Oliver è dannatamente forte e deve imparare a sopravvivere a queste cose. La cosa più importante è che ha una famiglia dove si possono discutere le cose e condividere le esperienze. Ma certamente, lui ha le sue opinioni.

Credit: Dagbladet.no
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