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Italiani alla Dakar – Schiumarini: “Bene il primo assaggio. Dune alte anche 20 metri.”

L'equipaggio romagnolo ha raccontato le caratteristiche dei primi chilometri di gara nel deserto

La Dakar 2022 è ufficialmente partita. La gara di rally raid più famosa e difficile al mondo ha aperto i giochi nel primo giorno del nuovo anno. Un prologo di soli 19 chilometri, che ha comunque valenza in classifica, ha impegnato i piloti su un percorso dal tipico sapore del Deserto. La dichiarazione di Andrea Schiumarini dopo la prima prova speciale.
Abbiamo affrontato questo prologo in modalità conservativa, perché per noi era importante capire che tutto fosse settato nel modo giusto. La macchina ha risposto bene e quindi siamo pronti per la prova di domani. Il percorso è stato affascinante, una bella fotografia di quello che sarà la gara vera e propria. Abbiamo affrontato delle dune importanti, una delle quali di livello due. Le dune L2, infatti sono dune più importanti che richiedono un angolo di attacco più obliquo, e dove la discesa, dopo la cresta, può essere diretta. Sono dune che possono arrivare fino a 20 metri di altezza. C’è stata anche una discesa da una duna tagliata di circa 500 metri che grazie alla forte pendenza è stata molto emozionante. Oltre la sabbia abbiamo incontrato tanti sassi nascosti che richiedono sempre molta attenzione. Con questa prima giornata di gara abbiamo visto quali sono le principali difficoltà di questo territorio ed abbiamo avuto il primo assaggio di quello che sarà la Dakar.
Andrea Schiumarini e Stefano Sinibaldi sono uno dei due equipaggi interamente italiani nella categoria AUTO . Iscritti in classe T1 sono a bordo di un Mitsubishi Pajero WRC+ preparato da RTeam.
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