WRC – Vincent Ducher “WRC3 e J-WRC devono essere più sostenibili economicamente, i team privati corpi estranei in FIA”
Il team manger di Saintéloc vede un futuro molto molto incerto per le support series del WRC
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Il team manager di Saintéloc, Vincent Ducher esprime tutta la sua preoccupazione sul futuro delle support series del WRC.
L’opinione di Ducher è semplice, se è vero che le soluzioni inerenti alla crisi sanitaria risiedono nelle mani dei governi e non in quelle della FIA o del Promoter, d’altro canto questi ultimi possono fare molto per aiutare i Team:
In tutto questo periodo, noi non siamo stati consultati. Siamo tutti nella stessa barca: piloti, organizzatori, team e Promoter, dobbiamo lavorare assieme per sopravvivere.
Non va mai dimenticato che i clienti sono i piloti e i loro sponsor, alla fine sono loro che mettono la mano al portafoglio, non lo fanno né la FIA, né gli organizzatori. Noi siamo solo i fornitori del prodotto, ma al momento tutto va rivisto vista la grave crisi che sta colpendo e colpirà l’intero sistema economico.
Oltre a questo, noi privati non siamo minimamente rappresentati nelle commissioni FIA, all’interno di queste ci sono solo i Team.
Secondo Ducher, bisogna lavorare per ridurre i costi:
Bisogna lavorare sull’aspetto della logistica, dell’utilizzo degli pneumatici e su altri aspetti tecnici. Ci devono essere quattro o cinque eventi.
Prendete per esempio il nostro Team, senza gli eventi internazionali, potremo lavorare in patria, ma per noi sarebbe devastante, in quanto lavoriamo con programmi WRC e ERC. Vi pongo una domanda…. il WRC, gli organizzatori e il Promoter, potrebbero sopravvivere all’assenza dei Team privati?
Vi do la mia idea, lasciamo il WRC2 come è strutturato adesso. Bisogna lavorare sul WRC3 e sul Junior WRC, se vogliamo salvaguarda i due Campionati, servono cambiamenti. La mia proposta è cercare di ridurre i costi di iscrizione e il chilometraggio. Questo porterebbe ad un risparmio per il Team, meno chilometri vorrebbe dire, avere un risparmio del 30/40%. Poi si potrebbe utilizzare un carburante “standard” e contingentare il numero di pneumatici e meccanici.
Per riduzione del chilometraggio intendo, che il rally per WRC3 e Junior finisce il sabato sera. Il chilometraggio sarebbe comunque sui 250 chilometri!
Le regole delle gare devono essere stabilite dagli attori principali e dagli “economisti”, ovvero i Team, compresi i privati. Un ingegnere, vedrà i rally sotto il suo profilo.
Se diamo ascolto a loro, otterremo vetture spaziali e costi ancora più alti. Se questi soldi venissero investiti nelle support series, nella comunicazione, nel rapporto coi tifosi, sarebbe un toccasana per i rally.
Il Promoter con WRC Live sta facendo un lavoro pazzesco, ci auguriamo che possa dare più visibilità anche a noi privati.
Chiara presa di posizione quella del team manager…