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Tempo

3 MIN

L’essenza di Mythical Cars Rally

Il nostro punto di vista sull'evento andato in scena il weekend scorso

Bastava esserci. Dopo mesi in cui si è detto tutto e il suo contrario, è da qualche giorno calato il sipario sulla gara sperimentale organizzata sotto le ali di Aci Pavia.

Ammesso che ce ne sia realmente bisogno, ora che le polveri si sono posate ed è ritornata la calma in quel di Varzi, provo a tirare qualche somma mentre osservo gli ultimi sprazzi di un entusiasmo. Già, perché la parabola dell’entusiasmo iniziata con i primi annunci e bruscamente crollata alla pubblicazione dell’elenco iscritti, ha ripreso a correre verso l’alto fino ad esplodere tra sabato e domenica.

Nemmeno l’uscita del nome più altisonante dopo solo una prova speciale ha spento la voglia di scoprire in profondità una gara di rally a cui andava solamente dato il tempo di prendere forma. Ed il tempo è stato veramente poco per mettere in piedi un format sperimentale che ha fatto della compattezza la sua arma principale.

Chi qualche giorno fa invocava i grandi piazzali per far stare dentro molte più macchine, non aveva colto la filosofia di un evento spinto da un obiettivo semplice ma per nulla scontato: invece di portare la gente ad un rally, Mythical Cars Rally ha portato i rally alla gente.

Nel cuore di un borgo affascinante, con le prove speciali a contorno di un parco assistenza vivo e trasudante di storia dei rally. Accessibile senza difficoltà, logisticamente ben organizzato e con tutte le prove speciali a portata di mano, per fare sfruttare tutto il programma di eventi collaterali a chiunque e creare un evento di cui l’aspetto sportivo è il piatto principale, non il solo sul tavolo.

Per una volta tanto ci si è scrollati di dosso quell’aria da sport elitario a privilegio di pochi, col pubblico sognante appoggiato a qualche transenna.

A nessuno è stato limitato nulla. Ogni persona si è portata a casa qualche ricordo di quei rally che furono e che nel cuore della gente non si sono mai spenti.

Così come mai si sono mai spenti la musica, i brindisi e gli abbracci sinceri di chi ha ritrovato nel service park un vero luogo di incontro. La storia come volano su cui alimentare la passione del futuro. Coi ricordi, senza rimpianti.

E allora bene così Mythical Cars Rally, l’essenza è buona e va preservata. E chissà che con un anno di tempo davanti non ci siano almeno una decina di prorietari in più ad aver voglia di mettersi a posto.

Per esserci, come bastava fare anche quest’anno. Per vedere cos’era, invece di parlare immaginando quel che poteva essere.

 

Foto: Gianmarco Gabrielli
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