Skip to content Skip to sidebar Skip to footer
Tempo

3 MIN

Marcus, Mikko, Jari, Kalle e quel cerchio finalmente chiuso dopo 20 anni

Una vittoria che è di una nazione intera che ritrova se stessa e che riporta la storia al suo posto

Non ce l’hanno come indole di sbraitare, tantomeno di lamentarsi apertamente e lasciar trasparire troppo le proprie sensazioni ed i sentimenti. Succede a fatica quando le cose vanno bene, figuriamoci quando passano vent’anni e ci si trova a dover fare i conti con una tradizione che non riesce piĂą ad esserlo.

Sto naturalmente parlando di piloti finlandesi e di quella lunga pausa iniziata nell’ormai lontano 2002, quando Marcus Gronholm conquistava il suo secondo titolo mondiale a bordo della Peugeot 206 WRC. Anni in cui era abbastanza facile vedere un finlandese finire davanti a tutti ed era impossibile non considerare la Finlandia come patria universale dei rally. Ma poi, la Francia e i francesi.

Venti lunghissimi anni, con la sola straordinaria eccezione nel 2019 con Ott Tanak che consacrava se stesso e l’Estonia quale nuova concreta realtĂ  con cui fare i conti. Un periodo lunghissimo in cui nel nord Europa, maturava sempre piĂą forte la convinzione di un destino aggrappato a ricordare quando Tommi Makinen massacrava chiunque tentasse di scalfire il suo potere. Troppi i tentativi andati a vuoto, troppe le delusioni cocenti quando sembrava essere ritornata “la volta buona”. Ogni volta.

Lo sa bene Mikko Hirvonen che, forse, la sera fatica ancora a prendere sonno ripensando a quei due punti lasciati per strada sulla terra cocente di Sardegna. E lo sa ancora meglio Jari-Matti Latvala che di occasioni ne ha avuta piĂą di una e che, oltre alla sua difficoltĂ  mentale nei momenti cruciali universalmente riconosciuta, ha avuto la “sfortuna” di condividere la propria carriera con quelli che sono con ogni probabilitĂ  i due piloti piĂą talentuosi e spietati della storia dei rally: i due Seb.

Lo ha ammesso lui stesso ieri ai microfoni di wrc.com, quando ai piedi del podio ammira quel giovane prodigio di cui oggi è team principal:

É una grande emozione! Che posso dire…vorrei piangere, ma non posso piangere. É veramente veramente importante questo titolo che Kalle ha vinto. Prima di tutto è incredibile che una ragazzo di 22 anni sia riuscito a farcela in questo modo. Allo stesso modo questo mondiale è davvero importante per la Finlandia. 20 anni. Un tempo lunghissimo senza avere un campione finlandese nei rally. Sia io che Mikko Hirvonen ci siamo arrivati vicini diverse volte ma abbiamo incontrato sulla nostra strada due Seb ed un Tanak che non ce lo hanno permesso. Sono incredibilmente grato per quel che Kalle ha fatto. Non ho piĂą parole per descriverlo.

All’improvviso, ma neanche piĂą di tanto, Kalle e Jonne hanno ristabilito le cose. Rimesso in ordine i pensieri di una nazione intera e riportato in auge quel dolce sapore di vittoria che tanto sapeva di tradizione.

Forte è la convinzione che sarĂ  il primo di una lunga serie e non è difficile lasciarsi andare all’entusiasmo ora che lo strabiliante successo. Io non ne sono del tutto convinto. L’aura magica dei due Seb di Francia è ancora molto forte e sa brillare ancora parecchio quando torna a palesarsi ed il Tanak visto in questa seconda parte di stagione è un cliente decisamente scomodo con cui pensare di avere a che fare. Ma oggi poco importa pensarci.

Aveva solo due anni quando Marcus Gronholm confermava al mondo che per vincere nei rally bisognava sempre fare i conti con i Flying Finns. Sei anni dopo papà Harri gli avrebbe consegnato in mano un volante, raccontato un sogno e consigliato di non smettere finché non fosse diventato vero.

É tornata la Finlandia sul tetto del mondo dei rally. Il cerchio è chiuso.

Mostra commentiChiudi commenti

Lascia un commento

Rallyssimo.it – TESTATA GIORNALISTICA
Iscrizione autorizzata al Registro Stampa del
Tribunale di Rimini N° 6 del 19/11/2019

Iscriviti alla Newsletter

RALLYSSIMO © 2022 – The SpaceWeb Agency The Space